Capitolo 44

41 0 0
                                    

"John! Eccoti! Come ti senti? Stai bene? Che è successo? Sei ferito?" Chiedo io preoccupata con le lacrime che mi scendono dagli occhi.
"Tesoro,non preoccuparti sto benone. Ancora meglio ora che ti vedo. Non è successo nulla,va tutto bene. È solo che hanno sbattuto forte contro la mia macchina,a quanto pare qualcuno ha visto tutto e ha deciso di chiamare l'ambulanza. Non ti preoccupare,Roxy. Adesso sto bene."
"Mio dio,John! Mi hai davvero spaventata. Ti ho portato dei cioccolatini. Al burro di arachidi,come piacciono a te e che vendono nel supermercato strano ahahah! Così lo chiamavi,ti ricordi? Ahahaha!"
"Come dimenticarsi? Ahahah! Oh, è arrivata mia sorella."
"Io ti lascio. Ci vediamo dopo, d'accordo? Riposati, Carpenter. Mi raccomando,va bene?"
"Certo. Grazie per la visita,Roxy. Ti voglio bene,tesoro."
"Ti voglio tanto bene anch'io, Carpenter. A dopo. Ciao Luna!"
"Ciao Roxy! Ehi John,come stai? Cavolo,fratellino,mi hai davvero spaventata. Che è successo?"
Lo saluto dal vetro della camera di John con la mano e torno da David.
"Ehi...stai bene?"
"Povero John. Sicuramente gli rimarranno delle cicatrici sul braccio e sulla pancia. Era pieno,David."
"Lo so. Vieni qui."
Mi abbraccia. Ormai si era fatta l'una di notte,ma sono comunque andata a vedere come stava John insieme a David.
"Sta dormendo. Gli do solo un bacio e andiamo a casa,va bene?"
"Certo. Fai con comodo. Devo andare al bagno. Dimmi quando hai fatto."
"Grazie David. Per tutto."
"Ti amo,Roxy."
David se ne va e mi lascia sola con John.
"Ehi amico mio! Come stai? Mi manca parlare con te. Non ci vediamo più tanto dato che ormai non lavoro alla caserma dei pompieri da settimane. Volevo solo dirti che ti voglio un mondo di bene e sei sempre stato un secondo padre per me. Ora più che mai dato che non c'è l'ho più. Volevo anche dirti che domani verrò a portarti delle rose. I tuoi fiori preferiti oltre ad altri. Ti piacciono molti tipi ma mi hai sempre detto che quelle erano sempre state in cima alla tua lista di fiori preferiti. Perciò domani te ne porterò 100. Andrò dal miglior fioraio della città. Te lo prometto!"
Ad un certo punto sento un rumore fuori dalla stanza. Pensavo fosse stato qualcosa,un oggetto a muoversi. Andai a controllare e non c'era nessuno oltre alle dottoresse e dottori dell'ospedale. Torno in camera di John e rimango ancora un po' a parlare con lui. Dieci minuti dopo circa,sento un altro rumore. Torno a controllare e vedo un uomo che sta scappando. Lo ritrovo nel parcheggio,urlando.
"Ehi! Tu fermati! Chi diavolo sei? Mi hai sentito? Chi cazzo sei? Cosa vuoi?"
"Ahahahaha!"
"Chi sei? Cosa vuoi da me? Andiamo,pappamolle! Girati! Cos'è? Hai paura? Girati ho detto!" Urlavo terrorizzata davanti all'uomo mascherato e vestito di nero.
"Chi sei? Cosa vuoi? Non te lo ripeterò di nuovo."
"È passato tanto,tanto tempo signorina Griffin. Ora sei felice?"
"Aspetta... questa...questa voce!"

Innamorata del mio collegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora