«Kacchan? Dove stiamo andando?»
Izuku si mise seduto meglio sul sedile del passeggero portandosi le mani al grembo. Quella sera aveva avuto un leggero mal di stomaco dopo la cena, e dovendosi alzare presto a causa del lavoro la sua voglia di uscire era minima. Bakugou però, lo stava portando da qualche parte senza dare spiegazioni. È così strano, prima ieri sera sparisce, poi adesso se ne esce così all'improvviso che vuole fare un giro chissà dove. Spostò lo sguardo su di lui, i raggi della luna filtrarono dal vetro illuminando i suoi occhi cremisi che in quel preciso istante fissavano la strada. Notò l'ombra al lato del suo viso data dal naso, e i leggeri tagli sotto al labbro inferiore. Beh, quello è colpa mia.
«Devo portarti in un posto, non ci metteremo molto.» rispose Katsuki cambiando marcia e svoltando, prendendo una stradina sterrata.
Midoriya sospirò appoggiando la testa contro il finestrino. Alzando lo sguardo vide il cielo scuro ricoperto da uno strato soffice di nuvole, l'aria calda in contrasto con quella gelida all'esterno appannò diversi punti del vetro, e si concentrò sul paesaggio. Il biondo stava salendo verso l'alto, tanto da rendere la città un semplice accumulo di luci lontane. Strinse di nuovo la mano sullo stomaco e fece una smorfia. Com'è possibile non digerire del riso?
«Siamo quasi arrivati.»
Bakugou uscì dalla stradina sterrata raggiungendo un parcheggio in cemento, poi lo aiutò a scendere dall'auto dopo aver spento il motore. Izuku afferrò la sua mano chiudendosi la portiera alle spalle, e quando voltò lo sguardo davanti a sé sgranò gli occhi. La città non sembrava più un semplice accumulo di luci. I colori si sovrapponevano, tra giallo, bianco e rosso, creando delle linee e dei cerchi che da quella distanza sembravano formare delle figure astratte. Il verdognolo sorrise e infilò le mani nelle tasche del suo cappotto, nascondendo il mento sotto la sciarpa. Era molto freddo, tanto che solo respirando poteva vedere il leggero fumo creato dal suo alito a contatto con l'aria.
«Kacchan, è bellissimo.» ammise sorridendo.
«Venivo qui quando andavo ancora a scuola.» disse mettendosi al suo fianco, le iridi cremisi rivolte verso il paesaggio «Ogni volta che sto male, o ho dei dubbi, mi aiuta a pensare più lucidamente. Il silenzio, le luci.»Izuku lo guardò, i suoi lineamenti rilassati ma poco visibili a causa dell'oscurità. La luna era stata completamente avvolta dalle nuvole, così da sparire. Midoriya si spostò di lato e mise la testa contro il braccio di Katsuki. Gli piacevano i momenti come quelli, dove potevano parlare o rimanere in silenzio, ma comunque insieme.
«È un bel posto, non ci sono mai venuto.» rispose Izuku sorridendo, le gote arrossate non solo per il freddo «Se devo perdere un po' di sonno per questo panorama, allora mi va più che bene.»
«Ti ho detto che ne sarebbe valsa la pena.» borbottò il biondo scrollando le spalle.
«E infatti è così.»Il verdognolo alzò il capo puntando gli occhi smeraldo verso il cielo, e spalancò le labbra appena vide un fiocco di neve scendere nella loro direzione. Ne notò diversi, sempre più grandi e fitti tra loro. Sta nevicando! Sorrise e ne afferrò uno in mano vedendolo sciogliersi sul suo palmo, così da diventare una semplice goccia d'acqua.
«Kacchan! Sta nevicando, hai visto?» domandò voltandosi nella sua direzione.
Si bloccò quando si rese conto che non si trovava più al suo fianco. Sbatté le palpebre un paio di volte, i fiocchi di neve attaccati sulla punta dei suoi capelli. Tirò fuori il mento dalla sciarpa rabbrividendo.
«Kacchan? Ma dove sei-»
Si voltò dall'altro lato, verso l'auto, e si bloccò vedendo Katsuki in ginocchio. Ne aveva uno posato a terra mentre sul secondo teneva strette le mani a conchiglia, come se stesse nascondendo qualcosa all'interno. Izuku rimase lì a fissarlo, i fiocchi di neve volteggiarono tra loro e notò il modo delicato in cui si attaccarono ai capelli di Bakugou, scivolando anche sul naso e sul bordo della sua sciarpa bianco perla.
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Bakudeku [Omegaverse] •Chained•
أدب الهواة[AU]: "I Midoriya hanno sempre fatto parte delle alte sfere della società grazie ai loro capi famiglia, nati ogni volta con il gene degli Alpha. Questo cambia però, allo scattare della maggior età di Izuku Midoriya, quando viene riconosciuto dalla s...