Pensiero 55 22:20 23/03/2023

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Affermare che il capitalismo, che l'industria si basi sulle ossa dei lavoratori ha fatto incazzare mia madre, riempiendomi di insulti e cercando di menarmi per zittirmi. Be', tralasciando l'aspetto antropologico, che dire che sembrava una scimmia che accudisce il suo marmocchio con bastone e carota è dir poco, si è dimostrata alquanto fascista. Voglio dire sì, bastone e carota. Proprio il modello comportamentale che predilige la sinistra che segue. Vabbè tralasciamo le offese sulle mie capacità intellettive, figlie di ottica matriarcale e meridionale. Cristo che disgusto. Poi cosa vuol dire paragonarmi al proprietario del pub di paese che fa, a detta sua (e spiegato a voi in maniera comprensibile) ragionamenti “filosofici” (in senso dispregiativo) con le tasche del padre lavoratore di campagna con i miei ragionamenti economici. Quel che dico io è la realtà, è quello che viviamo, ma questo non vuol dire che condivida le affermazioni che io stesso faccio. Se non conosco il problema, se non affermo il problema, come posso ragionare per risolvere il problema? Ah già, devo solo lavorare, sto troppo fresco, ho dormito tutto il pomeriggio e non ho un cazzo da fare. Lei si immagina mica che io scriva. “Scrivi un libro”, no, ma se vuoi scrivo di te e pure male. Siamo figli di genitori con la rabbia iniettata dai loro genitori e così via, ma questa rabbia sta sicuramente diminuendo: da avere genitori restrittivi che menano i propri figli avremo sempre più genitori permissivi e/o comprensivi. La comunicazione è fondamentale, infatti ho chiesto il motivo di cotanta rabbia senza avere una risposta, eh già lei ha fatto servizi per tutta la giornata mentre io sto fresco, questo vuol dire che invece di dedicare un minuto per dirmi cosa possa aver sbagliato, ne dedica 15 per insultarmi. E poi pretende che debba credere all'affetto di questa donna e che non sviluppare misoginie e ginecofobie. Cosa cazzo farà alla laurea, se capirà qualcosa? Mi ammazzerà quando saprà che una delle cause della Grande Depressione derivava dal settore edile? E per cosa poi? Perché mio padre è operaio e si spacca la schiena per noi, mentre io sarei un fannullone, un eterno Peter Pan. “Ma vuoi crescere?” Cristo di Dio ma anche no, non di certo come lei. Voglio dire, io comprendo quando un adulto dice qualcosa di saggio a uno molto più piccolo e quest'ultimo non lo ascolterà mai, ma questo sarebbe il colmo. Se mi comportassi come lei, a quest'ora le avrei già spaccato la testa e non mi sembra di averlo fatto. Approposito di teste spaccate, l'altro giorno ho sognato di aprire la testa di Kafka e di estargli il cervello come se la testa fosse una cozza e avessi dovuto prendere il “frutto”. Povero Kafka. Tornando a noi, è vero: le industrie si basano sulle ossa dei lavoratori. Li sfruttano fino al midollo e li sostituiscono, così cresce una industria. I soldi si fanno col sangue, non con la carta. È un'ottica crudele, ma è la realtà. E questo lo insegna proprio Marx col suo saggio di sfruttamento (poi ignorante sarei io, lei fa la comunista e poi non sa di cosa parlo). Marx è buono per criticare il Capitalismo e sotto questo punto di vista sono d'accordo. La soluzione è sicuramente maggiori tutele e retribuzione più generosa, ma la realtà è altra: i paesi in via di sviluppo come l'India e la Cina si basano proprio sullo sfruttamento di una grande massa di lavoratori a un basso costo e a poche tutele per poter attirare gli antichi capitali provenienti da Paesi in cui i lavoratori sono oggettivamente più tutelati e meglio stipendiati. È il Capitalismo, è la Globalizzazione. Li abbiamo voluti entrambi e ora piangiamo. Uno sguardo interessante però lo si può dare al futuro ponendosi questa domanda: lavoratori a basso costo e poco retribuiti saranno sempre presenti in Paesi in via di sviluppo (guardiamo l'Africa per il futuro) e soprattutto, i Paesi in decadenza, torneranno al loro vecchio splendore con gli stessi eventi storico-economici visti in passato o cadranno per sempre per dar vita a un nuovo ciclo? Eccomi qui, il grande ignorante. Ah Dio Santo, Fante, se pensavi che la polvere dell'Est e Middle West fosse patria di una cultura senza radici, il Meridione italiano è la patria della totale assenza di cultura. Italiani, riempirsi le trippe, incazzarsi col rappresentante politico di turno, godersi qualche vittoria a calcio (loro guardano), lavorare, mettere qualcosa da parte e crepare, tanto poi c'è il caro Dio cattolico a portarci in Paradiso. Non vedo l'ora di bruciare all'Inferno.

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