capitolo 79

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a quel punto fece finalmente la cosa che mi aspettavo, l'unico finale degno della nostra vicinanza, si avvicinò ancora e ancora, fino a quando i nostri nasi non si toccarono come facevano una volta, sembrava un ricordo talmente lontano che non pensavo neanche di averlo vissuto, come se tutto fosse frutto di una storia, una storia in cui non c'era un finale scritto.

eravamo lì a qualche centimetro di distanza, il suo respiro caldo danzava sul mio decoltè e la sensazione che avvertivo mi enebriava di ricordi passati, ma fu lui a sporgenti ancora fino a baciarmi.

misi le mani tra i suoi capelli, e lui mise le sue sulla mia vita, il suo tocco mi era mancato, anche se danzavamo insieme nulla era paragonabile a questo tipo di contatto.

quando ci staccammo lo vidi sorridere e fece fare la stessa reazione anche a me, ma solo in quell'istante vidi una lacrima volteggiare sulla sua guancia rigandogliela, era illuminata dalla fiebile luce che usciva dalla finestra alle nostre spalle. misi la testa di lato e gliela asciugai, lui non aveva mai smesso di guardarmi negli occhi, i suoi invece erano umidi e lucenti come dei diamanti, e un'altra lacrima rigò la guancia apposto a quella precedente, avevo ancora le meni sul suo viso quindi mi affrettati ad asciugarla

"che succede..." gli chiesi sussurrando
lui cercò di sorridere ma altre lacrime gli scesero dai suoi meravigliosi occhi diamanti. non toglieva il suo sguardo dai miei occhi nemmeno per un attimo.

non capivo cosa stesse succedendo, perchè avesse avuto questa reazione, ero preoccupata.

afferrò le mie mani senza staccare il suo sguardo dai miei occhi e le accarezzò tra le sue, un istante dopo si gettò fra le mie braccia.

appoggiai la sua testa sul mio petto, accarezzandogli i capelli.
lui si strinse a me, come se fossi la sua ancora che lo tenesse aggrappato alla realtà.

"tranquillo... sono qui..." dissi continuando a cullarlo
"resta..." sussurò talmente piano che non credevo nemmeno di averlo sentito
"non me ne vado..."

non dimmo più una parola ma continuavo ad accarezzargli I capelli.

"quando ti va di parlare io ci sono" gli dissi
lui si alzò per guardarmi negli occhi, i suoi erano leggermente arrossati e luccicanti
"domani... uscirò io... me lo sento"
"ma cosa vai a pensare Nu, non uscirai tu "
"io credo di sì, e mi dispiace lasciarti qui da sola, ma so che sarai in ottima compagnia... almeno abbiamo risolto" sorrise
gli accarezzai la guancia
"tu non uscirai perchè sei un formidabile ballerino... in più  non ci si bagna prima della pioggia"
lui rise
"non mi rubare le battute angelo"
"mi scusi carciofino" ci guardammo e iniziammo a ridere, poi mi fece appoggiare la testa sul suo petto.

ero nel mio luogo preferito, un luogo il cui acesso mi era stato negato per diverso tempo, ma finalmente la chiave che avevo custodito con cura era riuscita ad aprire, la serratura di questo luogo incantato, invisibile agli occhi degli altri, infondo persino  Alice sapeva che wonderland era solo un sogno, e questo era il mio.

angelo dagli occhi scuri || Nunzio amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora