Pensiero 19 23:44 31/05/2020

10 2 0
                                    

Dai tanti messaggi che ho scritto in anni e anni di dolore, ho sempre pensato ne avrei ricavato oro. Sapevo di saper scrivere bene i ricordi, soprattutto legati tra amore e dolore. Perciò beccatevi questo messaggio che ho scritto a una tipa bionda che non mi conosce alla quale ho dedicato una poesia:
"Gli effetti dell'alcol cristoddio. Ora stanno diminuendo ma continuo a pensare a vista doppia, e se fossi tu la più bella donna della città? Una qualunque, elegante e semplice, bella, quanto cazzo sei bella e chissà cosa nascondi nel cervello. Insomma la bellezza nel cervello e nel corpo non sono cose da tutte e io mi ostino a pensare che dietro una bella donna ci sia un cervello, un'anima, uno spirito della Madonna. Sarebbe più facile immaginarti qui, un abbraccio, un sonno e fanculo il dolore, fanculo il dolore e strafanculo il dolore. Gente così messa lì nei loro stati, nei loro modi di essere. Io li mangio come il mito dei comunisti mangia-bambini. Ho la parola della mia ed essa uccide senza né armi né proiettili. Io non sono un intrattenimento, se riesco e se vogliono entro nei pensieri e le persone iniziano ad amarmi. Poi divento un qualcosa, un bel sogno nella notte, uno di quelli belli che non ti scordi. Che ne so, per te potrebbe essere Vasco Rossi che penso tanto ti piaccia. Anche a me piace (elimino dall'originale "la voce", intendevo in generale), ma non l'ho mai approfondito. Di solito ci vuole una bella donna per approfondire qualcosa altrimenti la vita è triste e vuota, o una bella chiavica come ha detto mia nonna dopo averle fatto vedere un'intervista di Céline (non Dion) ieri. Quello sì che era uno scrittore dell'Apocalisse. Quello sì che sa dare un senso alla nostra anima per evitare che prenda fuoco come se fosse un normale fuoco comune e non un bellissimo fuoco dell'anima. Ah gli effetti dell'alcol, fanno scrivere bene sì, ma il sangue e gli organi ne risentono male. Spero di scopare o vivere con una donna tanto bella quanto te ma anche te (non bisogna mai evitare certe variabili) anche se vedo doppio, anche se penso quadruplo."
Una lettrice esterna e fedele alla mia roba ha scritto che c'è una fluidità nella mia scrittura davvero impressionante e che s'è sentita travolta da queste e altre parole precedenti che nella tipa bionda hanno esercitato un banale visualizzato e non risposto, per ora. L'arte è temuta e non compresa, mentre randagi ignoranti gridano fuori e fanno la caciara e si lamentano di ciò che non vogliono capire. Chiedetelo alla polvere, chiedetelo a Fante, a Destouches, a Bukowski. Chiedetelo a loro, io li sto solo tramandando, non li sto scavallando. Dei nella notte, umani nel giorno.

La parola, che cosa magica è nelle mani di chi sa usarla per i giusti scopi. E non per cattivi scopi o scopi sbagliati o scopi tipici del buonismo. Quest'ultima frase risuona alla precedente come il pelo nell'uovo, un cespuglio sotto le ascelle di donne, un solo capello lungo rimasto sulla pelata d'un uomo. Pazienza.

PensieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora