capitolo 31

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quando mi svegliai ero ancora seduta sul divano con Nunzio che mi abbracciava, e aveva la testa appoggiata sul mio petto, almeno era sereno mentre dormiva.

mi dispiaceva tremendamente che il suo migliore amico era uscito, io non saprei come avrei potuto reagire, lui è stato anche tranquillo.

gli accarezzai i capelli, erano tremendamente morbidi e setosi, erano leggermente mossi e scompigliati ma gli davano quel tocco di fascino che di certo a lui non mancava.
glieli potevo toccare ora che dormiva perchè non me lo faceva fare mai solo quando era giù di morale, quindi non pensava a quello.

lo guardai dormire, con il suo viso da angioletto, mentre gli accarezzavo i capelli potevo quasi sentirlo parlare " è  scandaloso.. no Maya ... non toccare... lascia... si fanno la forma dopo"
sorrisi.

guardando il suo viso non potei trattenermi dall'accarezzargli gli zigomi , era strano vederlo così tranquillo, era sempre agitato, adesso era obbligato a rimanere fermo perchè dormiva. approfittai ancora per rigiocare con i suoi capelli.
dopo poco smisi o si sarebbe svegliato.

"Maya perchè hai smesso di accarezzarmi i capelli?"
"oh... emh... buongiorno?"
"oh si giusto buongiorno, continua però"
"ma stai bene? di solito me meni"
"senta signorina, di solito sono in ordine ora sono già scompigliati quindi puoi fate pure "
"ah si ?! allora me ne vado"
mi alzai dal divano facendogli cadere la testa che prima sostenevo su esso.

"no dai Maya vieni qua" fece gli occhi da cane bastonato
".... va bene " mi risedetti
ma questa volta fu lui a farmi appoggiare la testa sul suo petto

"pronto per i guanti di sfida?" gli chiesi
"con te sempre"
"che cucciolo che sei nunzietto"
"la smetti di chiamarmi nunzietto, perchè poi?"
"perchè  -etto mi sa di qualcosa di... puccioso "
"ti sembro puccioso io?"
ci guardammo seri
io annuii
"la metti così eh"
iniziò a farmi il solletico
"no... ti prego... basta"
lui smise
"chiamami nunzietto un'altra volta e lo rifaccio eh " mi minacciò sventolando il dito
"si signore"

mi alzai e alla porta dissi
"andiamo a fare colazione nunzietto"
ci guardammo e poi lui si alzò di scatto, io iniziai a correre inseguita da lui
corremmo per casa e quando arrivammo al bancone della cucina
"tregua?" chiese albe

"zitto Alberto!" dimmo io e Nunzio
albe alzò le mani si girò e se ne andò
"ti preparo i pancake" gli dissi
"Allora tregua... per i pancake questo ed altro"
"devo essere gelosa nunzietto "
mi guardò di sottecchi

"Non devi essere gelosa di niente e di nessuno... io amo solo te " disse per poi baciarmi, io sorrisi.

e anche questa volta lui non fece caso alla mia mancata risposta al suo secondo ti amo.

angelo dagli occhi scuri || Nunzio amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora