13. Confessione

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«Benvenuti nella mia umile dimora!»

Kaminari chiuse la porta del suo appartamento con un tonfo facendo ridacchiare Izuku, che incuriosito si guardava intorno rimanendo al fianco di Bakugou. Kirishima mise un braccio sulle spalle di Denki e lo trascinò nel salotto, dove si trovava un divano color grigio scuro con davanti un tavolino di legno. Sopra c'erano tre buste, e da una spuntava una piccola nuvoletta di fumo. Possibile che ha comprato la cena per tutti? Midoriya spostò lo sguardo su Katsuki che guardava i suoi amici con un piccolo sorriso sulle labbra, vederlo in quel modo fece perdere un battito al verdognolo che arrossì all'istante.

L'appartamento di Denki restava al quinto piano di un condominio per la maggior parte vuoto. L'interno era accogliente ma neanche troppo piccolo, il salotto si raggiungeva appena superata la porta d'ingresso e la cucina spuntava poco più avanti permettendo di muoversi avanti e indietro senza problemi. Sulla destra invece, un lungo corridoio conduceva a diverse stanze tra cui il bagno.

«Kirishima, idiota, così mi fai male.» borbottò Kaminari cercando di togliersi di dosso il rosso, che continuava a stringere il braccio sulle sue spalle grattandogli la testa con la mano libera.
«Come sei delicato, dovresti venire in palestra anche tu.» ammise l'altro alzando un sopracciglio.
«Ma stai zitto, guarda che ho comprato da mangiare. Se voglio ti lascio a secco, senza cibo e alcool fino a domani!»

Izuku scoppiò a ridere e si tappò la bocca con il palmo per non risultare invadente. La verità? Non sapeva come comportarsi. Voleva cercare di divertirsi così da non pensare alla situazione con Todoroki, ma allo stesso tempo temeva di fare il terzo incomodo della situazione.

«Izuku. C'è qualcosa che non va?»

La voce di Katsuki attirò la sua attenzione, così lo guardò cercando di seppellire i suoi dubbi e la sua tristezza. Rovinare la serata al biondo per una cosa che neanche lo riguardava era fuori discussione. Izuku sorrise scuotendo il capo, poi si avvicinò agli altri due mettendosi in ginocchio davanti al piccolo tavolino di legno.

«Hai davvero comprato tutto da solo? Non dovevi.» disse sentendosi in colpa.
Denki ridacchiò «Beh, l'idea iniziale è stata mia quindi mi sembra giusto. Poi siete miei ospiti, anche se questi due conoscono la casa meglio di me.»
«Birre? Perché sempre le birre.» Kirishima tirò fuori da una busta cinque o sei lattine mentre Kaminari cominciò ad insultarlo sottovoce «Bakugou, possiamo andare a comprare anche altro? Senza offesa Kaminari.»
«No. Io non voglio bere molto stasera. Qualcuno dovrà pur guidare per tornare a casa.» ammise il biondo con tono scocciato.
«Potete restare qui! Andiamo, io ho il giorno libero domani e tu sei il Direttore dell'azienda. Puoi prendertene uno.» lo supplicò Denki con lo sguardo di chi si sarebbe offeso a sentire una risposta diversa da quella che desiderava.
«Idiota, tecnicamente sono il figlio del Direttore dell'azienda. La mia parola vale meno di una suola di scarpa quando si tratta di mio padre.» borbottò Katsuki, che con un tonfo si mise seduto accanto ad Izuku «Comunque no, non rimaniamo a dormire. Fine della discussione.»

Midoriya osservò la scena senza dire una parola, i suoi occhi si soffermarono sull'espressione seria di Bakugou. Il suo profilo virile, la mascella leggermente tesa, il naso perfettamente allineato con la fronte e le labbra. Le sue iridi cremisi si spostarono su di lui, ed Izuku distolse lo sguardo nascondendo le mani sotto le gambe. Perché sono così agitato? Non è la prima volta che siamo seduti vicini. Ultimamente qualsiasi cosa diventa imbarazzante.

«Che palle.» Kirishima aprì una lattina e ne bevve un sorso «Mi accontenterò della birra allora. A proposito, tu bevi Midoriya?»
«Ecco, in realtà non ho mai bevuto.» ammise grattandosi la nuca imbarazzato.

Il rosso e Denki lo fissarono sbattendo le palpebre un paio di volte come sotto shock, mentre Katsuki al suo fianco trattenne una risata divertita. La verità era che a Todoroki non piaceva bere, dunque quando uscivano insieme evitavano l'alcool. Dopo essere diventato un Omega poi, suo padre l'aveva chiuso in casa per mesi. Midoriya abbassò lo sguardo e annuì confermando le sue stesse parole.

Bakudeku [Omegaverse] •Chained•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora