Oh, i destini tragici delle persone. Dovreste vederli, chi si aguzza da una parte e chi si deprime dall'altra. Schiamazzi da fuori passano per la strada, qui dentro il pc fa di nuovo capricci infastidendo i miei occhi, ma per il momento, questo momento, va tutto bene. Mangio, bevo e vivo alla giornata. Ho una certa dominazione nei confronti del fuoco, riesco a giocarmelo come voglio. Il problema è quando brucio e si vede, ma in quei casi do il meglio di me. Qui è tutto controllato, levigato. Non ci sono schizzi brutti, non ci sono fulmini. Non c'è rabbia. Mentre le persone sono piene di odio, repulsione, disinformazione. Vedi chi continua a sostenere la propria realtà riguardo Saviano, che sia solo un infame che si è fatto i soldi infangando Napoli di merda. Si può partire col presupposto che questi Gomorra non l'abbiano mai letto, il che è vero, altrimenti sarebbero incoerenti col loro stesso parere al riguardo della sua fortuna con i soldi, fortuna pagata con una vita sotto scorta, nascondendosi dalla camorra. Ma perché come romanzo è così criticato? Lo scandalo mediatico? Certo, ma cosa c'entra con lo scrittore e il suo scritto? Non era quello il genere di fatti che Roberto pensava sarebbero accaduti alla sua vita dopo la pubblicazione di quel libro. Piuttosto pensava che sarebbe stato un libro che sarebbe rimasto nell'anonimato. Così non è stato. Ma perché pensava questo? Perché lui sapeva già che le persone sapessero dei fatti di cronaca, che ci fossero delle indagini. Quel che lui ha fatto è stato unire la sua biografia, della cronaca e dell'inchiesta e un ottimo stile di scrittura, dettagliato e adatto al suo ruolo, al suo motivo di scrittura.
È molto meglio questo genere di scrittura che quella che va di moda oggi, scrittori social che si vendono i culi delle loro poesie creando frasi da poter dedicare a sconosciuti in maniera casuale. Questo vuol dire vendersi, sponsorizzarsi, attirare la massa per fare mercato. Non sono del parere di quelle quattro chiacchiere che rifilano a scuola che molti movimenti letterari avevano lo scopo di far fraternizzare le persone, è una cazzata. Sono del parere che se uno ha qualcosa da dire, ci butta l'anima fuori creando un suo stile originale utilizzando perché no, spunti dal passato, ma uno deve poter immaginare che mentre si leggono certe parole, certe pagine, certi libri, si sta leggendo uno scrittore, lo scrittore, non uno tra tanti. Bisogna darsi da fare con l'anima, bisogna buttarla fuori al costo della propria vita, diceva Céline, scrittore dell'Apocalisse, nella sua casetta da segregato a Meudon e non posso che essere d'accordo su questo. Aveva fottutamente ragione. Ciò che sa di gratuito, puzza di gratuito. E i post del cazzo con oroscopi, dediche e stronzate varie per attirare possibili clienti per fare soldi, puzzano di gratuito.
È anche vero che tutto quello che trovi intorno al suo stato assoluto ed esistenziale è gratuito, ma bisogna eccedere molto nelle sostanze o essere particolarmente dotati di capacità innate per comprendere o essere Sartre. Giusto un piccolo pensiero su La Nausea. Una pagina, che viene ripresa anche sul retro copertina dice che La Nausea la senti quando ti rendi conto, capisci che tutto quello che hai intorno, te stesso, gli altri, il giardino, l'albero sono gratuiti. Sono lì accanto a te, li puoi toccare, evitare, massacrare, torturare, stuprare. Sono lì, non sono altrove. E questa gratuità che fa uscire pazze le persone, credono di poter fare di tutto nei confronti delle cose e/o delle persone. Purtroppo il secolo scorso non si definivano mai dei limiti se non la morte, la Signora Morte. E noi purtroppo pensiamo che non ci sia bisogno di un limite perché con le dittature abbiamo scoperto che il limite fa male. Ma non avere un limite può fare bene? Concedere a tutti di essere chiunque senza un minimo di pudore, di rispetto per il prossimo è giusto? Posso andare camminando con l'uccello duro di fuori in strada, posso assassinare persone, posso guardare il filetto di perizoma che esce dal culo di una tipa senza pantaloni senza che mi venga dato del depravato mentre mi si indurisce per naturale istinto che nessuno dovrebbe mai eliminare? Il limite è importante e la verità aiuta molto.
Vedo persone che eccedono, eccedono ed eccedono e non parlo di alcol, fumo, droghe. Io parlo di modi di essere, di questi esseri pieno di ego che parlano con ignoranza di grandezze enormi oppure vivono le loro insignificanti vite nel nulla, senza passioni, vivendo alla giornata. E qui ci vorrebbe lo Stato, uno stato utopistico tanto quello comunista ideologico che tanto è stato negato, per dar vita a quello scientifico di Marx che poi, voglio dire, si vede a cosa ha portato. Ma colpa non è neanche la sua. Di questo sono del parere che l'idea comunista, della rivoluzione, della lotta di classe fosse davvero buona. Il problema dell'epoca e che rimane ancora oggi è: come si può pretendere che dei caproni senza titolo di studio possano rivoluzionare il mondo? Gente a cui le palle sono state schiacciate per avere un posto di lavoro sicuro, senza sogni o speranze qui nel sud come nei paesi disperati. Che sia in bianco o in nero, che sia bianco o nero. Non puoi farci nulla al riguardo. Ed ecco come il comunismo è morto e non rimane oggi roba come in Italia con delle puttanate come "uSCiAmO fUOrI daLL'EUrO cOmpAGNi e CoMPagnE". Sì, ai morti di fame, schiacciati nelle palle, a testa china, morti e tristi non interessa altro che uscire dall'euro. Pensa che stronzo io che pensavo che volevano seguire le loro passioni, i loro ardori, magari avrebbero voluto anche studiare se non avessero trovato dei vecchi decrepiti rincoglioniti e cattivi come insegnanti. Alla fine della vita, il povero rimane povero se non più povero e il ricco, illuminato dai soldi, diventa più ricco o diventa povero, fallendo. Ma tutti guarderanno al successo, questa grande mania del self-made-man.
Alla fine tutto questo è o non è gratuito? Alla fine tutto questo ha o non ha stile? Quanti dubbi, quanti problemi. Hemingway ha zittito il proprio cervello con un colpo, forse non ha fatto poi così male.
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Pensieri
CasualeFaccio scorrere chiacchiere che penso in un momento in questa raccolta che non terminerà mai.