" Luca"

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Si libera dalla sua presa, sentendo il polso dolorante, ma non gli da soddisfazione: sopporta a denti, stretti mentre torna da Luca.
Riprende il suo lavoro, togliendo la tazzina dal bancone e gettandola nel lavandino. Il suo collega la guarda, mentre ricarica il frigo, abbassato sulle ginocchia.
- Lí non mi dire che conosci quello - inizia Luca, spingendo in fondo delle bottiglie di vari amari.
- perché tu si?- getta le sue mani sotto l'acqua fredda, preparando un'altro cestello da inserire nella lavastoviglie.
- chi non lo conosce a quello qui a Forcella - spiega con la testa nascosta.
Non gli risponde, mentre avvia il macchinario e si guarda attorno, cercando qualcosa da fare. Qualcosa per cui tenersi occupata. Ma a terra luccica, Luca provvede già a fare tanto e lei rimane mani nelle mani.
- mi meraviglio, di come una come te possa conoscere uno come lui - continua, poi guardandola.
- non sono affari tuoi, Luca - sbotta, innervosita.
- non volevo mica farti arrabbiare - la fa sentire un po' in colpa, quando si mette in piedi e la guarda, cercando di capire perché quel tono così duro.
- scusami Luca, semplicemente una vecchia conoscenza - mente, tirando fuori il cestello, ormai pronto.
- vabbè dai, tranquilla - le sorride, aiutandola a pulire gli altri bicchieri.
- guarda che l'invito è ancora valido comunque - continua e lei lo guarda con la coda dell'occhio.
Si volta verso fuori e Ciro sembra essere sparito.
- sei veramente gentile, ma stasera ho già un impegno - spiega, pensando alla festa che darà Silvia stasera.
- perchè ho l'impressione che sia una scusa?- domanda lui, voltando la testa di lato, con un mezzo sorriso.
- vorrei tanto che lo fosse - ride - ma oggi Silvia compie gli anni, ti lascio immaginare -
Luca ride, trascinato dalle sue risate, dandole ragione, conoscendo la mora.
- quindi stasera ti aspetta una serata fatta di pomiciate con sconosciuti e vomiti notturni?- la fa ridere, mentre fa avanti e indietro, per sistemare i bicchieri.
- spero proprio di no - risponde, fra le risate - anche se sul vomito, sono scettica- Luca le sorride come risposta, abbandonandosi all'idea, che Lisa non gli concederà mai di uscire.

- wewe, buongiorno a tutti!- Silvia fa il suo solito, ingresso sobrio, togliendo gli occhi da sole rossi e sorridendo, col suo solito sorriso, che fa cadere tutti ai suoi piedi. prende posto sullo sgabello, dove fino a prima, ci stava Ciro, sorridendo ai due.
- Auguri Silviè - pronuncia Luca, facendola sorridere di più.
- grazie - risponde - cre? finalmente hai cambiato idea?- domanda alludendo alla sua palese cotta per l'amica, sorridendo maliziosamente.
Lisa ignora l'amica, mentre Luca scuote la testa bassa, colto sul fatto.
Poi, lei alza la testa verso l'orologio, che la informa che fra un po', potrà tornare a casa. Che sia venuta per questo Silvia?

Quest'ultima la guarda, mentre ricorda il motivo del perché si trova qui.
- Lí, t'aggià parlà -
- vado a fumare - Luca avvisa Lisa che annuisce, mentre va via e le lascia sole.
- che successo? Senti, se è per il castello gonfiabile - inizia, poggiando le mani sul bancone - ne abbiamo già parlato, Silvia hai 24 anni ormai -
- nono, lass stà - scuote la testa l'amica
- anche se era una è bella idea - continua, puntandole il dito contro.
- si come no - si ostenta a far vedere, il suo disappunto.
- si tratta di Nico- a quelle parole, Lisa sgrana gli occhi, presa dal panico.
- che successo a Nico?!- cerca di mantenere la calma, mentre Silvia la guarda con un mezzo sorriso premuroso.
- stamattina Ciro è venuto a prendere Gennaro da noi, con Edoardo.- inizia, facendo una piccola pausa - è lui il padre di Gennaro -.
Lisa sembra come paralizzata: come ha fatto a non pensarci prima?
Ha avuto Edoardo davanti agli occhi dai tempi in cui ancora le sigarette, le fumavano di nascosto, come ha potuto non riconoscere quei modi di fare, che adesso erano così compatibili col bambino.
Non ha ancora pronunciato parola, da quando Silvia ha smesso di parlare.
Il suo sesto senso le dice che qualcosa ancora, deve saperla.
- Si sono visti, vero?- incrocia le braccia al petto, capendo improvvisamente, la motivazione del suo venir qui, a reclamare di poter vedere Nico.
- si è presentato a lui -
Conclude Silvia, spingendosi in avanti, per stringerle la mano.

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