39. Mai Più Profezie [Parte 3]

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Frank e Leo uscirono in cortile a sistemare il barbecue, e i piccoli Valdez furono di nuovo liberi di gironzolare per casa, ma questa volta Nico mise il cancelletto per impedir loro di salire al piano di sopra e cadere dalle scale.

Percy e Jason uscirono in cortile a controllare i bambini, mentre le ragazze rimasero in soggiorno sul divano a chiacchierare e raccontarsi le ultime novità.

Will e Nico rimasero in cucina per qualche minuto, stretti l'uno all'altro, intenti a pomiciare lontano da sguardi indiscreti.

«Voglio fare tanti giochi con te.» borbottò Will contro la bocca di Nico.

«Mi dispiace, ma abbiamo troppa gente in casa per passare inosservati.» rispose Nico, infilandogli una mano sotto la camicia.

«Lo so, ma... se fingessimo di andare al supermercato?»

«E invece dove vuoi andare?»

«Possiamo restare in macchina. Oppure affittare una stanza d'hotel. O chiedere ad Alec se ci impresta una stanza.»

«Will, ti prego, va' a farti una doccia fredda...»

«Solo se vieni con me.»

Nico scosse la testa e ripresero a baciarsi. Entrambi volevano stare da soli con il loro marito, ma per le successive ventiquattro ore avrebbero avuto degli ospiti, quindi l'intimità era ridotta a zero.

Quando si separarono in modo definitivo, prima di sgattaiolare al piano di sopra come due adolescenti arrapati, Nico si lavò il viso nel lavandino e Will stappò una bibita ghiacciata dal frigo.

«Ora dobbiamo fare una scelta.» disse Will, occhieggiando le ragazze sul divano, intente a ridere e chiacchierare e di sicuro fare gossip sui mariti.

«Ovvero? Vuoi adottare un altro bambino?»

«Ne vuoi un altro?»

«Non ho detto questo.»

Will lo studiò. «Ne riparleremo un'altra volte. Dobbiamo fare una scelta. Rimaniamo qui in casa con le ragazze a sparlare di uomini, o usciamo fuori dai ragazzi a fare conversazioni da maschi?»

«Conversazioni da maschi... È da tanto che non ho delle conversazioni da maschi.»

«Tu e Alec di cosa chiacchierate al telefono?»

«Be', di concerti. Di lavoro. Di mogli ficcanaso.»

«Spero parli di Mélisande.»

«Certo, certo, ficcanaso.» Nico sorrise enigmatico, un sorriso che aveva perfezionato nel tempo.

Will gli diede un bacio e disse: «Lasciamo scegliere alle ragazze, eh?»

Nico annuì, sapendo benissimo chi avrebbero scelto.

Infatti, appena spuntarono nel soggiorno, le quattro donne chiamarono Will come se fossero una sola, e Will si accomodò vicino a Piper e ad Annabeth. Nico aveva portato loro da bere, ma nulla di alcolico visto che erano tutte e quattro in fase di allattamento.

Nico uscì fuori, dove gli altri quattro uomini, oltre a badare ai bambini e a tenere sotto controllo la carne sul barbecue, bevevano birra. Ne prese una tesa da Jason, la stappò e la sorseggiò osservando Aaron. Il bambino rideva forte giocando con Jasper. Non lo aveva mai visto così allegro.

«Di cosa stavate parlano?» domandò Nico agli amici, appoggiandosi al tavolo di plastica.

«Della mio officina.» spiegò Leo, attizzando il fuoco. «Io e Calypso passiamo quasi tutto il giorno a lavorare insieme. Ed è stupendo.»

Un gioco di luce in un mondo di tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora