Pensiero 9 23:58 04/05/2020

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Un lampo nel cervello e mi trovo nell'immaginazione, teletrasportato in un'altra dimensione senza alcol o pasticche. Mi trovo con lei seduto mezzo ubriaco durante una tarda serata d'estate vicino al mare, un po' come il porto di Torre A Mare con la sua pietra calda. Non c'è molta gente: direi io lei e il mare che cade e si svuota e si riempie e sbatte contro la riva. Sfatto come poche volte, la prendo delicatamente dal mento e le do un lungo bacio delicato, labbra-labbra. La mia mente si arresta, arriva a un punto preciso di pensiero e rimane lì, il grande aiuto dell'alcol. Solo un bacio. I suoi capelli arricciolati incendiano le notti d'estate, i suoi occhi contornati dall'eyeliner mi entrano nel cuore e nella mente trovando finalmente pace pace pace. Contemplo tutta la sua anima e corpo, a differenza mia che per far uscire la propria anima ha bisogno di alcol, alcol e alcol. La mia anima è diffidente tanto quanto me, fa bene. Di certo farmi 10 cocktail in casa o passare una giornata intera tra vino, liquori e cocktail per molto tempo non mi porterebbe a essere il nuovo Bukowski, ma solo un altro nuovo morto. Ritorno alla realtà deluso e impaurito dalle chiacchiere, dalle negazioni, dagli orrori, dagli incubi e dalla vita stessa. Ci vorrebbe proprio un bel cicchetto questa sera, ci vorrebbe sempre. Fottuto fegato.

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