35. Riunione di famiglia [Parte 3]

5.3K 455 368
                                    

Gli unici suoni udibili non provenivano dal soggiorno. Addirittura i bambini si erano zittiti, capendo quanto fosse importante quel momento, e che la loro prima parola avrebbe costato loro una punizione.

Dalla cucina, i Solace potevano sentire il fischiettare allegro di Thomas, le sue chiacchiere solitarie, e i suoi complimenti a mezza voce per la sua bravura nel cucinare.

Nico aveva voglia di ridere per Thomas, ma un'occhiata di Will lo fece rimanere impassibile, in attesa che qualcuno, uno qualsiasi, dicesse qualcosa.

Jérôme starnutì. Nico riusciva a distinguerli perché Jérôme era completamente vestito di blu - a Percy sarebbe piaciuto - mentre Jean-Jacques vestiva di verde. Avevano i capelli tagliati nella stessa maniera, e Jérôme aveva una cicatrice sulla fronte, vicino all'attaccatura dei capelli, dovuta ad una svista dei genitori e ad una caduta dal seggiolone.

Il suo BF gli aveva parlato dei gemelli fino allo svenimento.

Nico si lasciò scappare un gemito. Aveva appena definito Alec come il suo BF?

«Ehi, la cena è pronta, e se non volete che si freddi vi consiglio di portare i vostri culi sulle sedie... oh!»

Will voltò lo sguardo su Thomas. Non si sorprese nel vedere i suoi capelli lunghi e scarmigliati, e sperò di non trovarne nessuno nella cena. Dopo il terzo figlio, Gideon aveva deciso di evitare il linguaggio scurrile a casa, e Thomas aveva preso volentieri il posto dello sboccato di famiglia.

Thomas strizzò gli occhi dietro le lenti spesse - la miopia dei Solace aveva già colpito mezza famiglia, escludendo Will - guardò in fretta verso Jem e disse: «Oh, mio Dio! Alec! Che bello vederti!»

Thomas si affrettò ad avvicinarsi al fratello maggiore, che accettò un suo abbraccio.

«Che bello!» esclamò Thomas, occhieggiando Mélisande e non facendo caso ai bambini. Diede per scontato che fossero di Gideon. «Per fortuna ho preparato abbastanza dolce per tutti! Chi è lei, Alec?»

«Lei è Mélisande, mia moglie.» disse Alec, presentandola. Furono quelle due parole a far riprendere vita all'intera famiglia, che si rivolse occhiate sbattendo le palpebre e chiedendosi se non fosse un sogno.

«Tua moglie?!» esclamò Thomas, esprimendo ad alta voce i pensieri dei familiari. «Wow! Complimenti, è bellissima!»

«Loro, invece, sono i nostri figli. Jacques e Jérôme.» aggiunse Alec, riportando la famiglia nella dimensione dell'incredulità.

«Gideon, ho bisogno di un po' di vino.» disse Janet al marito.

«Ah, eh, la cucina è di là.» balbettò Gideon.

«So dov'è la cucina. Ma volevo avvisarti che questa sera guiderai tu.» sbuffò Janet, avvicinandosi ad Alec e abbracciandolo.

«Mi alzerei anch'io ma, be', avrei bisogno di una gru.» borbottò Caroline. Jem non sembrava intenzionato ad aiutarla.

Nico le tese la mano, per rimediare alla gaffe di poco prima, e finse di ignorare la stretta mascolina di Caroline. Una volta in piedi, lei si avvicinò ad Alec e Mélisande, poi seguì Janet in cucina.

«Bene.» disse Thomas, guardandosi attorno. «Direi che è il momento di lasciar parlare gli adulti da soli per un po'. Bambini, seguitemi in cucina. Danny, vieni con me.»

Danny si voltò a guardare scocciato il fratello. «No.»

«Danny, vieni con me.» ripeté Thomas, facendo cenno ai due gemellini di seguirlo.

«Suivez votre oncle Thomas.» mormorò Alec ai bambini, che annuirono.

«Non vengo, Thomas.» ringhiò Danny, incrociando le braccia al petto. «Non sono un bambino, faccio parte degli adulti, e...»

Un gioco di luce in un mondo di tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora