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Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte, sentendo Rebecca lamentarsi. "Mamma...mamma...mi fa male la pancia." mi disse tenendosi una mano proprio sullo stomaco. "Tata ti fa tanto male?" le chiesi abbastanza preoccupata. "Shi." sussurrò guardandomi teneramente per poi urlare "Cazzo..." ricordandomi così il guaio che avevo combinato inconsapevolmente. "Mamma il latte era senza lattosio?" Mi ero completamente scordata della sua intolleranza e del fatto che non lo beveva per questo. "Scusami tesoro, me ne sono completamente scordata. Adesso la mamma resta qui e ti fa un bel massaggino alla pancia." dissi non sapendo cos'altro fare. "Mamy lo sai che non sei..." cercò di dire ma la bloccai. "Rebe non dire nulla." le sussurrai dandole un bacio sulla testa. Rimasi con lei una buona mezz'ora finché non si sentì uno strano odorino. "Tesoro andiamo a cambiarci il pannolino, che ne dici?" Mi guardò imbarazzata, nascondendo il volto sotto al cuscino. "Non voglio." disse, ma le porsi la mano, dopo averle scoperto il viso, per dimostrarle che ero lì per lei. Andammo in bagno mano nella mano e quando la sistemai sul cassettone, mi resi conto che fortunatamente Rebecca non era poi così tanto sporca come pensavo. Le diedi in mano una salviettina per fare in modo che non si ribellasse e poi, con molta pazienza, iniziai a pulire il gran disastro che avevo combinato. Una volta finita la pulizia, le spalmai della crema così che il rossore e il bruciore si placassero. Dopo il pannolino, la sistemai di nuovo per portarla a letto e con mia grande sorpresa, notai che si era addormentata sul fasciatoio. La presi delicatamente in braccio e mi diressi in camera da letto cercando di non svegliarla. La coprii con una coperta calda e rimasi sveglia a guardarla. Sembrava davvero una bambina, mentre dormiva con quell'espressione serena in volto. Le spostai un ciuffo di capelli dalla fonte e dopo poco mi addormentai di nuovo anche io.
La mattina seguente mi svegliai presto. Era sabato, quindi avevo tutto il tempo di fare le cose con calma; nonostante questo, mi alzai cercando di fare meno rumore possibile, per preparare la colazione e godermi le prima ore di luce. Decisi di preparare dei biscotti con le gocce di cioccolato e una bella macedonia con la frutta che avevamo in casa. Poi decisi che come bevanda avrei fatto del the, evitando così altri incidenti di percorso. Dopo aver sfornato i biscotti, andai a svegliare la mia bimba che ancora dormiva beatamente. "Amore... svegliati." le sussurrai accarezzandole la testa. Si rigirò nel letto mettendomi la testa sulle gambe. "Cos'è questo profumo?" mi chiese strofinandosi gli occhi. "Ho fatto i biscotti." Si alzò velocemente per guardarmi con un sorrisetto compiaciuto. "Biscotti! Biscotti! Biscotti!" si mise a ripetere con una vocina da bimba. "Andiamo." disse correndo giù dal letto. Si sedette sulla seggiola da sola, aspettando impaziente che le dessi la colazione. "Ecco qui." Le allungai un piatto con tre biscotti, un po' di macedonia e il the in un biberon. Mi sistemai poi vicino a lei per mangiare un biscotto. "Mi sa che dobbiamo andare a fare la spesa, non c'è rimasto molto nel frigorifero." dissi sgranocchiano un altro dolcetto. "Ti aiuto io mamma." disse Rebecca tutta contenta mentre andava a prendere il block notes. Quando lo presi per scrivere la lista della spesa, mi ricordai delle regole che ci eravamo date, in bella vista sulla prima pagina. Rebecca durante la notte aveva detto una parolaccia e dovevo per forza punirla, ma non avevo alcuna idea su come fare. Quindi, pensai, che avrei sfruttato la prima occasione che mi sarebbe capitata a tiro. Dopo aver pulito la tavola, presi la mia bimba per mano e la portai in bagno per cambiarla. "Per andare al supermercato dobbiamo metterci però i vestiti da bimba grande." dissi prendendo la sua biancheria nera. Dopo aver messo quella, le lasciai scegliere liberamente cosa mettere visto che saremo uscite all'estero; la feci sedere sul letto, così che potessi vestirla e poi andai in camera mia per potermi cambiare. Pensavo che Rebecca si sarebbe messa a giocare in salotto, ma me la ritrovai sul letto a fissarmi. "Cosa c'è bimba?" le chiesi perplessa. "Sei la mia bella mamma." Sorrisi e arrossii leggermente a quelle parole. Una volta pronte, uscimmo dirette al supermercato vicino casa. Rebecca trainava il cestino, mentre io cercavo quello che ci serviva. "Mam...Giulia!" sussurrò mentre prendevo due etti di prosciutto cotto al banco dei salumi. "Guarda." disse indicando un peluche di Iron man. "Lo vuoi?" le chiesi guardandola negli occhi. "Shi..." Fu allora che decisi di punirla, anche se fu davvero dura. "Mi spiace Rebecca ma non te lo sei meritata." dissi piano perché potesse sentirmi solo lei. Vidi la tristezza aleggiare nei suoi occhietti.

I want to be your babyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora