Izuku si strofinò le tempie sbattendo un paio di volte le palpebre, e fissò con la coda dell'occhio la colazione che Bakugou gli aveva fatto trovare sulla scrivania. Quella mattina si era svegliato, lavato e vestito con dei vecchi abiti del biondo, dato che essendo più alto e muscoloso, qualsiasi cosa gli stava troppo grande. L'idea di dover sempre pensare a tirarsi su i pantaloni non gli piaceva, e così per il momento si accontentava. Sospirò portando le ginocchia al petto, poi ci appoggiò la fronte sopra cercando di fare mente locale nella sua testa. In pochi giorni la sua vita era cambiata drasticamente, in realtà, da quasi un anno. Provava diverse emozioni, alcune ignote persino a se stesso, soprattutto dopo quello strano sogno. Senza sapere perché, aveva una sensazione di déjà-vu, come se si trattasse più di un ricordo. Ma è impossibile, insomma, non ho ricordi del genere. Forse è stata la febbre... Si, deve essere così.
Spostò le coperte e girò il capo di lato schiacciando la guancia contro il ginocchio destro, non aveva fame e tanto meno desiderava rimanere chiuso in camera a rimuginare. Eppure quel letto, nonostante fosse di Bakugou, lo faceva sentire al sicuro. Era come se il mondo una volta posati i piedi a terra potesse inghiottirlo, e l'unica sua salvezza fosse quel morbido materasso che come un salvagente non gli permetteva di essere trascinato via. Izuku guardò il cuscino dove fino a qualche ora prima dormiva anche Katsuki, e allungò la mano accarezzando la stoffa con i polpastrelli. Riusciva ancora a sentire l'aroma del suo profumo. Ma che sto...
Arrossì e si allontanò subito spostandosi di lato, nel farlo però arrivò fino al bordo del letto, cadde a terra ritrovandosi con la schiena sul pavimento e le gambe in aria. Gemette di dolore a causa dell'impatto, massaggiandosi poi la nuca sconvolto dalla sua stessa goffaggine. In quell'istante la porta si aprì con uno scatto, e apparve la figura di Katsuki. Teneva una mano nella tasca dei pantaloni grigi della tuta mentre l'altra ancora era stretta alla maniglia.
«Izuku hai-» si bloccò appena lo vide, i suoi occhi cremisi si spostarono lungo tutto il suo corpo ed infine scoppiò a ridere «Si può sapere che stai facendo? Sono sicuro che non hai più la febbre, e il tuo fisico sta meglio. Quindi perché sei a terra come un sacco di patate?»
«S-sono scivolato! E non sono un sacco di patate, comunque.» borbottò Izuku alzandosi in fretta e furia, per poi tornare sul letto.
«Già è vero, un sacco di patate sarebbe più delicato.» disse il biondo sovrappensiero, anche se dopo aver finito la frase fece un leggero ghigno.
«Senti chi parla, è arrivato il Signor leggerezza, ma se quando cammini sembri un orco.» rispose Midoriya incrociando le braccia al petto e alzando leggermente il collo vittorioso.Bakugou inclinò il capo di lato facendo schioccare le labbra, quella frase doveva aver fatto breccia nel suo spropositato orgoglio. Cominciò ad avanzare, e una volta raggiunto il letto si sporse in avanti premendo i palmi delle mani sul materasso. Sotto il suo peso si piegò leggermente, ed Izuku ebbe l'istinto di indietreggiare. Non si trattava di paura, era più come un campanello di allarme, anche se non sapeva precisamente riguardo cosa.
«Un orco farebbe questo?» portò un braccio dietro la schiena raggiungendo una piccola tasca posteriore, poi gli mostrò un involucro di carta «Lo vuoi?»
«Che cos'è? E comunque devo ancora fare colazione quindi...»
«Per scusarmi del tuo dolore di ieri.» lo aprì piegando il fazzoletto così da mostrare un taiyaki appena sfornato, dall'odore sembrava ripieno di cioccolato «Allora, lo vuoi o no?»
«Ecco...grazie.» Izuku lo prese e senza dire altro lo addentò, facendo attenzione a non bruciarsi la lingua.Avevo ragione, c'è il cioccolato dentro. Un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra mentre mangiava, non si aspettava un gesto del genere. Certo, si trattava di un semplice taiyaki, eppure Bakugou non era obbligato a prepararlo per lui. Perché adesso sento che dovrei scusarmi per la storia dell'orco?
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Bakudeku [Omegaverse] •Chained•
Fanfic[AU]: "I Midoriya hanno sempre fatto parte delle alte sfere della società grazie ai loro capi famiglia, nati ogni volta con il gene degli Alpha. Questo cambia però, allo scattare della maggior età di Izuku Midoriya, quando viene riconosciuto dalla s...