Capitolo 46

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"Lucas era tornato a casa ubriaco quella sera. Così abbiamo litigato e...da una parte ringrazio David per avermi chiamato. Chi ti ha aggredito?"
"Questo David non te lo ha detto? È stato Jake Foster. Quel figlio di puttana di Jake Foster."
"D'accordo, calma,calma,calma con le parole,Roxy. Hai bisogno di alzarti?"
"Devo andare al bagno."
"Ti aiuto io."
Luisa mi aiuta ad alzarmi e piano piano riesco ad andare al bagno.
"Come si sente? Dov'è Roxy? Si è svegliata?" Chiede David piangendo.
"Ehi,calmati David. Roxy è in bagno. Non piangere,lei sta bene,anzi benissimo. Tu piuttosto...non hai dormito tutta la notte,stai bene?"
"Devo solo vedere la mia ragazza per star bene! Oh mio dio! Piccola! Come ti senti? Stai bene? Ti fa male?"
"Anch'io sono felice di vederti,amore. Non preoccuparti sto bene. Che hai fatto? Hai una faccia terribile. Non hai dormito stanotte?"
"Come ho detto,non ha chiuso occhio. È rimasto a controllarti per ore." Interviene Luisa.
"Cazzo,amore. Perché non lo hai fatto?"
"Avevo paura Roxy. Avevo paura che tornasse Jake e che scappava di nuovo dal carcere. Ho fatto da guardia."
"Amore,dovevi dormire. Ci sono già i poliziotti fuori dall'ospedale che fanno la guardia e che mi proteggono. Non devi preoccuparti per me. Come sta Carpenter?"
"Lo dimettono oggi. Di certo non gli diremo quello che ti è successo. Sarà uno shock per lui. Già lo è stato per te." Dice Luisa.
"Mi dispiace da morire Luisa. Ti pago il biglietto per l'aereo. Devi tornare dalla tua famiglia."
"Non serve,ho già un biglietto. Grazie comunque. Sei davvero una buona amica,Roxy. Partirò alle due di stanotte. Il viaggio è lungo. Penso che mi porterò il mio cuscino per il collo dato che me lo sono dimenticata a Los Angeles. Un bacio grande, tesoro! David,ti chiedo solo di prenderti cura di lei. Me lo prometti?"
"Te lo prometto Luisa. Grazie."
"Dai amore,adesso vai a dormire. Ci vediamo presto Lu. Torna a casa."
"Sei davvero sicura che non vuoi che stia qui? Non ti serve una protezione in più? Eh va bene,ho capito."
"Fai il bravo amore. Aspetta...ma che ore sono?"
"Sono quasi le due del pomeriggio. Hai dormito per troppe ore oggi."
"Ahahahah in effetti mi sentivo stanchissima. Senti..posso chiederti una cosina piccolina? Proprio minuscola."
"Vuoi che ti porti il tuo computer?"
"Esatto. Sai che ora ha anche un nome? L'ho chiamato swappie. Esatto,come la marca del telefono."
"Ahahahah d'accordo. Allora ti porterò swappie. Ma tu riposati. E fai riposare nostro figlio che tra poco partorirai. Diventeremo due genitori perfetti. Tu,io e nostro figlio."
"O figlia,ancora è da vedere."
Lascio andare David a casa e dopo due ore,dopo aver letto il mio libro e scritto qualcosa,mi faccio un riposino. Appena mi sveglio trovo di nuovo David.
"Ehi, piccola! Ti va se dopo,ovviamente quando sarai rimessa,andiamo a prendere un gelato al cioccolato?" Mi chiede lui.
"Sai che per ora non posso muovermi. Comunque,quando potrò volentieri."
"Ti fa ancora male la ferita?"
"Abbastanza. Ma domani starò già meglio."

Innamorata del mio collegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora