angelo dagli occhi scuri || Nunzio amici21

capitolo 71

erano passate 16 ore 45 minuti e 15 , 16 , 17 secondi... da quando io e Nunzio non ci parlavamo più, avevo incrociato il suo sguardo a cena e a colazione ora ero sul divano insieme a luigi che suonava la sua chitarra spiegandomi qualche accordo.

" che brutto l'amore" dissi
"hai ragione, a me con Carola e a te con lui insomma"
" ci hanno proprio fregato alla grande " dissi rassegnata
"noi potremmo ricambiarli con la stessa moneta" mi fece un sorrisetto strano.
io corrucciai la fronte
"che intendi dire" mi sistemai nella sua direzione, lui si avvicinò verso di me spargendo la testa
"potremmo fare un trucco" disse bisbigliando
"potremmo farli ingelosire, facendo finta che noi ci stiamo avvicinando, così io faccio vedere alla ballerina che posso  avere altre persone e tu fai vedere a lui che non ci stai sotto, un convenevole trucco" continuò bisbigliando
"si potrebbe fare, convenievole per entrambi" sorrisi
"sei un genio luigi" dissi per poi batterci il cinque
"come strutturiamo la cosa però?"
chiese
"i tuoi neuroni non hanno abbastanza stipendio a quanto vedo"
"ma che simpatica che sei "
"modestamente... comunque secondo me si potrebbe iniziare con un semplicissimo posto a sedere vicino a tavola, per nunzio ha un significato sedersi affianco a me"
"si si giusto ci potevo arrivare anche da solo"
"si ma tesoro caro prima del prossimo anno non credo"
"ma questo bullismo verso di me quando ha avuto inizio scusa?!"
"ora... poi potremmo andare a lezione insieme, e stare in coppia ad UNO e altre cose come abbracci, io che ti scompiglio i capelli" e così feci glieli scompigliai
"ooh Maya ti odio!" urlò lui
"sappiamo entrambi che non è vero"
"che il trucco abbia inizio" disse
"il piano RONDINI è iniziato"
ci alzammo tutti convinti, ma dopo qualche passo
"perchè rondini" mi bisbigliò luigi
mi misi una mano sulla fronte
"ma che ne so è la canzone di ultimo"
"no quella è rondini al guinzaglio"
"c'è pur sempre rondini" finimmo di bisbigliare per andare a sederci a tavola per la cena

mi sedetti al mio solito posto.
vidi Nunzio arrivare dalla camera di carola, nell'esatto momento in cui luigi fece scorrere la sedia per sedersi al mio fianco, vidi l'esatto istante nel quale la rabbia è la gelosia attraversarono gli occhi di Nunzio, come una stella cometa attraversa il cielo stellato.

io e gigi ci sorridemmo, di fronte a me si misi albe e vicino albe Luca. nunzio si era messo alla sinistra di Luca con Carola davanti. lui odia cambiare i posti a tavola, gli piacciono le certezze, odia cambiare, perchè non sa cosa aspettarsi, ma mai sottovalutare una ragazza mio caro tesoro.

iniziammo a mangiare, ridendo e scherzando tra noi, soprattutto io,gigi,albe è Luca gli altri erano in silenzio, o meglio parlavano ma erano sovvrastati dalle nostre risate.

quando finimmo noi quattro andammo a lavare I piatti io e gigi li lavavamo e asciugavamo mentre gli altri lavavano i tavoli e il pavimento. mentre gli altri erano sulle scalinate.

"no luigi!!" urlai mi aveva tirato addosso una manciata di schiuma.
ci guardammo e ridemmo
gli rilanciai una manciata d'acqua, bagnandogli la maglia.
"birichina non si fa"
"hai iniziato tu tesoro caro"
"io non ricordo"
"poverino anche di alzaimer soffri"
"ma la smettiamo con questo bullismo su luigi strangis grazie"
"no" risi e gli lanciai altra acqua.

finite le pulizie andammo a giocare a UNO come tutte le sere
"io e Maya siamo in coppia" disse gigi
beccandosi uno sguardo assassino da Nunzio e un mio sorriso, carola era impassibile.

"ooooh grande gigi! allora il criceto gira quando vuole!!" dissi perchè avevamo vinto grazie alla sua mano.
"hai visto che si è allenato per la maratona"
"che bravo criceto" ci guardammo e ridemmo battendoci il cinque con entrambe le mani.
"troppo forti siamo INSIEME" disse lui
"hai proprio ragione "

mentre gli altri continuavano la partita, io appoggiai la testa sulla spalla di gigi e lui mise il braccio attorno alle mie spalle. a quel punto anche carola fece la sua mossa, e come a scacchi, sembrava che lei in quell'istante avesse mangiato una nostra pedina, si sedette sopra a nunzio, non avevo azzardato tanto neanche io, senza nemmeno chiederglielo poi, io e luigi ci guardammo e scoppiammo a ridere perchè sapevamo che era fatto apposta per farci ingelosire.
"piano rondini in pieno sviluppo" mi sussurò
"pronti a vincere socio"
"sempre" ci stringemmo la mano come in un vero e proprio affare, consapevoli che era come una partita a poker, il nostro era un gioco d'azzardo, ma com'è noto la giocata maggiore è quella con più vincita se maneggiata con cura e astuzia e queste qualità di certo non ci mancavano, eravamo pronti a riprenderci le nostre rispettive persone amate, infondo cercavamo solo l'amore, le persone che solo nei pensieri erano un luogo perfetto, eravamo pronti a vincere.