Mi sveglia Laura, ormai non riesco piu' a capire cosa e' sogno e cosa realta', vedo che ho addosso il cappotto di Damiano e mi rincuora scoprire che almeno quello non e' stato un sogno.
L : "muoviti metti gli occhiali e tira su il cappuccio, hai la faccia e il collo rovinati"
Palesemente la guardo facendo fatica a capire
L : "forza ti accompagneranno i bodyguard alla stanza, pero' devi fare in fretta perché altrimenti arriveranno i fotografi"
Faccio cenno di si' con la testa, mi copro e scendo.Sono già' tre ore che sono in camera da sola seduta su una poltrona, per un attimo mi e' venuta l'ansia di trovarmi davanti lo stesso arredamento del sogno, ma fortunatamente non e' lo stesso. Mi vorrei fare un bagno caldo ma allo stesso tempo ho la speranza che qualcuno bussi alla porta, ho voglia di vedere qualsiasi persona pur di non stare da sola.
Sono passate altre cinque ore, mi decido a lavarmi. Preparo il necessario e rimango nella vasca calda per un tempo indefinito, quanto basta per far raffreddare l'acqua che era bollente all'inizio. Mi asciugo e mi inizio a disinfettare i graffi, sono messa molto male per davvero. Guardo le mani e noto che le unghie sono sporche di sangue per quanto io ho grattato la carne.
E' notte e io ovviamente non riesco a prendere sonno, non e' passato nessuno, neanche Laura a darmi il via libera per accendere il cellulare , sono completamente priva di emozioni, e ovviamente priva di fame, quando il cameriere mi ha bussato alla porta per servirmi la cena ho fatto finta di dormire per evitare di uscire e dover spiegare che non avessi tutta questa voglia di cenare.
Ho passato la notte in bianco, sono riuscita a dormire solo due ore e poi e' stato un rumore a svegliarmi, verso le dieci passa Laura a vedere come stavo e a dirmi che posso accendere il cellulare
: "Eva e i ragazzi?"
L: "stanno bene tra tre giorni inizierete a lavorare e li vedrai, fino a quel momento devi rimanere qui e loro non posso venire"Abbasso lo sguardo e lei si richiude la porta dietro le spalle, decido di non accendere il telefono, so che ci starei solo peggio a poter parlare ma non poterli vederli.
Sono passati i tre giorni e neanche Laura e' piu' passata, non ho mai sofferto la solitudine ma in questa circostanza mi sento veramente in gabbia, non ho toccato cibo, non ho praticamente dormito, l'unica cosa che ho fatto e' stata scrivere e passare le ore nella vasca da bagno.
Accendo il telefono e la quantita' di chiamate e messaggi mi fanno impazzire il dispositivo, non do peso alle chat chiamo subito Eva che al primo squillo risponde
E "Camy, come stai mi hai fatta preoccupare, perché' non rispondevi al telefono? E' da quando siamo arrivati che proviamo tutti a contattarti"
"Eva sto bene, Laura mi ha detto che oggi e' il primo giorno, come siamo organizzati?"
E "In realtà' hanno posticipato tutto di una settimana quindi fino a settimana prossima non c'e' niente"
" Ah, strano che non me l'abbia detto, va bene ci risentiamo allora"Chiudo la chiamata per evitare di far vedere che non sto cosi' bene come dico, decido di aprire la finestra del balcone, non ero mai uscita, ovviamente e' tutto recintato pero' almeno c'e' una poltrona su cui mi siedo a fumare una sigaretta.
Rimango seduta per piu' di quattro ore, vorrei che ci fosse lui qui, vorrei tutti loro qui, ma in questo momento avrei bisogno di quella telepatia che ci lega per poter sfogarmi senza dire niente, solo guardandolo.Ho dormito tutto il pomeriggio, provo a mangiare qualcosa ma mi si chiude lo stomaco dopo due bocconi, mi sforzo ma ottengo il risultato opposto e finisco per vomitare quel poco che ero riuscita a ingerire dopo giorni di digiuno.
Perche' cazzo di motivo non funziono come gli altri, perché' non riesco ad avere una vita normale, perché' non posso godermi il successo, la fama e i soldi come fanno tutti, perché' dopo anni devo ancora ritrovarmi rinchiusa in una stanza per scelta degli altri.
Sono stanca, mi lascio scivolare contro la parete consapevole che nessuno verra' a salvarmi e sento quel senso di vuoto e rassegnazione che ho provato nella mia camera dopo la morte di mia madre, sapere che non c'e' nessuno li' per te, le vite degli altri vanno avanti e tu sei ferma li' in quell'angolo.
![](https://img.wattpad.com/cover/306664292-288-k59017.jpg)
STAI LEGGENDO
Ho bisogno che vivi
Fiksi RemajaNon per tutti il successo e' bello come sembra sulle storie instagram Ho sempre imparato fin da piccola a dover combattere ed entrando in questo mondo e' diventato sempre piu' difficile riuscire a togliere tutte quelle maschere che la vita mi aveva...