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Rebe si svegliò verso le 16, orario perfetto per una merenda. Mi ricordai solo dopo che la mia Baby era ancora in punzione e poteva bere solo latte nel biberon. Le andai a fare un po' di coccole prima di tastarle il pannolino, che era abbastanza pieno da essere cambiato. La presi così a manina e la portai sul fasciatoio; le tolsi la tutina e le slacciai il body, passando poi al pannolino. Mentre cercavo di prenderne uno nuovo, sentii uno strano rumore, come di gocce d'acqua che cadono al suolo. Abbassai lo sguardo e vidi Rebecca bagnata di pipì, mentre sul pavimento si era formata una piccola pozza giallina. "Noooo Rebecca..." dissi presa alla sprovvista. "È scappata la pipì." disse lei diventando tutta rossa in viso, per la vergogna. Buttai a terra uno straccio e la presi in braccio, così metterla dentro la vasca e lavarle il sederino e le gambe. Dopo averla ben asciugata, decisi di metterle il pannolino tenendola in piedi. Si reggeva alle mie spalle per stare ferma, mentre io le allacciavo il pannolino, con gli animali spaziali, piegata sulle mie ginocchia. La sistemai per bene e la riportai in soggiorno, per poterle dare il suo biberon di latte caldo con dentro alcuni biscotti Plasmon. La presi in braccio, tenendola così sulle mie gambe e le diedi il suo biberon, mentre giocherellava con i miei braccialetti. Ne bevve quasi un biberon intero, forse perché non aveva mangiato ancora nulla di davvero consistente. Dopo aver fatto il ruttino, tornammo a guardare il film, dedicandoci poi ad un puzzle, sempre a tema Marvel. Verso le 19 mi resi conto che avevo davvero una gran fame e che era proprio ora di preparare la cena. Stavo andando in cucina quando la voce di Rebe mi bloccò. "Mamy." disse seguendomi alla svelta. "Cosa c'è stellina." le chiesi mettendomi alla sua altezza, visto che aveva gattonato dal tappeto dove si era seduta per fare il puzzle. "Io avrei fame." disse strofinandosi il pancino. "Vuoi il latte?" le chiesi di proposito. "No no...pappa." A quel punto pensai che la punzione poteva pure finire lì. "Vuoi le crocchette di ceci?" Era uno dei suoi piatti preferiti. "Siiiiii. Io aiuto Mamy." disse tutta contenta. Così, dopo averle messo un grembiule e rimboccato le maniche, la feci sedere sulla sedia, affinché potesse tritare i corn flakes per la panatura. Dopo aver bollito i ceci, li passai al frullatore e li misi in una ciotola. Rebe mi aiutò a fare tante piccole crocchette, tutte diverse fra di loro; le posai su una placca e le misi in forno a cuocere, mentre la mia Baby mi aiutava a sistemare la tavola. Rebecca mangiò tutta la sua cena senza fare storie ed io ne fui contenta. Le concessi di colorare il suo quaderno mentre ripulivo la cucina, avendo così modo di tenerla sotto controllo. Prima di dormire giocammo per un po' con le carte del memory di Tom e Jerry; sapevo perfettamente che non era uno dei giochi preferiti di Rebecca, forse perché non vinceva quasi mai. La portai a letto e le feci ascoltare un po' di musica rilassante, mentre le accarezzavo delicatamente la fronte. Si addormentò quasi subito, concedendomi un po' di tempo libero per fare una doccia e riposare.
La mattina dopo mi svegliai sentendo Rebecca che mi scuoteva leggermente. Aprii gli occhi e la vidi in fondo al letto, seduta sulle sue ginocchia che aspettava trepidante che mi svegliassi. "Ho avuto un'idea stanotte." disse abbastanza eccitata. "Dobbiamo proprio parlarne ora?" dissi cercando di coprirmi la faccia per tornare a dormire. "Siiiii. Ho bisogno del tuo aiuto." Sapevo che non mi avrebbe lasciata in pace finché non l'avessi ascoltata. "Ok sentiamo." dissi mentre mi sedevo. "Vestiti! Ti spiego strada facendo." Oh davvero? Mi andai a vestire, mettendo le prime cose che trovai: una felpa nera ed un paio di jeans neri. Una volta pronte, Rebe mi portò in un piccolo locale dove andavamo spesso a fare colazione. Presi dei pancakes con le gocce di cioccolato ed un cappuccino, mentre Rebe si concesse un thè caldo ed una fetta di torta al limone. "Ok, ora posso dirti perché ti ho portata fuori." disse sorseggiando il suo the. "Me lo chiedo anche io visto il freddo cane che c'è." borbottai. "Ho fatto una lista..." disse, ma la interruppi subito dicendo "Sai che novità!". Dopo un'occhiataccia riprese a parlare, mostrandomi il foglio di carta che stringeva tra le mani "Ho pensato che sarebbe bello realizzare un calendario dell'avvento. Si sta avvicinando il Natale e credo che ad entrambe potrebbe piacere ricevere qualcosa di inaspettato. Quindi, qui ho scritto tutti i nostri negozi preferiti in cui sicuramente troveremo i 12 pensierini che inseriremo poi nel nostro calendario homemade!". "Quindi, se ho capito bene, 12 regali tu e 12 io e poi li mettiamo in un calendario che apriremo a turno?" chiesi guardandola. "Sei perspicace eh!" rispose ridendo. "Davvero spiritosa. La mia domanda è: dove troviamo un calendario per inserisci tutti questi regali?" chiesi confusa. "Non ti preoccupare, a quello ci penso io." disse tornando a mangiare. Dopo colazione, ci dirigemmo verso il primo negozio della lista: Tiger. Il problema di quel negozio è che si sapeva quando si entrava, ma non quando si usciva. Ovviamente, appena entrate, ci separammo per scegliere liberamente cosa prendere l'una all'altra. Trovai subito gli album da disegno che a Rebe piacevano tantissimo e gliene presi due, di due misure diverse, uno più grande ed uno più piccolo. Non sapevo come sarebbero entrati in un calendario, ma doveva averli. Poi scelsi degli stampini natalizi per i biscotti e delle perline da poter cuocere in forno o stirare con il ferro. Ero abbastanza soddisfatta del mio shopping ma c'era ancora molto da fare.

I want to be your babyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora