" Vivere Ancora "

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" vivere ancora, soltanto per un'ora "
- Gino Paoli

Si trascinano per le scale, ancora con le labbra attaccate, l'una sull'altra.
Ancora, stretti uno fra le braccia dell'altra.

Lo lascia andare, voltandosi, per aprire la porta di casa sua, ma appena Ciro inizia a vedere gli arredamenti, avvolti nel buio, le stringe i fianchi, cercando di nuovo le sue labbra.
Si scontrano di nuovo, mentre Lisa chiude il portone con un tonfo, facendosi spingere contro, da lui.
Ma per poco, solo il tempo di spingere il bacino contro il suo.
Infatti, poi, la stringe di nuovo, spingendola contro il muro.
Si avventa sul suo collo, baciando e leccando ogni centimetro della sua pelle, facendole stringere i suoi capelli in pugno. Lisa geme rumorosamente, quando Ciro scende con la testa sulla sua scollatura, continuando la sua tortura.
Bacia lo spazio fra i suoi seni, mentre con le dita provvede ad abbassare, quello che può.

Lisa si era lasciata baciare in auto e lui in passato, in questo stato, non avrebbe approfittato così di lei.
Ma questa volta, gli conferma solo che lei lo pensa ancora. Che tutta quella rabbia è solo perché ha sofferto troppo, senza lui.
È stato uno stupido a non pensarci, pensa, fra sè e sè, ma poi le dita di Lisa tirano di nuovo i suoi capelli piano, facendogli mordere il labbro inferiore. Cosa diavolo era successo alla Lisa che si ricorda lui?
Ha sempre saputo, di riuscire a smuovere certe sensazioni a Lisa, ma lei, timida com'era, si limitava a nascondere.
Accarezza i suoi fianchi, scendendo con le labbra verso la sua gonna.
Lisa punta gli occhi a Ciro, col petto che si abbassa e si alza velocemente.
È solo Dio sa, quanto abbia desiderato, sempre guardarla negli occhi in queste circostanze. E lei lo sa, bene.
Ricambia, guardandola dritta negli occhi e nonostante il buio, può giurare di vederli i suoi.
Spalanca la bocca per lo stupore, quando senza fatica, Ciro le alza la gonna, scomparendo subito con la faccia fra le sue gambe.
La sua coscia sinistra viene a contatto con il metallo freddo del suo anello, quando la accarezza. porta entrambi le mani sui lembi delle sue mutandine, tirandole giù. Lisa abbassa lo sguardo sui suoi movimenti, facendolo tornare di nuovo su.
- vogl ca m guard sempr accussì - sussurra, per poi afferrarle il volto, e baciarla subito in modo passionale. Stringe con una mano la sua guancia, tenendola vicino al suo volto.
la bacia piano, mentre lei lo abbraccia, aggrappandosi alle sue spalle.

L'alcol in circolo nel corpo di entrambi, gli aveva permesso di toccarsi di nuovo, liberando ciò che si ostentavano a nascondere o a dimenticare.
Ciro era sicuro, che molto probabilmente, domani Lisa avrebbe etichettato tutto questo come un errore, come qualcosa che non doveva succedere.
Sarebbe tornata a scansarsi ogni volta, che lui si sarebbe avvicinato. Ma quando lei si stringe al suo petto, voltando la testa di lato, per cercare meglio la sua lingua, abbandona questi pensieri.
Li lascia uscire uno ad uno, dalla sua testa mentre ripercorre le curve di Lisa, sentendo finalmente il suo cuore in pace.
- non ci sta Nico, vero?- domanda lui, restando con la fronte con la sua.
- ti avrei fatto entrare secondo te?- sussurra lei, ridendo e ne strappa uno, anche a lui.
- sì sempr a solit - attacca di nuovo le sue labbra sulle sue e abbandonano pure l'idea del loro figlio.
Pensavano entrambi solo a vivere di nuovo, senza neanche sapere, come hanno respirato, fino ad adesso.

I brividi scorrono lungo le loro braccia, mentre con i piedi, come fossero, sincronizzati, si spostano insieme, verso la stessa direzione: si trascinano lungo il corridoio, mentre Lisa provvede a sbottonare uno ad uno, i bottoni della sua camicia nera, facendolo ridere.
La aiuta, sfiorando le sue dita, senza staccarsi neanche un secondo e forse non vuole farlo più.
Si lascia togliere la camicia, lasciandola scivolare lungo le braccia e le sue mani, vanno subito a contatto, con il suo petto.

Lo spinge dentro una stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Ciro riesce solo a vedere delle foto, che pendono dal soffitto, con delle lucine, che raffigurano lei e Nico, con la coda dell'occhio e capisce di trovarsi nella sua stanza.
Non perde tempo a toglierle il vestito dalla testa, nonostante già sapesse cosa si celasse dietro, era sempre come la prima volta per lui, vederla nuda.
Lei gli tira giù i pantaloni, finalmente riescono a sentirsi completamente.

Sfiora la sua schiena, mentre ancora, sincronizzati, si spingono sul letto, avendo maggior possibilità di stringersi, l'uno all'altro.

Si sentono solo i loro respiri, dentro la stanza di Lisa, mentre Ciro si scontra sempre più volte contro il suo corpo, sentendo già il desiderio di lei, ormai alle stelle.
Voleva sentirla di nuovo, stringere i suoi capelli, in preda al piacere, che solo lui è riuscito a dargli. Da sempre, lei è stata sua.

Na vot Ancor / Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora