Cᥲριtoᥣo 4

267 6 0
                                    

«Siete stati davvero bravissimi, ragazzi! Un ottimo lavoro di squadra. A quanto pare siete anche finiti in televisione.» ammicca Luisa osservando lo schermo alla TV.

Aspetta un attimo... che cosa?

«Ma di che diavolo stai...» mi sporgo meglio per vedere la mia faccia in televisione. Sussulto dalla sorpresa, mentre un sacco di applausi riempiono la sala. «Oh santo cielo! Sono finita in televisione! Sono finita in televisione! Oh mio Dio!»

Anche Mills sembra parecchio sorpreso. Dev'essere la prima volta anche per lui, questa. «E invece quello sono io con il bambino che ho salvato! Cavolo, sono molto sexy.»

Tutti ridono alla frase di Mills. Io invece mi domando dove sia andato a finire Carpenter. Così, mi alzo dalla sedia e domando a Luisa.

«Lu, per caso sai dov'è finito...»

Ma la voce del diretto interessato mi perfora i timpani, facendomi sussultare dalla paura. John è appena saltato fuori all'improvviso, facendomi perdere come minimo quindici anni di vita.

«Eccomi qui! Siete stati davvero bravissimi. Ottimo lavoro! Non si è rivelato un fiasco come avevi immaginato, Mills, hai visto? Hai fatto davvero un ottimo lavoro, figliolo. Sono tanto felice per voi.»

«Grazie, capo. Dovere.»

Grazie, capo. Dovere. Ma chi si crede di essere? Dio...

«Ehi, ti ho detto che puoi chiamarmi John senza problemi» ridacchia Carpenter dando delle pacche sulla schiena a Mills.

«Beh...allora grazie.»

Suona un altro allarme, questa volta il compito è di Luisa e di David.

«È il vostro turno! Luisa, sai bene che fare. David, oggi ti voglio mettere alla prova, perciò sorprendimi.»

Ma che diavolo significa?

«Certo signore! Andiamo!»

«Perché diavolo vanno solo in due? Sembra una grandissima emergenza,John!» Dico io.

«Non ti preoccupare, dalla faccia di Mills, si capisce che è molto bravo in questo lavoro. Fossi in te non mi preoccuperei troppo, Griffin.»

"Non mi sto preoccupando, Carpenter. È solo che... non lo so, sei sicuro?»

«Sicuro, Roxy. Adesso puoi andare a casa. La tua giornata è finita.»

«Aspetta...cosa? Ma John! Sono solamente le quattro dei pomeriggio!»

«Sai che ho tanti dipendenti. E so anche che tuo padre ha bisogno di cure. Non ti preoccupare,oggi hai lavorato anche troppo, Griffin.»

Sospiro, accettando alla fine la richiesta di John, se possiamo chiamarla in questo modo.

«Grazie mille, Carpenter. Allora vado a prendere le medicine per papà. È stata una giornata impegnativa oggi.»

«Posso immaginare. Ci vediamo domani,Griffin. Stammi bene e saluta tuo papà da parte mia.»

Annuisco con un sorriso.

«Lo farò,John.»

Torno a casa,appoggio la borsa dopo essere andata in farmacia a prendere i farmaci per mio padre.

«Papà! Sono tornata!»

«Ciao tesoro! Ho pensato di farti una sorpresa,per ringraziarti per quello che stai facendo per me.»

Mi volto verso la cucina per vedere a cosa si riferisce e appena la tavola è appparecchiata, sorrido a mio padre.

«Oh mio dio, papà! Ti sarai sforzato tanto! Ti avevo detto di riposare!»

«Perché ti agiti così tanto,Roxy? Non ti preoccupare, ho assunto una cuoca personale dopo la morte di tua madre. Tu non l'hai mai conosciuta. Si chiama Veronica. Veronica,vieni!»

Una donna dai capelli ramati e ben acconciati in un basso chignon esce dalla cucina con un grandissimo sorriso.

«Sì? Come posso esserti...» la donna si interrompe appena mi vede. «Oh ciao! Tu devi essere Roxy Griffin, giusto?»

«Ciao! Sì, sono io. Tu Veronica...»

«Esatto. Piacere di conoscerti, Roxy. Tuo padre mi ha parlato molto di te.»

«Davvero? Mi fa piacere sentirlo.»

Chiacchierammo io e Veronica per tutto il tempo.

Il giorno dopo, papà tornò in ospizio e io torno a lavoro, portando come ogni mattina di nuovo il caffè a tutti quanti. E sì, uno in più per Mills.

«Buongiorno mondo!» Dico sorridendo come ogni mattina entrando in salotto.

«Buongiorno, Griffin.»
Ma poi mi ricordo che c'è lui... David Mills.

«Oh giusto...ci sei anche tu! Era più bella la giornata senza di te.» Sorrido vittoriosa e per mia grandissima sfortuna, porgo il caffè a Mills. «Spero ti piaccia un americano.»

«Direi che la giornata parte alla grande! Sembrate cane e gatto, ragazzi,.finitela» ridacchia Luisa. Prende il caffè da sopra il tavolo e mi porge un grandissimo sorriso. «Grazie, baby.»

Rido ed esco, infilandomi negli spogliatoi la divisa.

Innamorata del mio collegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora