Pensiero 50 00:21 18/01/2022

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Io non penso di essere granché. Anzi penso proprio di essere morto. Eppure respiro, faccio fatica, ma respiro. Il cuore mi batte pure. E allora mi chiedo perché Gennaio debba essere sempre così letale con me. Mi fa sentire morto col suo freddo. Come se il cancro stesse per arrivare di nuovo. Partono le sfortune, ma è solo scaramanzia. Eppure eppure... Non è rimasto niente, la stufa l'ho spenta ma ha consumato troppa aria. Respiro dalla narice destra, sono sbilenco, sembro un Picasso. Non so cosa scrivere, sparo qui qualcosa. Esagero, la testa mi fa male dal lato sinistro, non ci trovo nulla di divertente nello scrivere questo adesso. Sventrato, svilito. Ne vale la pena? C'è sempre di meglio. Non ho palle. Mi sento solo e pure eunuco. Lo stress mi stringe le arterie, se le mangia. La pelle si infiamma, diventa rossa, pezzi di pelle cadono tranquillamente e in una maniera molto dignitosa, a fiocchi di neve. Io invece non so letteralmente cosa sono. Un pazzo non creduto? Potrebbe essere. Un Cristo in croce, uno scoppiato, un niente? Niente mi piace. Sono niente, il nulla. Alquanto nichilista, ma si rifà alla concezione che ho della morte e di quello che c'è dopo. Ma vabbè, scrivo male, come spiegare bene. Sono una mezza calzetta, un bambinetto. Devo maturare ancora, trovare le parole giuste. Nel frattempo brividi di freddo percorrono la mia schiena. 2 gradi fuori, altrettanto dentro di me. Accusato di manipolazione, di sottomissione, di decurtazione di personalità ed estro. La stessa alla quale vengo posto, limitare, limitare, limitare. A volte penso sia solo un errore, che devo andare avanti e trovare qualcosa di meglio per me stesso. E mi chiedo cosa mi blocchi infatti. Forse sono masochista, voglio soffrire, voglio imparare dalla sofferenza. Testa dura potrei essere. Continuo a preferire essere il nulla. Una frase semplice dopo l'altra. Niente periodi complessi, un giusto ritmo di frase e punto. Frase e punto. Frase e punto. Chi ha fatto così ha messo i puntini sulle i nel proprio cervello ficcandosi la canna del fucile in bocca. Non lo biasimo, ha avuto coraggio. Ma ora sono io quello a campare a soffrire.
Dov'è il mio fucile?

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