" È figl Mij"

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Il pomeriggio lavorativo, per Lisa era stato come un lampo.
Occuparsi di qualcosa, le faceva scacciare via tutti i brutti pensieri.
Fra le sue canticchiate con la radio, qualche colpo di scopa, qualche cliente abituale, il pomeriggio si era concluso.
Abbassa con fatica la saracinesca, rimpiangendo la forza di Francesca, mettendo le chiavi dentro la borsa.
Forcella di notte è così silenziosa, che mette quasi paura.
Controlla i messaggi di Francesca, aprendo un video mandato da lei.
Ride quando vede Silvia ripresa, con in testa una pellicola per l'hennè.
" ti sembra normale che noi aspettiamo te che torni e lei si fa la tinta?" - parla Francesca, inquadrando una Silvia struccata.
" ma a chi lo mandi?! E ja Francè, ramm stu telefonin!"
Ride maggiormente quando Silvia cerca di prendere il telefono, annunciando la fine del video.

Lisa si inoltra nel buio parcheggio, scuotendo la testa, mentre posa il telefono sul telefono dentro la borsa e tira fuori invece, le chiavi.
Le infila dentro la sicura, aprendo l'auto con un click, ma insieme al suono, sente una scarica di brividi percorrerle la schiena: qualcuno sta dietro lei, appoggiato ad un'auto, mentre la scruta.
Risente di nuovo quella sensazione, che le procuravano i suoi occhi addosso a lei. Quel senso di protezione, che ormai non sentiva da tempo.
Non può essere qui.
Timorosa, si volta.
Ciro la guarda, appoggiato a una macchina, che sembra la sua.
" che ci fai qui?" pronuncia piano, mentre apre la portiera dell'auto.
Il suo sguardo, sembra più serio del dovuto.
" t'aggia parlà " pronuncia piano, restando sulla sua posizione.
" io non ho niente da dirti " - cerca di entrare velocemente in auto, ma come un animale felino, con uno scatto veloce, le blocca la portiera con la mano, spalancandola completamente.
" nun scappà, è pegg " - la minaccia e Lisa perde tutta la pazienza.
" minaccia qualcun'altro Ciro! Non mi fai più paura!" Gli urla addosso un'altra bugia, cercando di abbattere la sua forza, tirando lo sportello a sé, inutilmente.
" mó bast!" Urla anche lui a sua volta " Pietro m'ha ritt tutt cos " rivela Ciro, facendole stringere i denti per la rabbia.
" tuo fratello tiene molta fantasia" - risponde, cercando di richiudere lo sportello, ancora, inutilmente.
" bast pazzià, Lí! " prima che possa accorgesene, Ciro la trascina fuori dalla macchina, per il braccio.
" lasciami!" Lisa cerca di dimenarsi, ma insieme alla sua età, è crescita anche la sua forza.
" si è o'ver figl mij, fammill vrè " pronuncia serio, Ciro.
" mi spiace deluderti, ma non è tuo figlio "
Lisa inizia a sentire il polso farle male, mentre il viso di Ciro si avvicina sempre di più al suo.
Quasi non le sembra vero, di averlo qui, davanti.
" nun sí stat brav maij a ricr bugie " finalmente allenta la presa e Lisa ne approfitta per liberarsi.
" i vecchi tempi sono andati, Ciro! " urla subito, scontrosa.
" nun m può tenè luntan a iss pè sempr " - la sfida Ciro, col suo solito ghigno.
" mi stai sfidando, Ricci?"
Di nuovo, se la ritira a sé, stavolta stringendo subito forte il suo braccio.
" ten u sang mij rint e' ven, nun to scurdà "
" lo so bene " risponde subito Lisa, decisa a non abbassare la testa. " ma non si merita una merda come te! Avrà qualcuno di migliore " lo sfida a sua volta.
" c cazz ric Lisa? Si merita suo padre!"
" stiamo bene anche senza te, è nato senza neanche vederti!" Le urla Lisa, ormai al limite.
" allor è o'ver " mormora Ciro.
riconosce la luce nei suoi occhi, quella che solo un figlio può darti, mentre piano la lascia andare.
Il suo sguardo si ammorbidisce, mentre guarda Lisa dalla testa ai piedi.
" pecchè nun m'ha ritt nient, Lí?" Le domanda con voce più calma del solito.
" e chi sapeva dove cazzo stavi! Anche se avessi voluto, tu sei sparito, di nuovo. "
Capisce di averlo ferito, quando Ciro abbassa per poco lo sguardo, come quando stai male e non riesci ad alzare la testa.
" l'ho fatto per te, ma chist nun è na scus."
" hai ragione, continua a farlo allora, non intralciare più la mia vita, come hai detto tu stesso!"
Si volta, prima che Ciro possa scorgere le lacrime sul suo volto, ma la afferra per il polso, ancora una volta, non vuole che vada via così.
" Lisa, cerc e ragiunà! " risponde alzando di poco il tono " tinimm nu figl, è pur mij!"
" no Ciro! È mio, perché tu non sai neanche come è fatto!" Gli urla addosso, ancora, lasciando ormai che le lacrime scendano, senza timore.
" famm rimedià, teng o'diritt e o'vrè"
" lasciami andare Ciro, non te lo ripeterò due volte"
" vogl sul vrè figl mij, t chied assaj?"
Lisa continua a strattonarsi, nonostante ciò le procuri dolore e con un balzo, si libera della sua presa.
" non ti avvicinare a Nico, Ciro!"

N/A: Buongiorno belle ragazze, oggi vi ho voluto fare una piccola sorpresina, aggiornando tre volte, con l'incontro di Lisa e Ciro.
( non stavo nella pelle, tanto quanto voi)
Sappiate che leggo tutti i commenti che mi scrivete e non sapete quanto vi ringrazi, siete davvero importanti. ❤️
Grazie di tutto, come sempre.
Elisabetta 😘

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