capitolo 34

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io e Nunzio eravamo sui divanetti fuori.
era ormai sera.
io avevo la testa appoggiata sul suo petto.
"hai le mani minuscole angelo"
"no non è vero" protestai
lui alzò la sua mano e io appoggiai la mia sulla sua, era la metà.
"è la prospettiva che la fa più piccola" dissi
lui rise
"sicura?"
"Non lo dico io lo dice la scienza"
lo sentii ridacchiare
"che poi , tu che eri... per citarti io ha scuola ero una bestia, parole tue, non dovresti saperlo, è scienza"
continuò a ridere
mi accarezzò i capelli
"sisi amore lo so "
quando mi sentii chiamare così il mio cuore fece una capriola, arrossii violentemente.
"oooh ma sei arrossita"
"nooo, ma vedi tu così senza avvisare poi me le dici le cose"
"ma che cucciolo che sei angelo"
"devo dirti una cosa"
gli dissi alzando la testa per guardare la sua reazione
"dimmi" mi incitò a continuare
"sai che... quando pensavo a te ... ti ho sempre descritto come l'angelo dagli occhi scuri e tu ora mi chiami angelo"
lui sorrise e giurerei di vederlo imbarazzato
"che scherzo del destino " disse
"lo credo anche io"
"hai freddo?" mi chiese
"un po "
"vuoi entrare?"
"voglio rimanere con te " gli confessai
lui sorrise
"rimango con te anche dentro"
"Allora possiamo entrare "

andammo sul mio letto e iniziammo un film.
io mi addormentai sul suo petto, sentendo il suo cuore battermi nell'orecchio e contando i suoi respiri, sapendo che lui mi amava e io amavo lui, e glielo avrei detto presto, sperando che non fosse troppo tardi e di vederlo scomparire come la luce in mazzo alla nebbia, come un faro nel mare, lui era la mia luce nel buio e speravo che rimanesse sempre accesa, ma anche la stella più luminosa prima o poi si spegne, persino il Sole immenso e luminoso com'è prima o poi si spegnerà.
e questa era la mia paura più grande, vederlo svanire.

angelo dagli occhi scuri || Nunzio amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora