23. Strappo

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«Io ti ammazzo!»

Bakugou urlò quella frase così forte da rendere la sua voce più roca del solito, si gettò in avanti alzando un braccio e diede un pugno in pieno viso a Todoroki che invece barcollò cadendo a terra. Izuku sgranò gli occhi vedendo quella scena, e provò ad avvicinarsi. Una mano lo fermò, Kaminari al suo fianco scuoteva la testa. Midoriya non aveva mai visto Bakugou veramente arrabbiato.

«Che cazzo pensi di fare? Eh?!»

Il biondo gridò di nuovo quando Todoroki si alzò in piedi, aveva il labbro spaccato da cui usciva un rivolo di sangue. La sua espressione sembrava quasi impassibile, come se il pugno tirato da Katsuki non gli avesse fatto alcun male. Non sta succedendo davvero.

«È così che risolvi le cose tu?» il bicolore prese la parola «Ma certo. Allora fatti sotto.»

Bakugou strinse le dita a pugno e si lanciò di nuovo alla carica, mosse un braccio per colpire Todoroki ma quest'ultimo, anche se barcollando, riuscì a schiavarlo. Essendo più magro e meno massiccio gli passò affianco tirandogli a sua volta un pugno tra la mandibola e l'orecchio. Katsuki si voltò di scatto afferrandolo per il colletto della camicia, poi lo sbatté contro il muro alzandolo leggermente da terra. Shouto strisciava le punte dei piedi mentre lo guardava dritto negli occhi.

«Brutto stronzo, vuoi portarmelo via di nuovo? Non azzardarti mai più a toccarlo.» disse il biondo a denti stretti.
«Perché, è mai stato veramente tuo?» chiese Todoroki stringendo le labbra, così da far uscire dell'altro sangue «All'inizio gli facevi schifo, al solo pensiero delle tue mani su di lui gli veniva il vomito, sai?»
«Figlio di puttana.» Bakugou lo staccò dal muro lanciandolo a terra, e il bicolore rotolò un paio di volte prima di fermarsi con i palmi delle mani piantati sul marciapiede.

Bakugou tremava dalla rabbia, l'espressione di chi avrebbe ucciso chiunque gli fosse capitato sotto mano in quel momento. Una biscia di paura si creò nello stomaco di Izuku, che approfittando della stretta meno salda di Denki sul suo braccio, cominciò a corrergli incontro. Non poteva permettere che il suo migliore amico e il ragazzo che amava si riducessero in quel modo. Teneva ad entrambi, anche se in modo diverso.

«Pensi davvero che sarà felice con te? Un arrogante Alpha che compra gli altri grazie ai soldi?» Todoroki si mise seduto lentamente «Prima o poi si stuferà di te, perché sei solo un ipocrita.»
«Chiudi quella cazzo di fogna!»

Katsuki saltò in avanti e si mise seduto sopra Shouto schiacciandolo con il peso. Gli diede un pugno, un altro e un altro ancora. Izuku riuscì a vedere le sue nocche arrossate ogni volta che alzava il braccio per colpirlo di nuovo. Le gambe di Todoroki tremavano ad ogni impatto, e il rumore dei colpi fece venire le lacrime agli occhi a Midoriya che più cercava di raggiungerli più sentiva i piedi pesanti. È tutta colpa mia. Non avrei dovuto esitare così, se solo Todoroki non mi avesse baciato.

«Bakugou, cazzo! Lo ammazzi così!»

Kirishima lo superò correndo, e insieme a Denki afferrarono Katsuki da dietro cercando di tirarlo per portarlo lontano da Todoroki.

«Lasciatemi! Lo ha baciato! Lo ha baciato cazzo! Lui è mio! L'ho aspettato per tutta la vita e non permetterò che questo coglione me lo porti via!» gridò dimenandosi.

Eijiro e Kaminari riuscirono a trascinarlo di qualche metro, ed Izuku li raggiunse mettendosi tra l'uomo che amava e il suo migliore amico. Le lacrime gli scendevano calde sulle guance ancora sconvolto. Todoroki giaceva a terra con metà del viso ricoperto da strisce di sangue. Non si muoveva. Guardò Bakugou, le nocche sporche di quello stesso sangue, gli occhi in fiamme e il petto che si alzava ed abbassava velocemente.

Bakudeku [Omegaverse] •Chained•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora