Izuku si gettò sul divano appoggiando la schiena e allungando le gambe. Si era fatto una doccia dopo essere tornato dal lavoro, mentre Bakugou si trovava dai suoi genitori. Gli aveva chiesto di rimanere lì, al sicuro, promettendogli che sarebbe tornato il prima possibile. Chissà di cosa dovevano parlare. Certo, sono pur sempre i suoi genitori quindi non è obbligato a dirmi tutto. Si passò una mano tra i capelli strofinandola poi sul viso. La cena a base di zuppa gli infastidiva ancora lo stomaco, non riusciva a cucinare come Katsuki, lui sembrava quasi uno chef. Sorrise ripensando ai giorni in cui gli aveva preparato il Katsudon anche per due o tre volte di fila. Kacchan è proprio fantastico.
In quell'istante qualcuno suonò al campanello, e così si alzò in piedi raggiungendo l'ingresso. Si infilò le ciabatte poi aprì la porta ritrovandosi davanti l'ultima persona che si aspettava di vedere. Todoroki-kun...? Sbatté le palpebre un paio di volte e i suoi occhi si soffermarono sui cerotti che gli coprivano diverse parti del viso. Nei punti dove era stato colpito da Bakugou. I capelli bicolore gli scendevano dritti sulla fronte sfiorandogli un poco le sopracciglia, mentre teneva una parte del mento nascosta nella felpa blu notte.
«Midoriya, ciao, so che non ti aspettavi di vedermi ma...posso entrare?» domandò.
Izuku strinse la mano sul pomello, ed infine si spostò di lato «C-certo, entra pure.»
«Grazie.»Todoroki entrò dentro togliendosi le scarpe, poi si lasciò guidare fino al salotto. Il verdognolo lo vide guardarsi intorno, del resto non era mai andato a trovarlo nella loro nuova casa. Sfilò le mani dalla felpa e incrociò le braccia al petto puntando lo sguardo su di lui. Subito Izuku strinse le labbra e il suo stomaco si contorse per l'ansia. Non sapeva cosa dire, come scusarsi e non trovava il modo adatto per fargli capire quanto avrebbe voluto continuare ad essere suo amico, nonostante l'idea non fosse fattibile.
«Bakugou non c'è?» chiese dopo qualche minuto di silenzio.
«No, torna più tardi.»
«Avrei voluto parlare anche lui, non importa, sono venuto per te in realtà.» si grattò la nuca «So che ormai non ha più senso dirlo, ma mi dispiace. Ho veramente esagerato, ti ho baciato contro la tua volontà e se fossi stato Bakugou, anche io avrei reagito in quel modo. Ci ho pensato a mente lucida, grazie a Sero.» le sue guance si tinsero di rosa, ed Izuku non ne capì il motivo «È vero che sono innamorato di te, ma è anche vero che voglio metterci un punto. La nostra amicizia conta di più, per me.»
Midoriya sentì le lacrime pizzicargli gli occhi «Eri ubriaco, e io sono stato così stupido da non rendermi conto dei tuoi sentimenti. Sono stato io a farti ridurre in quel modo, per questo mi dispiace. Anche per me la nostra amicizia è importante...»
«Io ho bisogno di tempo.» ammise Todoroki «Voglio poterti dimenticare e trovare una persona che ricambi i miei sentimenti. Sono stato stronzo con te, questo perché provavo a soffocare una verità che mi stava scomoda. Amarti significa mettere a repentaglio la nostra amicizia e la tua felicità, due cose che non voglio perdere.» abbassò la testa e i capelli gli coprirono il viso, senza permettergli di vedere la sua espressione «Perdonami, Midoriya. Ti giuro che farò di tutto per tornare ad essere l'amico di cui hai bisogno.»Izuku sentì le lacrime scendere sulle sue guance, fino a unirsi sotto il mento. Quelle parole l'avevano colpito come una freccia in pieno petto. Todoroki tutt'ora stava soffrendo. L'amore non corrisposto era qualcosa di sconosciuto per Izuku, e in parte si sentiva fortunato. Ha represso i suoi sentimenti, e ha cominciato a comportarsi in maniera strana. Ma è sempre il Todoroki-kun che ho conosciuto da bambino.
«Todoroki-kun. Anche io ho le mie colpe. Non ho capito il tuo dolore e i tuoi sentimenti. Ho pensato solo a me stesso, alla fine ci siamo ritrovati in un punto di non ritorno. Ma tu meriti di essere felice, meriti che qualcuno ti ami per quello che sei. Sei una persona buona, gentile e che pensa prima agli altri e poi a se stesso. Con me l'hai sempre fatto.» gli sorrise, ma non riuscì a guardarlo a causa delle lacrime che gli appannavano la vista «Ecco perché...noi due dobbiamo allontanarci per un po', tu hai bisogno di tempo e io te lo darò, tutto quello che vuoi. Se questo serve a riaverti di nuovo.»
Todoroki si avvicinò «Ho deciso di partire con Sero. Andremo a Tokyo per un progetto organizzato con l'Università. Starò via per un mese e...mi prenderò del tempo per accettare la situazione, così da poter andare avanti.» allungò le mani esitando, ed infine le appoggiò sulle sue spalle «Non ti abbandonerò, non scapperò. Sarebbe più facile, ma non è quello che voglio. Una persona ha promesso di rendermi felice, e solo io posso fargli mantenere quella promessa, però prima devo dimenticarti.»
Midoriya si asciugò le lacrime, le sue labbra si stesero in un sorriso «Una persona, eh? Qualcuno ti aspetta allora.»
«Esatto.» lui ricambiò quel sorriso, poi sospirò «Aspettami anche tu.»
«Lo farò, Todoroki-kun.»
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Bakudeku [Omegaverse] •Chained•
Fanfiction[AU]: "I Midoriya hanno sempre fatto parte delle alte sfere della società grazie ai loro capi famiglia, nati ogni volta con il gene degli Alpha. Questo cambia però, allo scattare della maggior età di Izuku Midoriya, quando viene riconosciuto dalla s...