Bakudeku [Omegaverse] •Chained•

4. Beta

«Todoroki-kun!»

I piedi di Izuku si mossero da soli facendolo allontanare dalla bancarella dove fino a poco prima faceva la fila per il gelato. Mentre attraversava quei mattoncini rossi circondato dalle persone, l'unica cosa che riusciva a vedere era la figura del suo migliore amico che si trovava ad alcuni metri di distanza. Non incontrava Shouto da quando aveva scoperto del suo gene, suo padre glielo impediva. Credeva che un Beta come lui potesse influenzarlo, tanto da esaltare le sue idee negative riguardo al matrimonio, eppure spesso sembrava irritarlo anche solo sentire il suo nome. Non capiva perché, dopotutto erano cresciuti insieme fin dalle elementari, possibile che un Omega e un Beta non potessero condividere un'amicizia come la loro? Non ci trovava nulla di sbagliato.

Izuku saltò appena il corpo alto e snello di Todoroki gli apparve davanti, in carne ed ossa, poi lo abbracciò stringendo le braccia sulle spalle e le gambe al busto. Lo facevano spesso da piccoli, un'abitudine infantile che ancora entrambi non avevano perso.

«Midoriya!» Shouto lo afferrò e scoppiò a ridere sconvolto, dovette fare qualche passo per mantenere l'equilibrio «Ma che ci fai tu qui? Non puoi uscire da solo.»
«Non sono da solo.» Izuku si staccò atterrando con i piedi a terra, e alzò lo sguardo vedendo il modo in cui gli angoli della bocca di Todoroki si estendevano in un piccolo sorriso «Ricordi? Te l'ho detto ieri sera, l'appuntamento con Katsuki.»
«Oh, giusto.» si grattò il capo scompigliando i lisci capelli bicolore, metà argentati metà rosso fuoco «Non ci posso credere che ci siamo incontrati. Credevo di dover aspettare il tuo matrimonio. È quasi un anno intero che non ci vediamo sul serio. Insomma, le videochiamate non contano.»
«Hai ragione!» Midoriya portò le braccia dietro la schiena «Ma tu non dovresti essere all'Università?»
«Ho già finito le lezioni, e ho deciso di fare un giro per rilassarmi durante la pausa.» ammise lui, per poi mettere una mano tra i suoi ciuffi verdognoli «Mi sei mancato, lo sai?»
«Ma se ci siamo parlati ieri sera.» borbottò l'altro ridacchiando.
«Sai cosa intendo.» Todoroki abbassò lo sguardo diventando serio «Come va con...lui?»

Midoriya sbatté le palpebre un paio di volte, il modo in cui Shouto aveva pronunciato quelle parole, con il tono di chi sembrava trattenere una certa dose di tristezza, lo sconvolse leggermente. Quando chiacchieravano al telefono, lui era sempre il primo a dire ad Izuku che sarebbe andata bene e che comunque la famiglia Bakugou veniva riconosciuta in città per il loro lavoro, perciò non doveva preoccuparsi. Allora perché mi parli così adesso che posso guardarti negli occhi?

«Bene.» Izuku sorrise cercando di non farsi travolgere dai suoi pensieri «In realtà non è poi così male. Adesso sta parlando con dei suoi amici e io volevo prendermi un ge-»
«Quindi sei contento di sposarlo?» chiese Todoroki piegandosi leggermente in avanti.
«Eh?!» l'altro sgranò gli occhi «Sto solo dicendo che non è orribile. Ci sono persone che hanno avuto un matrimonio combinato molto peggiore del mio. E poi lui si sta impegnando.»

In quell'istante ricordò le parole di Katsuki durante la loro discussione: "Come Alpha e tuo futuro compagno, devo prendermi cura di te". Una singola frase che aveva cambiato in parte il suo modo di vedere il biondo, la determinazione nei suoi occhi cremisi, la convinzione nel suo tono di voce, il modo in cui gentilmente gli accarezzava i capelli lasciandoli scorrere sotto i polpastrelli. Io...credo di poterci andare d'accordo. Non sarà facile, ma potrebbe accadere.

«Todoroki-kun.» Izuku interruppe il silenzio creatosi tra loro, e lo guardò negli occhi soffermandosi sulle iridi bicolore che sembravano brillare un poco sotto i raggi del sole «Credo di poter avere una vita serena. Certo, ho paura e a Katsuki io l'ho detto. Ma dal modo in cui mi ha risposto, ho capito che è sincero. Si prenderà cura di me, ed è questo che conta. Non sei contento?»
«Tsk.» Todoroki infilò le mani in tasca «Certo...certo che sono contento. Mi basta sapere che stai bene.»
«C'è qualcosa che non va?» domandò Izuku alzando un sopracciglio.