Siamo fuori da praticamente tre ore, sono ormai le 17.30 e non c'e niente da fare la complicita' che abbiamo io e lui e' qualcosa che non cambia con il passare del tempo, dopo aver preso un caffè continuiamo a passeggiare e ridere, chiacchierare e divertirci fino a quando si fanno le 8 di sera
Em : "ti posso portare a cenare?"
"Non è che io abbia proprio cosi' tanta fame ad essere sincera"
Em : "lo so pero' non puoi continuare cosi', non sono scemo se stamattina eri in ospedale non hai fatto colazione e poi mi hai chiamato di venire a prenderti prima di quello che avevamo detto e sicuramente in casa avrai detto che avresti pranzato con me, quindi ora almeno ceni. Scegli tu il posto per me è uguale, basta che mangi"
Lo guardo e penso che forse tutto sommato un pasto solo non possa danneggiarmi più di tanto
"Ok allora saliamo in macchina e ti do le indicazioni"
Mi sorride e fa come gli dico, per tutto il viaggio cantiamo a squarciagola tutte le canzoni che passano per la radio e quando arriviamo riconosce subito il posto
Em : "ah ma qui eravamo gia' venuti insime"
"Yess, mi piace troppo questo ristorante ed essendo piccolo c'è poca gente"
Entriamo nel locale e ci fanno accomodare in un tavolo appartato in modo da farci cenare tranquilli, ovviamente questo tipo di servizio lo trovo solo qui perché ormai mi conoscono da tanto i proprietari e si è instaurato un legame di amicizia.
Una volta che ci accomodiamo inizio a sfogliare il menu e decido prendere un secondo con pesce e verdure varie mentre Emi si prende un primo, mentre aspettiamo i piatti parliamo un po' di tutto e vedo che molto spesso nomina Benedetta e la cosa mi inizia a disturbare non capendone il motivo.
"Emi mi devi dire qualcosa?"
Em : "in che senso?"
"Continui a nominare Benedetta e a chiedermi in che rapporti siamo quando sai perfettamente che l'unico sentimento che ci lega è l'odio quindi non capisco dove vuoi arrivare"
Em : " Da nessuna parte da nessuna parte, ero solo curioso visto che non ci vedevamo da un po', poi lo sai che mi piace il gossip"
Fa tipo una risata nervosa che mi convince ancora meno e nel mentre che lui cerca di guardare altrove e io lo fisso come per cercare di leggere quello che ha dentro alla testa arrivano i piatti e mi si chiude lo stomaco completamente.
Emis fa in tempo a finire tutto il piatto di pasta che io sono ancora a meta' del mio e lo inizio a guardare implorandolo di finire anche il mio piatto, dopo cinque minuti abbonanti di occhi dolci fa cambio con il mio e il suo piatto e dopo avere finito quello che rimaneva li ricambia prima di essere visto dai camerieri.
Anche se ho cercato di impormi mi offre la cena e usciamo dal ristorante e nel tragitto verso casa continuiamo a parlare del piu e del meno ma la mia testa continua a vagare sulle continue domande che mi faceva su Benedetta.
Em : "eccoci qui, allora quanti mesi passeranno prima di rivederci questa volta?"
"Non so vedremo, intanto grazie della giornata e della cena"
Mi avvino e ci scambiamo un bacio sulla guancia e poi scendo dalla macchina che riparte solo dopo che io sono entrata nel cancello della mia casa. Non me la racconta giusta c'è sotto per forza qualcosa me lo sento e se si fosse messo con Benedetta? E se stessero gia' insieme? No non è possibile l'ha sempre odiata e sa perfettamente come si è comportata con me, non lo farebbe mai, sarebbe un colpo troppo basso, anche concludo cosi' il mio ragionamento non sono per niente convinta e anche il mio sesto senso non riesce a credere a questi pensieri. Prendo un pacchetto di sigarette ed esco sul balcone della cucina, mi siedo sulla poltroncina ma prima di accendere la sigaretta noto che manca qualcosa cosi' mi alzo e raggiungo la camera di Damiano.
Busso alla porta e senza neanche far passare due secondi sento da dentro che mi dice di entrare, lo trovo seduto sul letto con già' le sigarette in mano
"sigaretta e nanna?"
D : "ancora un po' che ce mettevi facevamo sigaretta e colazione"
Mi scappa un sorriso e poi seguita da lui raggiungo il balconcino e mi siedo.
D : "com'è andata?"
"Non è che abbia tutta sta voglia di parlarne"
D : " t'ha rotto il cazzo?"
"Ma va che dici"
D : "non so nun me piace sto qua"
"Menomale che me l'hai detto perchè non se n'era accorto nessuno"
D : "allora che hai? Non me sembri tutta sta felicità "
"Sono un po' confusa, va beh dai ti ho detto che non ho voglia dell'interrogatorio"
D : "confusa perchè c'è ancora del sentimento?"
"Damia' hai rotto il cazzo, mi sembri un incrocio tra mio fratello e un fidanzato geloso, t'ho detto che non ho voglia di parlare, fammi fumare sta sigaretta e racconta tu qualcosa che cosi' poi vado a letto e magari dormo"
D : "non sono geloso, sono curioso è diverso"
D : "Comunque qui non si è fatto niente di che, anzi una cosa è successa ora che ci penso"
"Cosa?"
D : "non so se posso dirtela"
E fa tipo un ghigno cosi' gli tiro un cuscino addosso
D : "hai rotto il cazzo con sti cuscini te ahahaha"
"Dai sono curiosa"
D : "se te lo dico mi dovrai un favore"
Mi blocco un attimo per pensarci nel mentre che lui mi fa rimbalzare su una gamba il cuscino che aveva in mano
"Ok ci sto"
D : "Ethan ed Eva hanno ufficializzato la relazione"
"Davvero????? Ma perche' non mi avete aspettato"
D : "eri in giro con quello squilibrato"
"Ma hai finito?"
D : "si si ho finito, pero' intanto ti diverti di piu' con me"
"E come fai a dirlo, non sai cos'abbiamo fatto stasera"
D : " è vero, pero' so che sei arrivata a casa con il morale sotto terra"
"Magari abbiamo scopato e ho il morale sotto terra perchè non potrò vederlo per un po'"
D : "avete scopato?"
Noto che è diventato molto serio dopo questa battuta e mi sta guardando negli occhi in maniera molto penetrante e sembra quasi ferito o deluso
"Chi lo sa"
Non dice niente inizia a serrare la mascella e tira fuori un'altra sigaretta per non far vedere il nervosismo, passano tre sue sigarette e siamo li' in silenzio e non sto capendo il suo atteggiamento, pero' sono abbastanza sicura che se continua a fumare cosi' velocemente domani come minimo non avrà voce per stare in studio.
"Non ti sembra di averne fumate troppe?"
D : "chi lo sa"
"No ti prego ancora? Sei serio vuoi litigare perché non ti ho raccontato com' è andata la serata?"
D : "no no assolutamente scopati pure chi cazzo vuoi"
"Mi stai facendo incazzare ora"
Lui alza le spalle al che mi alzo dal divano
"Vaffanculo Damiano"
Me ne vado ed entro in camera mia, mi faccio una doccia e mi cambio quando esco dal bagno me lo ritrovo seduto sul letto che mi guarda
D : "dammi le pastiglie"
"perchè?"
D : "dammi quelle cazzo di pastiglie"
"No non te le do"
Si alza e vedo gli stessi occhi che ho visto la volta prima quando gli era venuto un attacco di rabbia. Inizia ad agitarsi inizia a camminare e poi mi si ferma davanti a pochi centimetri
D : "dammele ho paura di non riuscire a controllarmi"
"Non ce le ho Damiano non so dove siano state messe o chi le abbia prese" mantengo un tono calmo ma noto che non cambia la situazione.
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Ho bisogno che vivi
Teen FictionNon per tutti il successo e' bello come sembra sulle storie instagram Ho sempre imparato fin da piccola a dover combattere ed entrando in questo mondo e' diventato sempre piu' difficile riuscire a togliere tutte quelle maschere che la vita mi aveva...