Pensiero 18 00:54 30/05/2020

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Delirio e furore durante la notte sostituiscono la mia normale personalità di follia e comicità e rabbia repressa. Prendono il sopravvento come la nebbia nella notte che nulla fa vedere sull'autostrada al buio, destinazione inferno. E mi trovo da solo in mezzo ai muri che manco fanno Postepay. Da solo, in questo mondo leggero e di colori che nella forzata e ostentata volontà di non comprendere per ordine del loro innato ego mi ci trovo. Cazzo se Hank non faceva bene anche lui ad avere un po' ego per mandare tutti affanculo pur di essere onesto con sé stesso. E questo comporta niente genitori a darti la pappa pronta, niente amici con cui andare a cazzeggiare per le strade, niente fighe dietro la porta che vogliono succhiarti l'uccello. Eppure la mamma qualcosa di soldi agli inizi gliela dava, gli amici se li inventava tra finzione e realtà e le puttane svuota anima e portafogli le trovava. Forse a me manca il viaggio, il problema è che sento che un viaggio sia troppo per il mio debole cuore. Non sono un wanderlust, non ho quello spirito. Il mio spirito è questo, tragi-commedia a pagamento, si spera un giorno. Potrei prendere chiunque a frecciate di parole in testa e il mondo darebbe torto o ragione a me in base alla maggioranza di persone che capiscono o meno ciò che dico. E ovviamente non lo capiscono, perciò che si poteva pretendere da una vita di merda? Che ci fossero gold e goldoni? Mi viene quasi da ridere, ma improvviso un sbadiglio. La mente non gira poi così veloce, ho giusto il tempo di pensare che tasti premere e allora scelgo questa parola, questa punteggiatura e cerco di trovare la calma tra le mani spasmodiche e il cervello che gira. Fortuna è davvero il sonno che blocca il peso del cervello, dell'anima e delle notti infernali, ricordo lontano per gli altri ma vicino per me. Fanculo gli psicologici dico io, rovinerebbero la mente di uno come me che brucia brucia e brucia. Uno dei pochi. Anche se vorrei smettere di bruciare, è vero. La storia degli eroi e dei miti che vanno dritti all'obbiettivo è morta nel momento in cui abbiamo scoperto che dopo il nostro operato arriverà un altro coglione a pisciare sul nostro e ne costruirà uno tutto suo e apprezzato, fino a quando non morirà. Perciò viviamo solo per fingere di fare qualcosa fino all'estinzione, morte per morte, tanto vale. Che brutto scherzo è vivere con la convinzione, effettivamente reale, che siamo solo uno scherzo della natura, frutto della casualità. Che tutto è gratuito, come dice Sartre in La Nausea. Niente è dovuto, io posso uscire fuori e dare fuoco a tutto e tutti prendendo una e sbattendomela per la strada oppure potrei stare qui a scrivere di come i muri esterni mi diano la Nausea. Sbadiglio, l'ora è arrivata. Devo dormire, le energie calano, la schiena fa male tenendola appoggiata male al muro mentre scrivo al pc sul letto seduto. Ho spostato un padiglione auricolare dalla cuffia, quella destra, di un po' e sento il rumore dei tasti molto forte, come i tacchi della vicina sopra. È stata una notte rumorosa.

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