12. Al fuoco di un nuovo anno [Parte 2]

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Nel corso della serata, rimasero tutti in ascolto del resoconto del viaggio di Hazel e Frank in Giappone. Erano intenzionati a tornarci di nuovo, però, prima della primavera.

Calypso accese lo stereo dopo la cena, e lei e Piper ballarono insieme fino a quando i loro cavalieri non si fecero coraggio e le seguirono. Leo sfidò Jason in una gara di ballo, e Piper l'accettò con piacere.

«Papà ti offre i suoi auguri.» disse Nico ad Hazel, mentre Annabeth e Will si affrettavano a sbarazzare.

«Oh, giusto.» annuì Hazel. «Tu e Will siete stati da papà, negli ultimi giorni. Come sono gli Inferi, Will?»

«Una festa continua.» disse Will, avvicinandosi, facendo sobbalzare Frank. «Cadaveri che ballano il moonwalk, tuo padre che racconta terrificanti storielle horror prima di andare a letto, la tua matrigna che ha tentato in tutti i modi di farmi rimanere negli Inferi per l'eternità...»

«È sarcastico, ma si è divertito parecchio.» ammise Nico, occhieggiando Will e sorridendo ad Hazel.

«Ho conosciuto John Lennon!» esclamò Will, illuminandosi. «Un tipo simpatico.»

«È uno dei suoi fratelli.» aggiunse Nico. «I Beatles erano figli di Apollo...»

«Due sono ancora vivi.» gli fece notare Frank.

«Hai ragione.» annuì Will, scompigliando i capelli di Nico. «E John non è simpatico perché è mio fratello, sia chiaro.»

«A me è sembrato il contrario.» ghignò Nico.

«Hai incontrato Apollo, negli Inferi?» domandò Hazel, curiosa.

Will la studiò, e annuì lentamente. «Un tipo apposto.» disse, senza molta convinzione.

«Dovremo fondare un club.» mormorò Frank, alzandosi in piedi e tendendo una mano ad Hazel. «Un club sui figli fieri dei propri genitori divini.»

«Io mi iscrivo volentieri.» sorrise Percy.

«Naturale, hai il padre più simpatico.» notò Jason.

«Sst.» borbottò Piper, guardandosi attorno nervosa. «Non voglio ricevere sorprese, questa sera.»

Tutti annuirono e decisero di cambiare argomento.


Per un'ora ballarono, si raccontarono aneddoti sulla loro vita lontana dal Campo Mezzosangue e parlottarono sull'imminente futuro. Quasi tutti decisero di tenere le cose importanti per sé stessi, in caso fosse accaduta qualche disgrazia.

A dieci minuti da mezzanotte, Leo si schiarì la gola e lanciò un'occhiata a Will, che era troppo occupato a inviare messaggi ai fratelli che lo stavano bersagliando. Nico gli sedette in braccio, studiando il display.

«Leo ti sta fissando in modo strano.» gli bisbigliò Nico all'orecchio.

«Vuole che usciamo tutti fuori.» borbottò Will, scrivendo un messaggio di auguri a Gideon.

«Per quale motivo?»

«Se usciamo fuori, lo scoprirai.»

I due si studiarono con attenzione, e in quel momento Piper disse: «Che ne dite di uscire in giardino? Dovranno iniziare i fuochi da un momento all'altro.»

«Oh, sì!» esclamò Leo, gioioso, balzando in piedi. «Andiamo fuori.»

Nico deglutì. Will recuperò le giacche e se le infilarono seguendo gli amici fuori. I due rimasero appiccicati, avvinghiati con le braccia, e Will sorrise guardando le guance di Nico arrossarsi per il freddo.

Un gioco di luce in un mondo di tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora