Bakudeku [Omegaverse] •Chained•

40. Al tuo fianco

Kirishima aprì la porta del bagno accompagnando Bakugou dentro, e dopo aver chiuso la porta lo aiutò a togliersi sia il cappotto, che il maglione, entrambi sporchi di sangue. Il biondo fissò il suo riflesso nello specchio, i capelli completamente arruffati, gli occhi gonfi e pulsanti. Vide il liquido sulla sua guancia, l'impronta delle dita di Izuku sulla sua pelle. Non ce la faccio.

«Bakugou, cerca di calmarti. Ho mandato Denki a prenderti dei vestiti puliti.» disse Eijiro aprendo l'acqua del rubinetto «Lui starà bene. Ce la farà.»

Katsuki infilò le mani sotto al getto, e con furia cominciò a lavarsi via il sangue, fino a graffiarsi la pelle. Voleva togliersi di dosso quelle macchie rosse che, ogni volta, gli ricordavano il suo errore. Avrebbe voluto salvare Izuku, gettarsi completamente davanti a lui e prendere quel proiettile al suo posto. Ma era stato troppo lento, e ora il verdognolo lottava in una sala operatoria tra la vita e la morte, combattendo il doppio anche per il loro bambino. Non solo non ti ho salvato, ma non ho neanche protetto Natsuki. Altre lacrime gli scesero sulle guance confondendosi con le gocce d'acqua. Prese a strofinare ancora più forte, tanto che la fascia stretta sul suo palmo scivolò via lasciando la ferita data dal proiettile scoperta. Faceva male, molto male, meno però di quanto doleva il suo cuore.

«Oi! Bakugou!» Kirishima lo fermò con la forza «Fermati...»
Katsuki sentì il respiro fermarsi in gola, e lentamente scivolò a terra portando con sé il rosso «Kirishima...non so cosa fare, mi sembra di impazzire...» si mise le mani tra i capelli, le mattonelle fredde contro la schiena nuda lo fecero rabbrividire.
«Prima di tutto devi cercare di stare calmo, quando Midoriya uscirà dalla sala operatoria avrà bisogno di te. Perché lui uscirà da quella sala operatoria, hai capito?» gli prese con forza il viso tra le mani fissandolo «Lui, e il bambino.»
Katsuki sgranò leggermente gli occhi «Tu...tu lo sapevi?»
«Ho aiutato io Midoriya a scoprirlo. Scusami, so che ci saresti dovuto essere tu al suo fianco. Ma lui voleva esserne completamente sicuro prima di dirtelo, così da non deluderti in caso di un falso allarme e-»
«Grazie, Kirishima.» Bakugou riuscì a sorridere un poco «Sei una delle poche persone di cui posso fidarmi...»

Il rosso sbatté le palpebre un paio di volte come sconvolto. Katsuki non era il tipo di persona che ammetteva cose di quel genere ad alta voce. Ma dopo l'incidente di Izuku, si sentiva fortunato ad avere Eijiro nella sua vita. Lui, che in sua assenza si prendeva cura del verdognolo come fosse suo fratello.

«Ma smettila, non è da te dire cose simili.» rispose l'altro, che lo aiutò a rialzarsi in piedi.
«È la verità.» disse osservando Kirishima, che con tranquillità prese ad asciugare il suo petto «Tu hai sopportato i miei pianti, tu mi hai aperto la porta quando ubriaco venivo sotto casa tua, prima di scoprire che potevo sposare Izuku. E sempre tu ti sei preso cura di lui. Quando ho dato di matto con Todoroki, quando Itashi lo ha aggredito e quando aveva dei dubbi sulla gravidanza.» abbassò lo sguardo mettendo i palmi sugli occhi «Ci sono delle volte in cui bisogna mettere da parte l'orgoglio e ammettere la verità. E ora che...cazzo, e ora che sto per perdere Izuku mi rendo conto di tutto...ora che potrei perdere ogni cosa...»
«Tu non lo perderai!» il rosso gettò i fazzoletti nel bidone «Non li perderai.»

In quell'istante qualcuno bussò alla porta, ed Eijiro gli diede una pacca sulla spalla prima di aprirla leggermente.

«Piccolo, sei tu. Si, grazie.»

La chiuse voltandosi, in mano aveva dei vestiti puliti, portati sicuramente da Denki.

«Sono felice per voi.» ammise Bakugou, che prese gli abiti.
«Grazie, amico. Ora vestiti che devi farti vedere quella mano, così quando Izuku uscirà potrai dedicarti completamente a lui. Okay?» Kirishima lo guardò intensamente, come a volergli trasmettere la sua stessa convinzione.
Bakugou strinse le labbra, poi sospirò «Okay.»