27. Mio

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Izuku si stiracchiò appoggiando la schiena contro la poltrona, quella mattina lavorare per lui era particolarmente difficile. La sua mente non faceva altro che riportarlo ad Itashi, al modo in cui lo aveva minacciato tirandogli i capelli e sbattendolo per terra. Una parte di sé ancora tremava all'idea di rivivere un'esperienza simile, e sapeva che doveva dirlo al più presto a Katsuki. Temeva però di vederlo perdere il controllo come con Todoroki, e non voleva. Quando si trattava di lui, Bakugou perdeva la testa. Glielo dirò senza scendere nei dettagli. Si passò le mani sul viso sospirando, e guardò lo schermo davanti a sé, gli mancavano ancora tre fogli per completare la revisione dei documenti. Ormai conosceva abbastanza bene il lavoro, Uraraka era una persona paziente e dolce che ogni volta si preoccupava di insegnargli le cose nella maniera migliore. Ora come ora, poteva davvero sentirsi parte dell'azienda.

«Midoriya-kun?»

Si voltò con il busto trovando Uraraka accanto a lui, le braccia vicino al petto mentre stringeva tre cartelle gialle.

«Scusa se ti disturbo, il Signorino Bakugou vuole che gli porti queste nel suo ufficio.» ammise sorridendo.
«Huh? Io? Ma devo finire la revisione di questi documenti.» si grattò la nuca sentendosi in colpa, voleva vedere Katsuki ma al tempo stesso gli dispiaceva lasciare il lavoro incompleto.
«Vuole che glieli porti tu.» piegò la testa di lato «Immagino che non abbia problemi se finisci più tardi.»
«Suppongo di sì.» Izuku sorrise leggermente e prese le cartelline mettendole sotto braccio «Uraraka-san?»
«Si?»
«Grazie di tutto. Se ora riesco a lavorare anche da solo, è merito tuo.» si piegò facendo un piccolo inchino, e lei arrossì.
«N-non dire così! Ti sei impegnato molto, ecco perché ci sono dei risultati.» mosse le mani da una parte all'altra poi si voltò di spalle «Ci vediamo per la pausa pranzo, Midoriya-kun.»

Izuku annuì, ed infine attraversò il corridoio raggiungendo l'ascensore. Entrò dentro appena si aprirono le porte, spingendo il numero del piano. Sapeva che Bakugou aveva chiesto di lui perché molto probabilmente voleva vederlo e basta. Capitava spesso. Potrei approfittarne per parlargli di Itashi...stasera a casa sarà stanco. Sospirò abbassando la testa e lasciandola penzolare. Non posso tenerlo nascosto, se succedesse qualcosa... No, me ne pentirei. Strinse le labbra convinto dei suoi pensieri, e scese dall'ascensore quando si fermò al piano richiesto. Arrivò nell'ufficio di Katsuki, ed entrò dentro dopo aver bussato un paio di volte.

Appena si chiuse la porta alle spalle lo vide, seduto sulla sua poltrona in pelle con il viso rivolto verso i documenti che stava leggendo. Aveva gli occhiali posati sul naso e i ciuffi biondi gli ricadevano leggermente in avanti formando piccole ombre sulla fronte.

«Kacchan? Ti ho portato le cartelline.» disse Midoriya facendosi avanti e raggiungendo la scrivania.
«Izuku, grazie. Ti va di rimanere un po' con me?» domandò senza guardarlo.
«Oh, se è solo per poco va bene, sai, devo finire alcune cose prima della pausa pranzo.» ammise.
«Siediti e fammi compagnia solo per un po'.»

Midoriya rimase a guardarlo qualche secondo, poi si mise seduto su una delle poltroncine. Appoggiò le cartelline sulla scrivania e spostò gli occhi smeraldo su di lui. Bakugou si stava mordendo il labbro inferiore mentre le sue iridi cremisi si spostavano velocemente leggendo le righe riportate nei fogli. Quando lavora non sembra neanche lui.

«Kacchan...ecco, posso chiederti una cosa?» cominciò a grattarsi i palmi nervoso.
«Mh, mh.»
«Vediamo, tu per caso sai cosa succede quando un Alpha porta disonore alla sua famiglia per colpa di un Omega?»
Bakugou alzò lo testa di scatto «Ma che cazzo di domanda è?»
Izuku sgranò gli occhi «N-no, non c'entri tu! Davvero, era solo pura curiosità, si sentono certe storie in giro...»
Il biondo fece schioccare le labbra e lasciò cadere i fogli sulla scrivania «Le famiglie più tradizionaliste tendono ad occuparsene con le loro mani, dell'Omega, così che l'Alpha possa recuperare il suo onore. Nelle famiglie come le mie non succede.» intrecciò le dita sbattendo i pollici sulla superficie in legno «Perché mi fai una domanda del genere? C'entra con la storia di ieri?»

Bakudeku [Omegaverse] •Chained•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora