Capitolo 54

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Pov Damiano
Non ci credo per l'ennesima volta si è chiusa a guscio è assurdo come riesca a controllare anche le lacrime.
Mi butto a letto ho un nodo alla gola che non riesco a sciogliere vorrei correre da lei e dirle che mi sta portando alla pazzia mantenere le distanze che la sogno ogni cazzo di notte, mi ritrovo in bagno e guardandomi allo specchio
D: come Cazzo ti sei ridotto, ti ha fatto completamente perdere la testa neanche scopare con la più figa potrebbe darmi le stesse emozioni che mi ha dato un solo abbraccio suo
Torno a letto e rimango a pensare.
Sento dei passi nel corridoio forse è lei, sono tentato di alzarmi e andare a vedere però decido di frenarmi, bussano alla mia porta, mi siedo a bordo letto aspettando che la persona dall'altra parte apra la porta.
È lei e io non riesco a nascondere il sorriso nonostante tutto siamo due bambini appena ci guardiamo siamo sempre in imbarazzo. Si è sciolta i capelli rispetto a prima e mi sembra ancora più bella.
D: dimmi hai fatto incubi?
C: no no
Si avvicina pericolosamente e si posiziona in piedi tra le mie gambe e con una delicatezza che mi fa quasi male mi incornicia il viso con le mani e inizia a giocare con i miei capelli sciolti
C: mi dispiace sto cercando di combattere contro me stessa ma rendermi conto che inizio ad essere dipendete dalla tua presenza è ancora una cosa che dirla a voce alta mi spaventa
Le Poggio le mani dietro le cosce e la tiro a me fino a farla sedere sulle mie gambe e fargliele annodare dietro la mia schiena, lei mi asseconda e la vicinanza tra i nostri visi é millimetrica. La luce soffusa la fa apparire ancora più bella e l'atmosfera è estremamente intima. Lei gioca con i miei ciuffi e mi accarezza il viso io le massaggio la schiena fino ascendere sul suo sedere e senza vergogna proseguo sulle cosce aperte si di me. Inizio a sentire la mia erezione crescere, ho paura che se continuiamo così sarà impossibile resistere. Il nostro sguarda dagli occhi finisce sulle reciproche bocche quando credo di essere io al limite della sopportazione è lei che mi sorprende e azzera le distanze.
Le nostre bocche stanno danzando io dalla vita la tiro verso di me e lei affonda le sue mano nei miei capelli come se avesse paura io possa scappare da lì.
Mi sdraio e lei mi segue rimanendo a cavalcioni su di me non ci stacchiamo siamo due calamite lei inizia a muoversi e a far scivolare la sua mano sul mio addome e io faccio scendere la mano fino alla fine della sua maglia di parecchie taglie più grande fino a infilare sotto la mano e sentire il calore della sua pelle, mi rendo conto che non ha sotto niente solo intimo, ma nessun pantaloncino.
Mi stacco delicatamente e la guardo
D: sei sicura? Non credo di riuscire a fermarmi più tardi
Lei senza spostare lo sguardo dai miei occhi infila la mano sotto la mia maglia e mi induce a toglierla sento un brivido alla schiena. Con un gioco di bacino la faccio girare e invertiamo le posizioni, io sono senza maglia sopra di lei e lei è sdraiata, con le mani le percorro le cosce, il sedere e continuando le sfilo delicatamente la maglia, rimane in intimo ha un completo nero in pizzo, un perizoma e un reggiseno che le decora il seno è un Quadro dal quale non vorrei mai togliere lo sguardo, faccio riunire le nostre labbra e poi scendo al collo sento un gemito sordo uscire dalla sua bocca e perdo totalmente la testa con una mano le afferrò la coscia destra e la tiro più vicina a me possibile fino a far scontrare il suo bacino e la mia erezione che ormai sta esplodendo vedo che inarca la schiena non soddisfatta, ne vuole di più di quel contatto e quando vedo che anche lei perde totalmente il controllo iniziato a baciarle il seno e scendo lasciandole una scia di baci sulla pancia che sia alza e abbassa a causa dei sui sospiri di piacere, arrivo al'elastico del perizoma e con due dita glielo sfilo dalle gambe, inaspettatamente si ribalta la situazione e la trovo a quattro zampe su me, mi bacia il basso ventre e con un'eleganza mai vista mi sfila pantaloni e boxer e continua a baciare la zona fino a quando guardandomi negli occhi con la lingua percorre tutta la mia lunghezza fino alla punta e mi da il colpo definitivo mettendolo in bocca e facendo un gioco tra lingua e movimenti di testa che letteralmente mi fanno perdere la testa, non riesco a controllarmi butto la testa all'indietro e mi porto una mano tra i capelli in quel momento realizzo che dopo questo sono definitivamente fottuto.
Non ce la faccio più appena si stacca prendo in mano la situazione, la bacio con foga la faccio stender sotto di me, con la mano percorro tutto il suo corpo fino al clitoride e inizio a disegnare dei cerchi che la fanno ansimare e non contento infilo il dito medio nella sua apertura e lo muovo provocando dei sospiri e dei gemiti che creavano una sinfonia che neanche il miglior direttore d'orchestra del mondo sarebbe riuscito a imitare lontanamente. Con la stessa mano le percorro il corpo in senso inverso fino a prenderle la mascella e girarla verso il mio viso e a pochi millimetri dalla sua bocca
D:devi aprire gli occhi e guardarmi altrimenti crolla tutto, ho bisogno dei tuoi dannati occhi non li chiudere mai per nessun motivo
Mi prende la catena che avevo al collo e la tira fino a far scontrare i nostri volti e in quel momento sento un sospiro e con la sua bocca contro la mia
C: ti prego David mi stai facendo impazzire
A quella supplica entro e lei si lascia cadere sul materasso, i nostri gemiti sono incontrollabili, non ci siamo mai smessi di guardare a ogni spinta il piacere raggiungeva livello mai provati, la faccio girare di schiena i nostri corpi si riuniscono ancora, ancora più  di prima io dentro di lei e il mio petto che combacia perfettamente con la sua schiena, con una mano le tengo uno dei due seni e con l'altra intreccio le nostre dita, di tanto in tanto le lascio qualche bacio sulla spalla e dopo poco raggiungiamo l'apice del piacere, mi sdraio su un fianco senza mai lasciarla anzi tirandola verso di me e facendo combaciare perfettamente i nostri corpi, la sento farsi piccola addosso al mio petto intrecciare le mani. Le lascio diversi baci tra i capelli e in quel momento di pace sento la porta aprirsi.
Et: Damiano svegliati che siamo in ritardo
Mi alzo dal letto e non ci voglio credere, era tutto un sogno e il risveglio é stato doloroso come un pugno in faccia.

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