Bakudeku [Omegaverse] •Chained•

22. Dichiarazione

«Midoriya!»

Kirishima sbucò da dietro l'angolo, le labbra stese in un sorriso mentre spostava lo sguardo da lui a Bakugou. La festa a cui li aveva invitati si trovava in un locale non molto distante dalla sua palestra. Il rumore della musica stordì Izuku, che ci mise qualche secondo prima di ricambiare il saluto. Rimase in silenzio il resto del tempo osservando Katsuki che borbottava insieme al rosso, con le mani nelle tasche dei jeans neri e le spalle ricurve. Forse preferiva restare a casa? Midoriya lasciò perdere quei pensieri e seguì i due oltre un corridoio, fino a raggiungere una sala enorme. Infondo c'era un bancone dove vendevano le bevande, mentre sulla destra un dj gestiva la musica a tutto volume. Al centro un centinaio di persone ballavano, mentre altre appoggiate a dei tavolini rialzati chiacchieravano.

«Tu vuoi qualcosa?» domandò Bakugou voltandosi nella sua direzione.
«È meglio di no.» rispose Izuku ridacchiando «Ti aspetto qui, Kacchan.»
«Tieni Baku-bro, il primo è gratis.» Kirishima gli diede un bigliettino e il biondo sorrise soddisfatto.
«Vedete di non sparire, non ho voglia di cercarvi in mezzo a tutti questi idioti.»

Katsuki lanciò una occhiata a Midoriya, capendo che il messaggio era rivolto a lui, ed infine se ne andò. Eijiro gli mise una mano sulla spalla e il verdognolo lo guardò.

«Vieni, ti presento Sero. Ha invitato anche il suo compagno di stanza, non l'ho incontrato ancora ma sono sicuro che ci divertiremo tutti insieme.» ammise sorridendo.
«Certo, mi farebbe molto piacere.»

Il rosso cominciò a camminare trascinandoselo dietro, dovette dare diverse spallate per riuscire a passare in mezzo alla folla, ma alla fine raggiunse un tavolino in metallo, dove un ragazzo dai capelli corvini girato di spalle parlava con qualcun altro, che però Izuku non riuscì a vedere.

«Sero!»

Lui si voltò spostandosi di lato, e il verdognolo si bloccò puntando gli occhi smeraldo da tutt'altra parte. Todoroki si trovava lì, insieme a Sero. Non riuscì a squadrare bene il ragazzo, perché la sua attenzione era rivolta solo al suo migliore amico. Quindi il famoso compagno di stanza al dormitorio è lui?

«Tu?» Kirishima si allontanò alzando un sopracciglio «Tu non sei quello che ha infastidito Midoriya?»
«Kirishima. Te l'ho già spiegato, non è successo niente quel giorno, lui è Todoroki-kun, il mio migliore amico.» disse subito cercando di non fare scoppiare una polemica.
«Tu devi essere Midoriya.» Sero prese la parola e si inchinò leggermente «Piacere di conoscerti, Shouto mi ha parlato molto di te.»

Shouto? Devono conoscersi veramente bene se lo chiama per nome. Izuku rimase lì ad osservarlo, i capelli corvini lunghi fino al collo che gli incorniciavano il viso, gli occhi leggermente piccoli ma del medesimo colore, con il naso sottile e un ampio sorriso sulle labbra. Era alto, più di Todoroki, un probabile Alpha.

«Midoriya.» Todoroki si mise in mezzo superando Sero e avvicinandosi, lo sguardo serio nonostante le gote arrossate, doveva aver bevuto.

Todoroki-kun che beve? Ma cosa...

«Possiamo uscire? Dovrei parlarti di una cosa importante.» disse abbassando lo sguardo su di lui.
Izuku esitò un istante, ancora sconvolto dalla situazione «Certo, si.» si voltò verso Kirishima «Puoi dire a Kacchan che torno subito?»
Eijiro strinse le labbra lanciando una occhiata a Todoroki, poi annuì «Contaci.»

Il bicolore gli prese la mano cominciando a camminare in mezzo alla folla. Non lo stava più guardando, fissava un punto davanti a sé, l'espressione troppo seria per voler semplicemente parlare di qualcosa in generale. Izuku sapeva che la discussione al fiume non era finita, che ancora doveva risolvere dell'altro, ma vedere Todoroki in quel modo lo spaventava. È brutto quando pensi di conoscere una persona da tutta la vita, e poi all'improvviso ti sembra un estraneo. Con lui stava provando quella sensazione. Gli voleva bene, ci teneva a lui, e vedere la loro amicizia andare in pezzi gli faceva male.