Non credo proprio che le persone siano adatte ai rapporti umani propriamente detti, quelli costituiti per costruire relazioni sociali. Io vedo piuttosto persone che si autodistruggono. L'essere umano tende all'autodistruzione. Che sia un pagliaccio o un avvocato. Non conta l'istruzione, non conta nemmeno quello che si ha intorno. Un buon modo per distruggersi si trova sempre. E la conoscenza è un'arma tremenda. Se la mischi ai sogni, è l'arma definitiva. E buttaci dentro un po' di romanticismo utopistico ed eccomi qui. A provare emozioni, sentimenti che non credo vengano proprio compresi. Piangerei come se fossi un 13enne, senza un senso, un motivo davvero valido. Sento una grande mancanza di amore sottratto senza un senso che io voglia prettamente capire. Sono stato tutto il pomeriggio immaginando e sognando di poterla abbracciare. Di poter avere un po' di pace. Niente di che da fare nella realtà se non attendere una chiamata che non è arrivata, perché aveva da consolare il suo nuovo amico maschio. Ancora una volta messo in secondo piano. Troppo tardi chiamarmi per venire e stare insieme anche un'ora. Eppure io lo avrei fatto. Lei si scusa, si comporta in maniera giusta con me. Io invece non so cosa abbia in testa. Sembro un cretino cresciuto. Ecco che sembro. Ci piscio sopra gli ideali romantici, perché i sogni sono sogni e tali rimarranno. E mi sto intossicando il cervello pensando che forse i sogni possano diventare realtà. E immediatamente vengo schiacciato da questa convinzione. Certo, ci saranno altre occasioni, ma nel frattempo un altro giorno è andato perso, buttato, sprecato nella fretta di sperare un paio d'ore di pace, di amore, di felicità. Niente di tutto ciò. Piuttosto sono stato a vedere le pareti da pittare nella mia stanza, so' stato a vedere come i miei cercassero di montare il cavo dell'antenna fino a tardi, e ovviamente non si sono convinti che non fosse il momento giusto fino a quando non si è fatta una certa. E io nel frattempo tra rabbia misto tristezza aspettavo. L'ho da poco mandata a dormire, lei avrebbe voluto rimanere, le ho detto di riposarsi, sono davvero premuroso.
Ma ciò non basta forse per vedere quello che si ha in testa, come se fosse davanti ai propri occhi. Ma sì, sono probabilmente io che sto esagerando. Io volevo un pace, un po' di aria, un qualcosa per stare un po' bene invece ora sono qui con le lacrime agli occhi e mi chiedo perché. Quale è il motivo. Non ha senso. Niente ha un senso. Sono ritornato una mammoletta.
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Pensieri
AcakFaccio scorrere chiacchiere che penso in un momento in questa raccolta che non terminerà mai.