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Arrivati in ospedale, spegniamo il fuoco e vado a controllare se c'era qualcuno ancora dentro. Trovo una bambina piccola, circa sui 5 anni. È appena svenuta. La prendo in braccio ed esco ancora una volta dall'ospedale.

«Ho trovato questa bambina dentro.» Annuncio una volta fuori.

Una donna dai capelli lunghi e biondi viene verso di noi. Appena vedo che è concentrata sulla piccola bambina, gliela passo.

«Oh mio dio! Grace! Grace! Grace, piccola, sono la mamma! Grace!»

«Lei è la madre della piccola?» Domando alla donna davanti a me. È terrorizzata e sconvolta, mentre accarezza i capelli a caschetto della bambina che ho appena salvato. È ancora incosciente. Dobbiamo portarla in ambulanza.

"Emily Butler, mi chiamo Emily Butler. E sì, sono la madre di questa bambina.» Dice la signora lacrimando. I singhiozzi iniziano a farsi sempre più frequenti, mentre ancora stringe la piccola bambina.

«Roxy! Roxy!» Urla David.

Sta correndo verso di me, recuperando il fiato non appena mi è affianco.

«Che è successo?»

«Ho trovato un bambino in una stanza» annuncia. Appena si volta verso la signora Butler, capisce. «Oh! A quanto pare anche tu.»

«Hai portato il bambino in ambulanza?»

Annuisce. «Sì. Sì, sono riuscito a salvarlo.»

Mi volto, rivolgendomi di nuovo alla signora davanti a me. «Signora Butler, non abbiamo molto tempo. Sua figlia deve salire sull'ambulanza immediatamente.»

La signora annuisce e la guido verso il camioncino dell'ambulanza.

«Vi prego, vi supplico... salvate la mia bambina. È tutto ciò che mi rimane!»

Appoggio una mano sulla spalla della donna, ancora in lacrime. La voce è spezzata per i singhiozzi. «La salveremo, signora Butler.»

Quando la signora Butler è salita sull'ambulanza insieme alla figlia, tiro giù un sospiro di sollievo e torno da Mills, che mi sta aspettando a braccia conserte e un piccolo sorrisetto sulle labbra gli dipinge il viso.

«Alla fine, tutto sommato, sembra non essere stato poi tanto male lavorare insieme a te. Scusa se ti ho sottovalutato.»

Torniamo al lavoro e durante il viaggio non parliamo per tutto il tempo. Soprattutto io, non voglio parlare per tutto il tempo.

«Beh, penso che appena tornati dovrò ringraziare Carpenter per avermi dato una chance con Roxy Griffin!» ride David facendo sorridere anche me per un mezzo istante. Appena mi accorgo di avergli dato ciò che voleva, il mio sorriso svanisce e appena scesi dall'auto, torniamo dentro.

Innamorata del mio collegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora