" Fiocco Azzurro "

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- dimmi che Edo sta bene - Carmela si mangia le unghie, dopo aver provveduto a bendare la ferita sul suo fianco.
Ciro aspira il fumo della sua sigaretta, cercando di dimenticare il dolore provato poco prima.
- sta bon - risponde, guardando la moglie del suo migliore amico. - ch c fà cca?- domanda, indicando con un cenno della testa, l'altra stanza, separata dalla porta.
- a rummt cca stanott - spiega Carmela, ma poi il silenzio viene squarciato dalle urla di Gennaro. Al suo "pà", Carmela non perde tempo ad aprire la porta per correre da Edoardo.
Ciro la segue fuori, godendosi quella scena che gli smuove il cuore, dopo tanto tempo. Edoardo abbraccia Gennaro e Carmela, facendogli venire la voglia, di tutto quello a cui non aveva mai pensato: una famiglia. Qualcuno per cui tornare a casa, vivo.
Il suo sguardo vaga su qualcuno che lo guarda, seduto sul divano, con in mano uno joystick.
Deglutisce, per la prima volta, prova paura di qualcuno e ha paura di non piacergli. Automaticamente, nonostante le paure, si avvicina, sorridendogli.
- Nico, t'arricord e' me?-
- si, mica so scem Ciro - gli strappa un sorriso, quando gli risponde così.
- vuó pazzià?- domanda, prendendo l'altro joystick, ma Nico si alza, scuotendo la testa.
- devo tornare a casa, mia mamma mi sta aspettando - a quelle parole, Ciro non fa a meno di sorridere e posare il joystick sul divano. - e comm torn?- domanda, alzandosi anche lui.
- e chiamm a mamma -
- t'accumpagn ij, vabbuó?-
Nico all' inizio resta in silenzio, ma poi annuisce, facendolo sorridere e rassicurare.
- vado a prendere le mie cose - lo avvisa e sparisce verso il corridoio.
Ciro raggiunge la cucina, interrompendo il momento tra Edoardo, Carmela e Gennaro.
- ij vac - avvisa Edoardo, con in braccio Carmela e Gennaro e annuisce.
- grazie Cirù p prima - confessa Edoardo, ma Ciro gli si avvicina, pizzicandogli la guancia.
- o'saj, nun t fazz tuccà e'nisciun - saluta Gennaro scompigliandogli i capelli e Carmela con un cenno della mano.
- ah - si volta, a metà della porta
- o'ccumpagn ij a Nico - avvisa i due sposi che lo guardano sorridendo e felici.
- cert -
Carmela non fa in tempo a finire, che sotto il suo braccio, ricoperto dal giubbotto di pelle, compare Nico, con in mano il suo zaino.
- grazie di tutto Signó - ringrazia Carmela e Gennaro scende dalle gambe di Edoardo.
- c virimm a scol - si battono il cinque e Nico annuisce, sistemandosi lo zaino in spalla.
Ciro rivolge un'ultimo saluto ai tre, prima di chiudere la porta della cucina, per avviarsi verso il portone con Nico.
- mó vuó rá a' me?- domanda, indicando lo zaino.
- no, grazie ce la faccio - si ricarica lo zaino in spalla, con fatica e Ciro pensa che è proprio suo figlio: soffrire dentro, mai in superficie.

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