Parole, un mucchio di parole dette, sentite, lette. Tante parole. Tantissime parole sparate al vento, bozzoli per terra, polvere per aria e i proiettili non prendono proprio nessuno. Volano e basta, si sostengono nella loro forza e poi muoiono come i giorni che scorrono nelle vene, battiti di cuore, scorre tutto il sangue venoso e arterioso. Schifo e meglio di sé stessi, per chi si può permettere di essere così. Gong, suona la campana. Le parole si prendono, si azzuffano e rimangono solo le ultime, più vive, più stupide ma soprattutto più giovani. Nessun turbinio di vento le spazza, rimangono lì finché non ne arrivano altre. E se non arrivano, beh eccole lì che invecchiano, si rinsecchiscono e diventano fantasmi. Certe volte riappaiono nei pensieri, certe volte si pensa siano state ieri presenti, certe volte non c'erano e basta. Tempi che vanno e vanno e vanno. Decisione giusta o sbagliata star lì a morire? Umani come siamo, sotto il giogo della natura che se ne sbatte il cazzo di noi, sotto il giogo del capitale che mette umani uno contro l'altro, sotto il giogo della sopraffazione sociale tra umani. Si arriva a un punto, e quel punto è la morte. Lunga vita più o meno ricca di storie, tranquilla o spericolata, non importa. Se non hai stile puoi anche farti una sega e andare a dormire, sarebbe molto più produttivo. Parole scottanti, solo a scriverlo, niente parolacce, cattive parole, buone parole, ma solo parole messe lì in croce, a penare, a soffrire, o sparate nel mezzo del tornado, case di carta che volano. Qual è il problema? L'importante è la parola, per riscrivere, ricominciare, arrivare lì e dire "no, era tutto sbagliato", "e grazie al cazzo" direbbe quello dopo affermando che anche il primo avesse sbagliato. Una lunga successione di errori, allora qual è la mossa giusta? Sbattere tipe contro il muro, levarle le mutande e scoparle? Truffare figli di papà in cerca di un'auto da sfoggiare con gli amici? Assassinare persone, mutilandole per puro gusto di un cambiamento di prospettiva? Sai vedi, una persona senza mezza testa, senza busto, senza braccia. È sempre un punto di vista, nuovo sotto certi aspetti. Parole insanguinate, parole feroci, parole cattive.
Parole, parole, parole. E il punto finale ce lo mette la Signora Morte

STAI LEGGENDO
Pensieri
De TodoFaccio scorrere chiacchiere che penso in un momento in questa raccolta che non terminerà mai.