Capitolo 7

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La cena proseguì perfettamente. Ad un certo punto David mi chiese una cosa.
"Ti va di spiegarmi la tua storia di quando eri piccola?"
"Davvero vuoi che te lo spieghi?"
"Mi piacerebbe saperlo,ma se vuoi puoi non dirmelo,anzi,io ti capirei."
"Se non te lo dicessi sarei una vera perdente. Che dici,Mills?"
"Quindi vuoi raccontarmela?"
"Non so come ti potrebbe interessare,ma se vuoi sì,posso farlo."
"Sono pronto."
"Sono nata il 7 gennaio 1996. Avevo una mamma che soffriva di cancro e quando compì 7 anni...lei morì. A quanto pare il 7 non è mai stato un bel numero per me. Ricordo ancora il giorno e il numero. Mercoledì 12 giugno. Mamma era una grandissima guerriera. Dato che avevo dei brutti ricordi di quella casa,quando feci 18 anni andai a lavorare e mi trovai una cosa tutta mia. Me la comprai e...non avevo più incubi su di lei. Mamma era tutto. Ma sapevo che non sarebbe durata per tutta la mia adolescenza. Sono cresciuta con mio padre che era un poliziotto,e qualche volta andavo da mia zia,la sorella di mia mamma. Anche lei mi faceva stare bene. Aveva 4 anni in più di mamma. Ho sempre voluto bene a zia. Ma poi si è voluta trasferire insieme a suo marito Carl in Italia e ci sentiamo poco. Ha detto che quando troverà il tempo tornerà a trovarmi a Los Angeles. Ma sono anni che me lo dice. Da 3 anni me lo dice. Mi dispiace,non avrei dovuto dirti tutto questo...tutto...tutto questo è sbagliato. Scusa,devo tornare a casa."
"Aspetta! Roxy! Roxy ti prego! Roxy! Per favore,Roxy! Aspetta. Lascia che ti accompagni! Mi dispiace! Cazzo sono un vero fallimento. Cos'ho che non va? Corri,David! Roxy! Roxy aspetta!"
"Che cazzo fai,David? Lasciami subito andare!!! Immediatamente. Domani dobbiamo lavorare,Mills. Forza,levati."
"Lo stai facendo ancora!"
"Cosa sto facendo?"
"Stai nascondendo i tuoi sentimenti,Griffin. Ecco cosa. Ascolta,mi dispiace,ok? Sono un vero stupido. Io non ti ho mai capita. Ora capisco quello che hai passato. Ma posso farti una domanda? È per tua madre che hai questo carattere?"
"Scusa che cazzo di carattere avrei? Wow....davvero bella questa serata. Grazie per avermela fatta rovinare."
"Ti prego Roxy! Mi dispiace!"
"Non continuate a dire "mi dispiace" è tardi,Mills. Ci vediamo al lavoro."
"Sei davvero un coglione,David. Un vero e proprio coglione!!"
Il giorno dopo non parlai con David. Nemmeno quando avevamo finito di lavorare. Ne parlai con Luisa e lei mi disse che non potevo evitarlo per sempre. In effetti aveva ragione. Quando cercai di parlare con David lui era sempre impegnato. O almeno... così diceva,forse non mi voleva attorno. Ad ogni modo,non ci feci caso per un altro mese.
"Ti senti bene?" Mi chiede Michael
"Sto bene." Dico io.
"Ne sei sicura? Non sorridi e porti caffè da un mese. Sei sicura di sentirti bene? Andiamo,Roxy! Sai che con me puoi parlare."

Innamorata del mio collegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora