" sparisci ora!"

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Quando Lisa apre gli occhi, li stringe subito, in due fessure: un forte mal di testa la fa quasi lamentare, ma un peso sul suo ventre, la fa voltare, spaventata.
Sgrana gli occhi quando Ciro dorme sul suo letto.
No, Dio, ti prego.
Alza il suo piumone rosa e vorrebbe strillare quando si accorge che entrambi sono senza vestiti.
Si inizia a maledire, mentre cerca con lo sguardo, qualcosa da mettere.

Focalizza una delle sue tante magliette che usa per dormire, sulla sedia, dall'altro lato della stanza e così sposta il piumone dal suo corpo, alzandosi.
Prima si veste, prima potrà svegliarlo e capire cosa diavolo è successo.
Si infila la maglia, restando di spalle a cercare le sue mutandine, ma non le trova.
Vorrebbe piangere, perché deve bere così tanto?!

Quando si volta, Ciro sta seduto sul letto, con la faccia ancora impastata dal sonno, ma la guarda dalla testa ai piedi.
- sei uno stronzo!- sbraita contro lui, a voce bassa.
Sperando che nessuno abbia sentito, non vuole che lo vedano qui.
- ecc ca torn a Lisa ca m stap n'gopp o'cazz -
Distoglie lo sguardo, quando lui si alza dal letto, sentendo le guance andare a fuoco.
- potresti coprirti? Potrebbero entrare da un momento all'altro - continua a guardare la porta, sperando che nessuno la spalanchi.
- e quind? Cre?- si avvicina a lei, dopo aver indossato velocemente i suoi boxer neri. - t sí pintut?-
- fra noi due non è successo niente - Dice Lisa, sperando davvero che sia così.
Ciro posa una mano sul suo collo, accarezzando la guancia con il pollice, cerca di baciarla di nuovo, ma Lisa concentra tutte le sue forze, respingendolo via.
- ero ubriaca, non è significato niente per me -
- nun t'agg mica puntat a pistol - ride lui, cercando ancora un contatto con lei. - e poi chist sò menzogn. Tu trem ancor comm a primm vot, quann t tocc -

Il silenzio delle sue parole, viene squarciato dalla voce di Francesca. Dal corridoio richiama l'amica, annunciando di star entrando con la colazione.
Lisa si precipita ad andare a chiudere a chiave, facendo ridere Ciro.
Si getta con la schiena sulla porta, intimando al ragazzo di fare silenzio.
Senza parlare, appunto, lui si avvicina di nuovo a lei, approfittando del fatto che non devono neanche fiatare e gli accarezza la guancia, beccandosi una sua occhiataccia.
- non provarci - lo minaccia a bassissima voce. Lui la ignora, baciandola, ma Lisa provvede di nuovo a spingerlo.
Più lo respinge, più lui vuole di nuovo avvicinarsi: può nascondere a se stessa ciò che è con lui, ma non a lui, e lo sa bene. Questa armatura riuscirà ad abbatterla.

Davanti al silenzio, Francesca torna di la, facendo tirare un sospiro a Lisa.
Si china per terra, raccogliendo la camicia di Ciro e gliela lancia addosso.
- sparisci ora!- va ad aprire la sua finestra, fregandosene che sia l'unica via di scampo per lui.
- m faij scappà comm cu l'amant?- ride lui, mentre scavalca il bordo della finestra, con la camicia ancora aperta.
Si ritrova a pochi centimetri dalle sue labbra, strette in un muso lungo, come le braccia sotto al seno.
Si avvicina di nuovo per baciarla, ma Lisa si scansa, facendolo impazzire ancora di più.
- va via -
- c virimm, ciú ciú -
La lascia così, con quel nomignolo, che per lui, da sempre riservava per lei.
Per lui significava dolcezza, tenerezza, quel nomignolo.

Mentre si allontana, si volta a guardare la finestra da dove è uscito, convinto dentro se stesso, di averla lasciata col cuore che le batte forte, ad averlo sentito chiamarla così.
Se solo avesse imaginato, quanto batteva forte il suo quando le veniva incontro, sempre bella, ancora di più adesso.

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