"Forza Giulia dobbiamo prepararci." mi disse Rebe, spostandomi in avanti per poter scendere dal letto. La seguii fino al bagno, sedendomi sul tappeto mentre sceglieva cosa farmi indossare. Mi prese poi in braccio e mi stese sul fasciatoio per togliermi il pannolino sporco; ero andata a dormire con uno di quelli addosso, perché avendo il ciclo mi sembrava più comodo rispetto al classico assorbente. Rebecca mi cosparse di borotalco, mentre ero persa nel mio mondo e giocavo con una salvietta umida, infilandomi poi un pannolino pulito con una simpatica zebra sopra. Mi fece sedere e iniziò a mettermi prima una maglietta bianca con le maniche corte un po' a sbuffo ed un paio di leggins neri, a cui aggiunse una college rossa e nera, abbinata alle Jordan dello stesso colore. Era molto in stile Rebecca effettivamente e la cosa non mi dispiaceva poi tanto, anzi. Mi legò i capelli in uno chignon alto e mi fece scendere, portandomi in salone per giocare con la cucina giocattolo e le pentoline. In questo modo, Rebecca ebbe il tempo di sistemarsi e di segnare le ultime cose sulla lista, prima di uscire. Mi prese per mano e camminando tra le stradine della nostra città, arrivammo al supermercato. "Ora la mia Baby si mette buona buona qui dentro." disse Rebe infilandomi nel seggiolino del carrello, dandomi un ciuccio per farmi stare buona. La mamma spinse il carrello tra le corsie, prendendo tutto quello che le serviva: frutta fresca, tante verdure, pesce e pollo, uova, passata di pomodoro, farina e zucchero. "Mamy! Mamy!" dissi io togliendomi il ciuccio per parlare. "Che succede?" mi chiese girandosi verso di me. "Andiamo di là! Di là! Di là!" dissi indicando più volte il reparto dei giocattoli. "Facciamo solo un giretto." disse Rebe mentre ci avviavamo. Guardai tutto attentamente, notando un set di cavalli bellissimi. "Mamy...possiamo?" chiesi io con gli occhioni dolci. "Non ti sembra di avere già tanti giochi a casina?" Sapevo bene che non sarebbe stato semplice. "Per favore, mi piacciono tanto tanto." dissi io sperando di convincerla. "Ok...prendiamo questi cavalli ma poi basta." mi disse prendendo la scatola dallo scaffale. Ero al settimo cielo. "Grazie Mamy!" dissi dandole un bacio sulla guancia. Una volta finita la spesa, mi sentivo euforica e non stavo più nella pelle; volevo a tutti i costi tornare a casa per giocare con il mio regalino. Appena entrate, Rebe mi portò in bagno per lavarmi le mani e togliermi giacca e scarpe, mettendomi subito delle calze antiscivolo rosse a pois bianchi. Mentre la Mamy sistemava la spesa, io mi andai a sedere sul divano con i miei cavallini, giocando tranquillamente per non disturbarla. Quando ebbe finito si venne a sedere accanto a me. "Ti piacciono proprio quei cavalli eh." mi disse mentre mi guardava. Lasciai stare i miei giochi, buttandomi verso di lei, con il viso sul suo petto; Rebe mi accarezzò la schiena, dandomi la mia dose di affetto quotidiana. Alzai poi lo sguardo verso di lei, come a chiederle qualcosa, qualcosa di diverso dal solito. "No no." mi disse quasi a leggermi nella mente. "Non ti darò la ciuccia (tetta), puoi fare a meno di pregarmi. Ti ho già preso i cavalli, per oggi sei già a posto." mi disse, facendomi mettere così il broncio. "E non provare nemmeno a fare l'offesa." aggiunse soddisfatta, alzandosi per andare in cucina. Rimasi in soggiorno abbastanza arrabbiata, tenendo le braccia incrociate per tutto il tempo. "È pronto a tavola." sentii poi gridare dalla cucina, così mi dovetti alzare dal divano per andare a pranzare. "Ecco la mia Baby." disse Rebe mentre mi metteva una bavaglia al collo e mi faceva sedere di fronte a lei. "Oggi ti ho preparato la pastina con l'omogeneizzato al pollo e alle carote." disse portando verso di me la prima cucchiaiata. Mi sarei rifiutata solo perché ero ancora arrabbiata con lei, ma visto che avevo troppa fame mangiai lo stesso tutto quanto. Dopo pranzo mi misi sul tavolo per colorare fino all'ora della nanna. La Mamy mi portò in bagno per cambiarmi il pannolino, dandomi un po' di crema idratante profumata; mi accompagnò a letto e rimase qualche minuto con me finché non mi addormentai, mentre mi raccontava una storiella. Mi risvegliai poco dopo, notando che Rebe non era più in camera con me. A quel punto le opzioni erano due: rimettermi a dormire, oppure alzarmi e sgattaiolare in soggiorno con il passeggino delle bambole e giocare con quello. La seconda mi sembrava davvero invitante, di dormire non mi andava più, quindi mi alzai senza fare rumore e mi avviai verso il gioco, aprendo poi la porta per uscire. Qualcosa, però, non andò secondo i piani e mi ritrovai davanti una Rebecca abbastanza infuriata. La ruota del passeggino si era incastrata dietro la porta e non ero più riuscita ad uscire, facendo un gran baccano. "Piccola monella che non sei altro." disse la Mamy togliendomi il gioco e rispedendomi di corsa a letto. Mi riaddormentai con la ninna nanna in sottofondo, risvegliandomi solo quando Rebe decise che era il momento di farlo. Quando riaprii gli occhi la Mamy mi prese in braccio, convinta che mi avrebbe portata in bagno, piuttosto che in cucina per fare merenda, ma così non fu. Mi mise dentro una specie di imbragatura, appesa al soffitto, dalla quale non potevo uscire, ma al massimo dondolarmi e saltellare su e giù (jumper). "Resterai lì fino all'ora di cena. Non si scappa come fai fatto prima." mi disse, sedendosi sul divano per guardare la tv. Che palle....mi avrebbe davvero lasciata lì ed ignorata per tutto quel tempo?
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I want to be your baby
RandomGiulia e Rebecca sono due ragazze ventunenni, conosciutesi per caso quando si sono trasferite a Firenze per frequentare la facoltà di lettere. Hanno affittato due camere nello stesso appartamento e nonostante all'inizio non potessero compatirsi, ora...