Pensiero 57 23:41 20/05/2023

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Certe volte mi sento davvero solo e lo stress esce fuori dalla mia pelle e mi infiamma. Bevo un po' d'alcol per calmarmi ma questo mi fa incazzare ancora di più, perciò eccoci qua. Davanti allo schermo, a scrivere parole da solo, anche perché se parlassi con qualcuno, questo qualcuno non penso mi comprenderebbe. Io invece mi comprendo abbastanza bene, sarebbe un bel problema se fosse il contrario. Le mia esistenza è alquanto superflua, almeno a giudicare gli ultimi contatti umani che ho avuto, soprattutto con le donne. Non mi sembra di star creando valore, mi sembra piuttosto di perdere tempo con persone che non vogliono altro che il Bello, non sanno cosa sia il Brutto. Il Brutto è nelle loro anime. E io respiro la stessa aria di questa gentaglia. Se avessero il cancro e crepassero sarebbe un gran sollievo per loro. Io auguro a chiunque la morte, la fine della propria sofferenza e della propria esistenza superflua nelle dolci acque dell'agonia. A cominciare da me stesso ovviamente, uno che la morte la evita e nel frattempo si riempie l'anima di alcol e rabbia. Cerco la pace, non la ottengo, mi incazzo. È molto semplice. I rapporti con l'essere umano sono stati davvero tremendi. Spero di avere un po' di fortuna nel mondo lavorativo. Non mi sorprenderebbe fare l'All-In per una vita di merda. A quel punto mi vedrete barbone e col coltello in mano e non ve la prendete se tenterò di infilzarvi, è solo il mio dolore e la mia disperazione. Niente di personale. Del resto non c'è nulla di personale in nulla, è un dato di fatto che se crepano un po' di persone si liberano posti di lavoro, i salari alzano, ci sono più risorse e la natura ringrazia. Malthus sarebbe fiero di me, penso. Quindi, non fatemi diventare un barbone, fate in modo di farmi avere un buon posto di lavoro e io starò lì a poltrire la mia esistenza facendo soldi. Di salute e di amore non so che farmene, coi soldi posso avere entrambi. Coi soldi posso comprare il culo delle vostre figlie e sputarci dentro, per fare un esempio. Datemi i soldi e sarò cordiale, formale, di bell'aspetto probabilmente pure. Dentro di me ci sarà il marciume lo stesso e chiedere di essere salvato da qualche puttanella stronza malata di attenzioni e che pensa che l'egocentrismo sia giusto è come alzarsi in piedi per dare un coltello in mano al vostro assassino dopo che vi ha sparato alle gambe. E io l'ho fatto. Per questo lo dico. Purtroppo sbagliando si impara e quando ci rendiamo conto cosa sta succedendo e con chi abbiamo a che fare è troppo tardi, e il giudizio esterno sprezzante ci pende sulla testa. Alla fine cerchiamo di farci una risata, sentiamo come dovremmo andare avanti mettendo una pietra sopra a tutte le porcherie che ci combinano pretendendo di essere pacifisti e ce lo prendiamo proprio lì dove non batte il Sole. E marciamo dritti dritti verso la tomba, la destinazione finale di tutti.

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