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Visto che qualcuno si è lamentato della mancata scopata tra Emma e Giulia, rimedio con questo capitolo sperando così siate contenti 🙈

L'indomani riunii Emma e Rebecca per parlare delle vacanze che ci attendevano. Visto che saremo rimaste lontane da casa per 15 giorni pensai di suddividere in maniera equa i ruoli. Il primo giorno ognuna di noi sarebbe stata libera di comportarsi come una normale ragazza, senza ma e se. Dal quello successivo giorno, per due giorni consecutivi, invece, una di noi avrebbe fatto da Mamy a turno. La prima settimana saremo andate in un appartamento al mare, mentre la seconda ci saremo stabilite nella casa di montagna della nonna di Rebe. Così facendo, avremo accontentato i gusti di tutte quante. Mancavano ancora un paio di settimane alla partenza e dopo l'ultimo esame della sessione sia io che Rebe ci sentimmo molto più sollevate, potendoci finalmente dedicare ai preparativi. "Abbiamo preso tutto quanto? Hai messo la crema solare e il doposole? Le medicine le hai? Il phon l'hai preso?" continuavo a ripetere frugando nella borsa. "Tu e la tua mania di voler organizzare e controllare tutto!" disse Rebecca ridendo. "Ho preso tutto, te lo assicuro." mi disse chiudendo la valigia una volta per tutte. "Tu piuttosto hai preso il gel lubrificante?" Spalancai gli occhi a quelle parole. "Ma! Rebecca!" gridai tirandole un cuscino. "Oh non credere che non lo sappia cosa accadrà domani." Mi sentivo terribilmente in imbarazzo, ma d'altronde Rebe era cosciente del rapporto che si era creato tra me ed Emma. "Non ci serve!" le dissi andandomene dopo averle fatto la linguaccia. La mattina seguente, partimmo presto per evitare il traffico delle prime ore del mattino. Rebecca era seduta all guida, mentre io le stavo di fianco, ed Emma era letteralmente stesa nei sedili posteriori a sonnecchiare. Arrivammo verso le 10, potendo così sistemarci con calma prima del pranzo; avevo previsto che non ci sarebbe rimasto tempo per cucinare, quindi portai con me una borsa frigo con dei panini farciti. "Andiamo al mare oggi pomeriggio?" chiese Rebecca vedendo che la sistemazione delle valigie e della casa era ormai completata. "Vai tu Rebe, io devo fare alcune cose con Giuly." disse Emma guardando proprio verso di me. "D'accordo, ma non metteteci troppo." rispose Rebe ridendo sotto i baffi. Infatti, Emma aveva proprio intenzione di recuperare quello che non eravamo riuscite a combinare la sera del sushi. Stavo sistemando le stoviglie quando sentii le sue mani calde cingermi la vita, facendomi così voltare verso di lei. Mi ritrovai in pochi istanti seduta sul ripiano della cucina, senza più i pantaloncini e gli slip, completamente in preda alla sua bocca. Cercai di trattenermi ed evitare di fare troppo rumore, giusto per non farci subito conoscere dai vicini, ma fu inevitabile quando aggiunse anche le dita. Quando ebbe finito, mi ritrovai quasi incapace di respirare, ma nonostante ciò decisi di ripagare i suoi sforzi soddisfandola a mia volta. La sua mano che mi spingeva sempre più in basso e mi invitava a continuare, mentre con filo di voce mi pregava di non smettere, fecero si che la mia voglia crescesse ulteriormente. Mi era mancato tutto ciò e per questo mi gustai ogni singolo attimo di quel gioco. Persi totalmente la cognizione del tempo e quando arrivammo in spiaggia, verso le 16, Rebe aveva già preso un drink per fare aperitivo. "Ce ne avete messo di tempo eh?!" disse sorridendo. "Ti vedo più serena." mi disse facendo l'occhiolino. "Sta zitta." le dissi dandole una pacca sul culo, visto che era girata a pancia in giù. L'aria di mare, la salsedine e la sabbia fra i piedi erano per me la vita; al contrario delle altre due, mi tuffai in acqua senza pensarci troppo. Restammo in spiaggia fino al tramonto, finché l'ultimo raggio di sole non oltrepassò la linea dell'orizzonte. Tornate a casa Rebecca fece la doccia nel bagno accanto alla sua stanza, mentre io ed Emma ne approfittammo e ci lavammo insieme, nel bagno degli ospiti, ma solamente per ottimizzare i tempi. Dopo quel bagno rinfrescante Emma si mise a cucinare, mentre io spalmai un po' di crema sulla schiena ustionata di Rebecca. "Perché non mi ascolti mai? Quante volte ti ho detto che devi darti la crema?" Rebe sbuffò parecchio e cercò di dimenarsi, irritata per il massaggio sulla pelle arrossata. "È pronto a tavola!" gridò poi Emma, non appena ebbe tutto pronto. Cenammo sul terrazzo, gustandoci una buonissima pasta al pomodoro e delle bruschette. "Usciamo stasera?" chiese Emma emozionata. "Ho visto che c'è un locale vista mare che fa cocktail pazzeschi. Che ne dite?" domandò Rebecca. "Va bene, ma solo ad una condizione." Mi guardarono entrambe sapendo bene che l'unica a bere davvero poco ero io. "Voglio che torniate a casa con le vostre gambe. Intesi? Non provate ad ubriacarvi e a farmi fare delle figure di merda." Entrambe si misero a ridere, vedendo quanto seriamente avevo preso la cosa. "Va bene, va bene Mamy." mi disse Rebe dandomi un bacio prima di sparecchiare la tavola. "Io se fossi in te starei attenta a quello che dici." le sussurrò Emma, sapendo bene che il giorno dopo si sarebbero dovute comportare da Baby. Speravo con tutta me stessa che le mie parole fossero servite, ma sia Emma che Rebe, tornarono a casa brille, mentre cantavano, per le vie del paesino in cui ci trovavamo, una canzone degli Imagine Dragons con parole davvero incomprensibili. Dato che conoscevo bene la mia Baby, decisi di accompagnare a letto Rebecca, spogliandola completamente e preparandola per la notte con un pannolino doppio ed una canotta che le coprisse il seno e parte della pancia. Le misi il suo ciuccio in bocca e le diedi un bacio sulla fronte, visto che già dormiva. Con Emma, invece, non fu così semplice. Non mi ero mai comportata da Mamy con lei, quindi non sarebbe stato facile; quando mi vive arrivare, infatti, mi saltò addosso per baciarmi, ma io dovetti respingerla. L'odore di alcol mi dava molto fastidio. "Emma voglio che tu ti stenda sul letto. Adesso." Ubbidì, ma la sua risatina isterica dovuta all'alcol mi faceva venire un po' il nervoso, come il continuo mettere le mani sulla sua intimità. La spogliai e le misi un pannolino, facendole indossare una canottiera azzurra con sopra le Superchiche. Si addormentò appena le misi il ciuccio e dopo tutto quel lavoro, mi addormentai nel mio letto appena lo sfiorai.

I want to be your babyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora