Andammo a dormire, dopo aver mangiato una pizza davanti ad un film natalizio.
La mattina seguente mi svegliai sentendo dei rumori provenire dal bagno; mi alzai per andare a controllare, un po' preoccupata e vidi Rebe seduta sul water, piegata in due. "Che c'è stellina?" le chiesi vedendo il suo disagio. "Ho il ciclo...io odio avere il ciclo." disse stringendosi la pancia con le braccia. "Oh povera la mia Baby." dissi avvicinandomi a lei. "Capisco che ti possa fare male il pancino, ma lo sai che non si usa il water. Mettiamo il pannolino e prendiamo la medicina così ti passa la bua?" le chiesi accarezzandole un braccio. "Va bene..." disse piano lei, anche se glielo leggevo in faccia che non era molto d'accordo. Si stese sul fasciatoio, così che potessi metterle un pannolino pulito, con un koala sul davanti. Gliene diedi un altro in mano, così che lo fissasse mentre la sistemavo per bene. Fortunatamente Rebe non si era ancora cambiata: indossava il body azzurro e blu che le avevo messo la sera prima, con sopra un pigiama unito simile alla tuta di Spiderman. Dopo averla rivestita, le feci una treccia morbida e la portai in soggiorno, dove si stese subito sul divano. Le accesi la televisione, così che potesse vedere una puntata della sua serie preferita, mentre preparavo la colazione. In un biberon versai della spremuta di arancia, mentre su un piattino misi una brioche alla marmellata. Preparai anche una borsa dell'acqua calda, portando tutto quanto in soggiorno. Rebe continuava a massaggiarsi il ventre, così mi misi dietro di lei, in maniera tale che poggiasse la testa sulle mie gambe. Le misi subito la borsa sulla pancia, mentre lei strinse tra le mani il biberon per berne il contenuto. Dopo aver mangiato la brioche, le diedi la sua pastiglia, continuando ad accarezzarle la fronte per farla rilassare. Speravo che si addormentasse, perché era davvero presto per una Baby e speravo che l'avrebbe aiutata anche ad affrontare i crampi. Dopo poco la vidi crollare, sentendo il suo respiro farsi regolare. Mi alzai piano e la coprii con un plaid, lasciandola in pace un paio di ore, mentre sistemavo la cucina e le camere da letto. Uscii anche per fare la spesa, il tutto senza che Rebe se ne rendesse conto. Quando rientrai ancora dormiva beatamente, quindi ebbi modo di sistemare tutto, prima di farla alzare. Mi avvicinai piano, accarezzandole il viso, cercando di farla innervosire il meno possibile. "Mmmmh..." disse lei strizzando gli occhi. "Rebe dobbiamo svegliarci." le dissi piano continuando "Dobbiamo aprire il calendario, te lo ricordi?". Sentendo quelle parole Rebe aprì gli occhi, dirigendo subito lo sguardo verso le scatoline numerate. Aprii io la casellina, dato che toccava a me, trovandovi dentro delle formine per biscotti. "Mi sa che ci toccherà cucinare Rebe." dissi ridendo. Ci mettemmo subito all'opera con l'impasto: mentre pesavo tutti gli ingredienti necessari per la frolla, la mia Baby sbatteva energicamente le uova con una frusta. Dopo aver preparato la pasta, lasciai che Rebecca facesse tante formine diverse, che disposi poi su una placca da forno. Una volta raffreddati, decorammo i biscotti con cioccolata fusa, codette e tante altre decorazioni commestibili e colorate. Dopo un'attività del genere la mia Baby aveva necessariamente bisogno di un bagnetto caldo, che avrebbe anche alleviato i crampi da ciclo. La portai in bagno con l'inganno, con la scusa del cambio pannolino, spogliandola mentre si distraeva con un animaletto di gomma che aveva trovato vicino alle salviette. "Mamy io ho freddo." disse poi, rendendosi conto di essere nuda dopo qualche istante. "No bagno! Non voio..." protestò con le braccia incrociate. "Rebe eri tutta sporca di farina e cioccolata, devi fare il bagnetto. Se non lo fai non ti darò i biscottini." dissi cercando di evitare di fare la Mamy cattiva. "Non voglio i biscotti!" continuò lei, ferma sul tappeto davanti alla vasca. "Non vuoi nemmeno le caramelle che ti ha preso la Mamy stamattina?" le chiesi, sapendo quanto ne fosse golosa. "No." disse a fatica, con un filo di voce. Sapevo che non mi avrebbe dato la soddisfazione di vederle cedere al ricatto. "Devo contare fino a tre?" le domandai senza ottenere alcuna risposta. Mi alzai dal bordo della vasca e mi avviai verso il fasciatoio, con la scusa di prendere i giochi di gomma. "Uno...due..." sussurrai sperando si muovesse, ma vedendola impassibile passai all'attacco. "...tre!" dissi dandole una manata sul culo, che lo fece arrossire immediatamente. Rebe sobbalzò e trattenne un gridolino, entrando qualche istante dopo nell'acqua calda. "Adesso va meglio." le dissi sorridendole e dandole i giochi di gomma. Mentre la lavavo vedevo il suo sguardo basso, probabilmente per colpa del mio gesto "violento". "Rebe..." le dissi alzandole il volto "...la Mamy non è arrabbiata con te, lo sai vero?". Annuì senza dire nulla. "Quello che faccio è per il tuo bene ed io te ne voglio tanto. Ma tu me ne vuoi?" le chiesi mettendo le mani sui fianchi. "Si...tanto." disse abbassando lo sguardo imbarazzata. "Ma tanto quanto?"
"Tanto tanto!" disse tornando a sorridere. "Possiamo fare le bolle?" mi chiese subito dopo ed io la accontentai mettendole la balenottera spara-bolle sul bordo della vasca. Dopo il bagnetto, le misi di nuovo il pannolino ed un body bianco con il disegno di un orsetto. Sopra le feci indossare una tutina intera blu, con tante stelline gialle. "La Mamy ora deve preparare la pappa, vuoi giocare con le costruzioni?" le chiesi mentre la facevo sedere sul fasciatoio. "Si si, per favore." Le sistemai così la costruzioni sul tappeto dels soggiorno, mentre io mi sarei messa ai fornelli per prepararle il pranzo. Non avevo molta voglia di cucinare e visto che Rebe non era in gran forma un piatto di pastina in brodo era l'ideale. Vi aggiunsi un formaggio spalmabile e quando fu tutto pronto chiami la mia Baby in cucina. Arrivò subito, grattandosi il pancino per la fame; le legai la bavaglia intorno al collo e la feci sedere sulla sedia di fronte a me per imboccarla. "No, faccio io sola." disse mettendomi il broncio. "È calda, ti scotti e magari te la rovesci addosso. Ti aiuta la Mamy, dai apri grande." le dissi, ma Rebe non voleva proprio saperne di mangiare. "Tieni questo cucchiaino, così quando la pappa non è più calda puoi fare da sola." le dissi, distraendola per un po' con quello. Alla fine mangiò solo metà piatto, ma l'importante per me era che non rimanesse a digiuno.
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I want to be your baby
RandomGiulia e Rebecca sono due ragazze ventunenni, conosciutesi per caso quando si sono trasferite a Firenze per frequentare la facoltà di lettere. Hanno affittato due camere nello stesso appartamento e nonostante all'inizio non potessero compatirsi, ora...