07. Primo giorno di scuola per Nico di Angelo

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«Nico, è ora di alzarsi.»

Nico sprofondò la faccia nel cuscino, ignorandolo.

«Nico, ti prego. Non fare così. Lo sai che oggi inizi la scuola.»

Nico mugugnò nel cuscino.

«Figlio di Ade!» gridò Will, gettandosi sul letto. «Comportati da uomo!»

Nico strillò mentre Will gli faceva il solletico ai fianchi. Cominciò a scalciare, liberandosi dalle lenzuola e si ritrovò avvinghiato a Will, che iniziò a baciarlo con dolcezza. Nico si lasciò trasportare dal bacio, il cuore gonfio di quel sentimento che negli ultimi mesi aveva imparato ad apprezzare.

Will si scostò da lui. Aveva le guance rosse. E le ombre scure sotto gli occhi. I capelli gli svolazzavano allegri sulle spalle.

«Ti ho preparato la colazione.» gli disse, scendendo dal letto e gettando a terra le lenzuola stropicciate. «Dai, o farai tardi.»

Nico rimase a guardarlo, a braccia aperte, in attesa che Will tornasse da lui. Il figlio di Apollo incrociò le braccia al petto, e rimasero a fissarsi.

«Nico, è tardi.» disse Will. «E oggi è il tuo primo giorno di scuola.»

«E se restassi qui?» mormorò Nico, sorridendo, e dando un colpetto al materasso. «Se rimanessimo qui, insieme, a rotolarci tra le coperte fino al prossimo giorno?»

Will scoppiò a ridere. «Dovevo solo iscriverti a scuola per avere questa tua reazione, Nico?» disse, tra le risate. Gli tese la mano. «Su, avanti. Ora niente scuse. Devi studiare. Lo studio è importante. E nel pomeriggio, alle quattro, devi andare al lavoro. Sei sicuro di volerci tornare, a proposito?»

Nico annuì, accettando la mano di Will e mettendosi in piedi. Notò che erano solo le sei e mezza, e la scuola sarebbe iniziata nel giro di un'ora. Fu sul punto di gettarsi di nuovo sul letto, scosso, ma Will lo sollevò di peso e lo chiuse in bagno, ignorando le sue urla di protesta.

Quando Will gli aprì di nuovo la porta del bagno, Nico aveva fatto la doccia e si era vestito. In quel momento si stava pettinando i capelli, spostando il ciuffo superstite da un lato. Il giorno prima, Alec gli aveva rasato di nuovo la testa su entrambi i lati.

«Non ho intenzione di smetterla di andare al lavoro.» lo avvisò Nico, abbassando il pettine. «La lite di sabato non ricapiterà più.»

«D'accordo.» annuì Will, sebbene fosse un po' dubbioso. «Ma se la tua media scolastica subirà una discesa, smetterai di andarci.»

«Non ce l'ho ancora, una media scolastica!»

«Dovrai averla. 8 è il minimo che ti concedo.»

Nico roteò gli occhi al soffitto, sospirò, si avvicinò a Will scoccandogli un bacio e andò a fare colazione senza una parola. Will si affrettò a preparargli la borsa di scuola.

Nico e Alec, ormai, dopo dieci giorni, erano diventati ottimi amici, il che sorprendeva tutti quanti, Will primo tra tutti. I due si trovavano simpatici a vicenda, forse perché non avevano bisogno delle parole per comunicare. Ogni tanto si lanciavano un grugnito e ridevano, o condividevano battute penose che nemmeno Jem trovava spiritose. Spesso Will li trovava sul divano a giocare ai videogiochi. Di tanto in tanto si insultavano, per mantenere alto l'interesse, altrimenti rimanevano un po' apatici a guardare lo schermo della tv.

Alec aveva presentato al fratello e a Nico la sua nuova conquista, Dianne, una ragazza davvero deliziosa che faceva la ballerina. Ed era vegetariana. Alec si stava sforzando in tutti i modi di seguire la sua dieta.

Dopo circa tre giorni dalla cena con i Solace, durante la festa di compleanno di Danny, Alec aveva comunicato a Nico che nel suo luogo di lavoro stavano cercando un nuovo commesso. Nico si era presentato, ed era stato assunto dopo nemmeno dieci minuti dal penoso colloquio. E quando Nico aveva gentilmente declinato l'invito di una cliente di passare il resto della serata insieme a lei nel suo appartamento, il suo capo lo aveva sgridato, e i due si erano messi ad urlarsi in faccia, fino a quando le tenebre non avevano cominciato a lasciare il corpo di Nico, corso a rifugiarsi in bagno. Alec lo aveva accompagnato subito a casa.

Un gioco di luce in un mondo di tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora