"Rebecca vuoi giocare con le costruzioni? Mi pare che per oggi tu sia stata in punizione abbastanza." Rebecca corse verso il tavolo dove mi trovavo con gli occhi dolci. "Posso davvero?" mi chiese prendendomi una mano. "Sì che puoi tesoro." le dissi accarezzandole il viso. "Yeeeeee!" gridò lei correndo verso il cassettone dove avevamo raccolto i nostri mattoncini colorati. Mi dispiaceva essermi comportata così con lei, aver agito alle sue spalle facendola anche arrabbiare. dovevo scontare anche io la mia punizione farmi perdonare, volevo assolutamente rimediare e lo dovevo fare il prima possibile. "Amore se la mamma esce a comperare alcune cosine nel negozio qui sotto, tu mi prometti di fare la brava bimba e di non combinare guai?" Rebecca mi guardò un po' storto, stupita dalla mia insolita richiesta. "Va bene Mamy, però mi dai un bacino prima di uscire?" Mi sa che qualcuno era in vena di tenerezze. Andai dalla mia bimba nerd e dopo averle stampato un bacio sulla guancia, mi affrettai ad uscire di casa. Volevo chiederle scusa come lei aveva fatto con me e quale modo migliore se non con le sue caramelle preferite? Lei amava i dolciumi da sempre e quindi il mio pensiero fu proprio quello di andare al supermercato per comprarle le fragoline e le pesche, insieme al famoso peluche di Ironman che non le avevo concesso la volta prima. Insomma volevo che fosse davvero felice, anche se questo era nulla in confronto a quello che faceva lei per me. Restai fuori casa mezz'ora e quando tornai Rebecca era ancora seduta in salotto con i mattoncini. "Sono tornata bimba." le dissi vedendo la sua testolina alzarsi per guardarmi. "Che bello, mi sei mancata!" Meno male che ci avevo messo poco, pensai. Mi avvicinai a lei, sedendomi alle sue spalle con le gambe aperte, così che potesse appoggiarsi con la schiena a me. "Ma che bella casetta che hai fatto." le dissi stringendola dolcemente dal ventre. "Questa è la nostra casetta e qui ci sei tu che mi fai le pappe, mentre io sono sull'altalena." Si lasciò andare piano piano, mettendo la testa sul mio braccio sinistro, così che potesse guardarmi poi in faccia. "Dove sei andata?" mi chiese con il labbruccio inferiore di fuori. "Beh volevo chiederti scusa per come mi sono comportata. Sai non solo tu puoi sbagliare, a volte anche la mamma può fare qualche errore. Quindi per farmi perdonare ti ho preso queste." dissi mostrandole i pacchetti di caramelle. I suoi occhi diventarono esattamente dei cuoricini e sul suo visetto comparve un enorme sorriso. "Sono tutte per me?" Annuii mentre mi dava un bacino sulla guancia tutta contenta. La lasciai mangiare serenamente visto che era ora di merenda, anche se non si trattava di certo uno spuntino salutare. Poi decisi di mostrarle il suo nuovo amichetto. "Sai tesoro, ho pensato che il tuo unicorno potrebbe sentirsi un po' solo quando tu non ci sei..." Avevo catturato la sua attenzione con quelle parole. "Quindi ti ho preso un nuovo amichetto." Le mostrai il peluche, emozionata quasi quanto lei, trattenendo il respiro in attesa della sua reazione. Avevo fatto breccia nel suo cuore, ma di questo non avevo dubbi; con la Marvel andavo sul sicuro. "Adesso però andiamo a bere un po' di acqua e poi ci facciamo un bagnetto veloce, ok?" Mi tirai su piano per non farle male e poi la presi in braccio. Mi piaceva tenerla su, proprio accanto a me sul mio petto e quando potevo ne approfittavo. Sentire il profumo dei suoi capelli mentre camminavo per la stanza e le sue braccia attorno al collo mi facevano stare bene. Anche se non aveva molta intenzione di bere, feci scivolare delicatamente la tettarella nella sua bocca, mentre il suo sguardo un po' irritato mi fulminava. Dopo una bella bevuta la portai in bagno, dove la feci stendere sul cassettone per prepararla al bagnetto. Sfilai piano il completo che aveva addosso e poi il body, mentre le lasciai il pannolino ancora per qualche minuto. La feci infatti sedere per controllare le abrasioni e togliere le garze sporche; nonostante mi facesse molto senso, lo feci ugualmente senza fiatare o esitare, solo ed esclusivamente per lei. Rebecca mi sembrava un po' innervosita e servì ben a poco darle una paperella di gomma perché si distraesse. "Mamy...non mi sento molto bene." La vidi sbiancare improvvisamente, capendo all'istante che stava svenendo alla vista di quel macabro spettacolo. La feci subito stendere e le alzai le gambe, mentre la chiamavo in vano. "Rebecca! Rebe! Resta qui con me, non chiudere gli occhi." Succedeva anche a me di svenire, molto più spesso di quello che si può credere, ma vedere lei così mi faceva stare malissimo. Si riprese poco dopo e quando riaprì gli occhi tornai a respirare anche io. Avevo davvero avuto paura e lo si intuiva dai miei occhi lucidi. "Rebe è tutto ok, la mamma è qui con te." Mi sorrise, ma visto quello che era appena successo evitai il bagnetto, dandole solo una veloce rinfrescata con le salviette e rimettendole le bende pulite. Passai poi il pannolino, ultima cosa da fare prima di rivestirla, notando che era più pieno del solito. "Qualcuno mi sa che ha fatto un po' di cacca." dissi trattenendo una risata, per non mettere ancor più in imbarazzo la mia Baby. Si coprì gli occhi e la faccia paonazza per non farsi vedere, ma era del tutto inutile. Dopo una bella pulita e un po' di cremina, decisi di metterle il pannolino con gli orsetti e un body a righe bianche e rosa. Poi, non soddisfatta del mio operato, le feci indossare un pigiama tutto unito rosa con degli orsetti, proprio come il pannolino e il body, giusto per restare in tema. Rebecca era abbastanza imbronciata per la mia scelta, ma non ci feci troppo caso e le diedi un bacio in fronte.
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I want to be your baby
RandomGiulia e Rebecca sono due ragazze ventunenni, conosciutesi per caso quando si sono trasferite a Firenze per frequentare la facoltà di lettere. Hanno affittato due camere nello stesso appartamento e nonostante all'inizio non potessero compatirsi, ora...