43. Bentornato al Campo Mezzosangue [Parte 1]

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Will si svegliò dopo più di venti minuti. Il suo cuore galoppava nella cassa toracica, e non riusciva a capirne il motivo. Guardandosi attorno, si rese conto di trovarsi steso nel letto della Cabina di Ade. Non era possibile. Si era addormentato in quella cabina un'altra volta? Ma c'era qualcosa di diverso. Riusciva a captare il sole. Dovevano essere le sei di sera, quasi ora del tramonto. Ma allora perché...?

Con un sussulto, Will si voltò verso il resto del letto. Il suo cuore batté più rapido alla vista di Nico di Angelo che sonnecchiava vicino a lui. Will non fu sorpreso nel notare che il figlio di Ade fosse nudo, perché anche lui lo era.

Le immagini di quanto fosse successo tra loro nell'ultima ora lo fecero arrossire. Ricordò di aver raggiunto Nico sotto la doccia, di aver parlato con lui, di averlo baciato... E Nico gli aveva confessato che non sarebbe più tornato negli Inferi, perché lui desiderava una vita normale con lui al suo fianco. E gli aveva anche fatto una specie di proposta di matrimonio.

Will osservò l'anello a forma di teschio al dito, oro e nero. Era simile a quello argentato di Nico. E tratteneva a sé una splendida richiesta.

Will spostò lo sguardo su Nico. Se il figlio di Ade si fosse svegliato in quel momento, scoprendolo ad osservarlo mentre dormiva, di sicuro gli avrebbe tirato un pugno sul viso. Stava sbavando sul cuscino. Will ridacchiò, passandogli un dito tra i capelli corti e lo osservò rabbrividire. Gli tirò le coperte addosso, nascondendo la pallida pelle nuda, e scese dal letto. Non intendeva andarsene dalla cabina, ma solo infilarsi qualcosa addosso. Non voleva che Nico si svegliasse da solo, non dopo quanto era successo.

Will recuperò i suoi vestiti, sparsi tra la porta della cabina e il bagno. Una volta vestito, raccolse anche quelli di Nico, appoggiandoli ai piedi del letto, per permettergli di cambiarsi se lo avesse voluto. Poi tornò a stendersi nel suo posto, quasi sfiorando il braccio di Nico.

Poco più di dieci mesi prima, Nico di Angelo era partito per gli Inferi, dicendo che sarebbe tornato nel giro di tre settimane, massimo un mese. Invece, era passato molto più tempo, e Will, per ogni giorno di ritardo, aveva sentito il proprio cuore spezzarsi sempre più. Aveva perso fiducia nel figlio di Ade, aveva raccolto la sua rabbia e l'aveva rilasciata in allenamenti continui, e lunghi turni in infermeria. Si era anche occupato di aiutare Jason Grace ad allenare i nuovi semidei, un lavoro che non gli veniva molto facile, soprattutto in compagnia del figlio di Giove.

Will chiuse gli occhi, assaporando ogni secondo della giornata appena trascorsa. Quando quel mattino si era alzato dal suo letto nella cabina di Apollo, non si era di certo aspettato quell'esito. Si era infilato in bagno, si era vestito, aveva fatto colazione con Derek, aveva passato qualche ora in infermeria, e poi aveva trascorso un paio d'ore alla postazione di tiro con l'arco, mirando al tipico bersaglio, ad un manichino e alla tavola da surf regalata a Nico diversi mesi prima. Poi Nico era spuntato alle sue spalle, travolgendogli il resto della giornata.

Will si mordicchiò il labbro, osservando il soffitto. In tutti quei mesi di distanza, si era promesso di non dare più fiducia a Nico, ma quando se l'era visto davanti... e poi quando aveva sentito quelle parole... la sua fermezza era andata a farsi benedire, e lo aveva perdonato. E aveva anche fatto l'amore con lui. Al pensiero, le guance abbronzate di Will si tinsero di un forte rossore.

Gli venne in mente anche qualcos'altro. Doveva parlare con i suoi fratelli prima che questi potessero aggredire Nico. Negli ultimi mesi, i suoi fratelli si erano resi conto del dolore che gli aveva provocato la partenza di Nico, e loro erano stati i loro primi fan in assoluto. Lo avevano visto peggiorare di giorno in giorno, spremersi fino allo stremo. E quando era arrivato Nico, erano già stati tentati di picchiarlo. Doveva parlare assolutamente con loro.

Un gioco di luce in un mondo di tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora