Pensiero 5 00:31 23/04/2020

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Sono davvero soddisfatto delle mie ultime poesie e di certo le considerazioni che potranno avere gli altri non incideranno il mio parere. Ho la parola dalla mia e nessuno può farci nulla. Ed è l'unica, ma anche la più grande protezione che possa avere. È così che bisogna prendere il mondo tra le mani e spaccarlo in 2. Dal fottuto nulla. Saremmo tutti bravi con la spinta dei soldi e le luci dei riflettori e una immagine da difendere dai nostri scandali. Bisognerebbe spegnere il riflettore e l'ego delle persone prima di farle ragionare.

Esplodo dicendo "e chi se ne fotte".

Infondo io, la mia poesia non è consolazione o pietà per il mondo ma prendere la preda e infilare lentamente il coltello e farle sentire tutto il dolore mentre sanguina agonizzante, ma anche dare la dolce e tenera carezza al bambino che piange e soffre nella notte fuori dagli occhi del mondo, dei riflettori e dell'ego. Bisognerebbe capirlo che non si può essere buonisti, fascisti, comunisti, nazionalisti, liberisti, pessimisti, estremisti, femministi, maschilisti. Non si può esplodere nell'estremismo buttando al cesso la sua estrema controparte. Ma le persone continuano a sbattere la testa contro il muro svenando altre persone, corrompendole e uccidendole lentamente nelle notti fulminee, per l'amore di un dio, di una politica, di una economia che c'è, ma alla fine non si vede mai. E non deve essere questa stupida idea di fratellanza ad accomunarci, ma la ragione. La realtà composta da tutte le verità e tutte le realtà degli altri. E allora potremmo capire dove ci troviamo. Chi siamo e chi è il nemico. Ma questo non succederà, le masse sono inquinate di ego e cattiveria e quando lo capiranno, se vorranno capirlo, sarà troppo tardi. Saremo tutti sotto 2 metri di terra perché "EHI LA MIA LIBERTÀ È UN DIRITTO INVIOLABILE". Liberi non lo siete mai stati e le vostre facce morte e cascanti hanno da dire qualcosa al riguardo.

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