Don Salvatore raggiunge suo figlio, venuto all'improvviso, senza avvisarlo.
L'uomo era da sempre stato duro con il suo figlio di mezzo, ma solo perchè fin dai primi anni aveva mostrato la sua stessa abilità nel perdere la pazienza in un lampo. aveva la sua testa, quando si trattava di fregare gli altri e nonostante andasse contro sua madre, non poteva non insegnarli questa vita anche lui. nasconde la pistola nel retro dei suoi pantaloni, rimandando quello che stava facendo.
lo raggiunge in salotto, dove sta seduto di spalle e si avvicina a lui, facendolo voltare e alzare dal divano in pelle nera.
- we papà - lo saluta, abbracciandolo e Don Salvatore ricambia, squadrandolo poi, dalla testa ai piedi, cercando di capire perchè non abbia avvisato come sempre fa.
- t'appost Cì?- gli domanda e il figlio annuisce, ma lui non la beve da buon furbo. - se è pe chill ata vot, t'agg mannat a Pietro pecchè tenev nu serviz important - si spiega, allontanandosi da lui per riempirsi un bicchiere di rum. - ma m piacess sapè che success.. Pietro nun m'ha ritt nient - riempie due bicchieri, porgendone uno a Ciro, che non rifiuta.
- c'azzec Lisa - rivela all'improvviso, guadagnandosi l'attenzione di suo padre, che lo guarda sperando che abbia una buona continuazione per questa storia, ma sopratutto, una motivazione.
- ca cumbinat?- gli domanda Salvatore, con voce calma.
- a ess nient - Ciro continua a guardare per terra, ma rialza subito lo sguardo, ricordando le parole di suo padre.
" mai abbassare gli occhi Cirù, tu nun sì debol ".
- ho ucciso suo padre - continua con tono pacato, non provando realmente nessuno rimorso o altro. Suo padre sospira, facendo un sorso di rum. il suo istinto vorrebbe andargli incontro e lanciargli uno schiaffo: ma poi si permette di guardarlo, mentre cerca di addomesticare il suo istinto.
Ormai è un uomo e Don Salvatore, ammettendo un po' di malignità da parte sua, pensava che la lontananza lo avrebbe liberato da quell'amore malato per quella ragazza, ignorando a sé stesso, che stava solo cercando di non fargli fare i suoi stessi sbagli.
Ma lui più di tutti, sa quanto sia splendido e crudele il destino.
- vogl ca parl Ciro - asserisce con tono autoritario
- ca fatt ca l'hai accis?- continua incitandolo con un cenno del capo. lo sguardo di suo figlio, si incupisce, alla domanda semplice ma essenziale per Don Salvatore per capire. Ma Ciro sembra essere caduto in un silenzio snervante per lui.
- Ah Cì! - lo richiama alzando il tono - tu o'saj ca ti sì mis contr a un ca nun è cos nient.. sti cos o'saij comm vann - gli continua a dire, sperando che si lasci andare. - devi sparire un po' - conclude, facendo risvegliare subito Ciro.
- io a questo ci avevo pensato già - parla di nuovo il ragazzo. - ma mi serve il tuo aiuto: devo portare con me due persone -
- Ciro ma c t par? Na vacanz?- lo rimprovera, ma quest'ultimo posa il bicchiere sul bancone in marmo.
- stavot nun a'lass - lo avvisa con tono deciso e suo padre capisce subito.
- e a vuó trascinà ancor dint a stì cos? Tu nun staij bon ca cap - lo rimprovera ancora, fino a quando Ciro si mette su un'espressione quasi rassegnata.
- non ho scelta, papà -
- c vuó ricr nun tieni scelta? Tu a scelt a tien sempr, pecchè n'omm se crea se nun ce ne stann -
Sente che sta per dirgli qualcosa, ormai con le spalle al muro.
- ho scoperto che Lisa ha un figlio ed è mio - gli rivela, ma Don Salvatore all'inizio scuote la testa.
- e scommett pur ca ten i capill biond- ride rumorosamente - e ja Ciro -
- nun sto pazzian - lo ammonisce serio e Don Salvatore fa sparire lentamente il viso sul suo volto.
- ma c staij ricenn? Sì sicur?-
- sì.. stev accompagnan propr a ess chilla sera, quann agg truat o'pat e Lisa ancuoll a ess - si spiega solo così, convinto che suo padre abbia già capito.
- e pecchè nun me ritt nient?- domanda, confuso se essere deluso o felice.
- ancora l'ho visto si e no tre volte - si spiega.
- a quindi è un maschio- ride Don Salvatore infine, trascinando anche Ciro.
- tu avvis vrè c cap ca ten.. è identico a me - conclude con la luce negli occhi. Don Salvatore non fa a meno di notarla quella luce, riconoscendola nei suoi ricordi, quando sua madre gli aveva annunciato la gravidanza di Pietro.
Da quel giorno, Salvatore, non aveva fatto nient'altro se non per loro.
- allora vuó ricir a nuij- lo corregge, raggiungendolo. Ciro annuisce, sorridendo senza mostrare i denti. - e o'piccirill a vist tutt cos?- continua a domandargli e Ciro annuisce.
Poi ripensa alle parole di prima, capendo adesso le vere intenzioni di suo figlio. Lo guarda con orgoglio, mettendogli una mano sulla spalla.
- statt quet, t'aiut ij -
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Na vot Ancor / Sequel
Fiksi Penggemar- E quann stong for m manc semp e chiu' O saj t vogj ben abbraccm na vot ancor - - Rocco Hunt