𝟎𝟒𝟏

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Cara Undi,

Qui ad Hawkins sono cambiate molte cose, da quando Billy è morto, suo padre e la madre di Max si solo lasciati, quindi adesso viviamo nel Forest Hills Trailer Park, certo non è un posto stupendo, ma non mi posso lamentare, c'è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Max è cambiata molto, ultimamente è molto triste, si sente in colpa per quello che è successo a Billy.
Abbiamo iniziato il primo anno all'Hawkins High School ed io, Mike, Dustin e Lucas siamo entrati nell' Hellfire Club, un club in cui giochiamo a D&D. Il leader di questo club si chiama Eddie Munson, è un ragazzo un po' strano dell'ultimo anno, anche se è stato bocciato un paio di volte. Lui mi ha fatto scoprire il metal e, siccome abita davanti a noi, mi accompagna anche a scuola.
I miei poteri non sono ancora tornati del tutto, non riesco più a trasportare altre persone insieme a me, e non riesco a trasportarmi a grandi distanze... il lato positivo è che riesco ancora a leggere la mente.
Tu come ti sei trovata in questo periodo? Spero bene.
Ci vediamo presto,

Ti voglio bene, Bev.

PS: spero che tu riesca a recuperare i tuoi poteri al più presto.

-

Qualcuno bussò più volte alla porta del caravan mentre io imbustavo la lettera che avevo appena scritto per Undi.

«MAYFIELD! MUOVITI!» gridò il ragazzo, bussando ancora più forte di prima.
«ARRIVO!» gridai.
Presi il mio zaino e mi affrettai ad uscire dal caravan.
Davanti alla porta trovai Eddie che guardava l'orologio.
«Ce l'hai fatta! Non posso arrivare in ritardo anche oggi, questo è il mio anno. Non posso essere rimandato un'altra volta» disse mentre salivamo nel suo furgoncino per andare a scuola.
«Come farò senza di te per una settimana?» chiesi sarcasticamente mentre  prendevo il cd dell'album Ride The Lightning dei Metallica, per poi infilarlo nel lettore cd.

Eddie parcheggiò il furgoncino nel parcheggio della scuola, dove c'era la psicologa della scuola che gridava: «PEP RALLY! PEP RALLY! ANDATE TUTTI IN PALESTRA PER IL PEP RALLY!»

«Cazzo, me n'ero dimenticata...» dissi sbuffando.
«Sí, anche io. Non partecipo a queste cazzate da anni. Io penso che tornerò dopo, tu cosa fai?» chiese.
«Io penso che ci andrò. Mi dispiace, ho promesso a Mike che ci saremmo trovati lì» risposi.
«Allora ci vediamo dopo, Mayfield» disse con un sorriso, io annuí ed andai verso la palestra.

Quando entrai tutti erano già lì, anche Max, e stavano applaudendo per l'esibizione delle Cheerleaders.
Mi feci spazio tra la folla di gente per arrivare vicino al mio ragazzo che stava parlando con Dustin.
«Sentì non sto dicendo che la mia ragazza  sia meglio della tua, è solo che Suzie è davvero un GENIO!» disse Dustin.
«Ti rendi conto che stai parlando di Beverly?» rispose Mike con noncuranza.
«Eppure hai ancora una C in spagnolo...» lo prese in giro Dustin. Mike lo guardò male.

«Hey ragazzi!» li salutai affiancando Mike.
«Oh, hey Bev...» mi salutò Dustin imbarazzato. «Hai sentito quello che ho detto, vero?» chiese.
«Ogni parola, ma non ti preoccupare... ti capisco, è la tua ragazza» risposi sorridendo.
Quando Mike mi vide mi diede un leggero bacio sulla guancia mentre avvolgeva un braccio attorno alla mia vita, avvicinandomi di più a lui.
Mi voltai verso di lui e gli rivolsi un sorriso.

In quel momento entrarono nella palestra i Tigers, ovvero la squadra di Basket della Hawkins High School, di cui faceva parte da poco anche Lucas.

«BUONGIORNO LICEO HAWKINS!» gridò inizialmente Jason, il leader della squadra.  Prima di tutto vorrei ringraziare ciascuno di voi, senza il vostro supporto noi non saremmo qui, fatevi un grosso applauso!»
Tutti iniziarono ad applaudire e a esultare.
Lucas alzò la mano per salutare Max, anche se lei lo ignorò completamente.

«E naturalmente, devo fare un ringraziamento speciale alle tifose più carine di tutti i tempi... LE CHEERLEADERS DEI TIGERS! CHRISSY! Chrissy, ti amo piccola...» disse toccandosi il cuore, guardando la sua fidanzata, una delle cheerleaders.
Lei sorrise e gli mando un bacio.

«Sapete... penso di parlare a nome di tutti quando dico che è stato un anno duro per Hawkins, tutte quelle perdite... e a volte mi chiedo: "quante perdite può sopportare una comunità?" In tempi così bui, abbiamo bisogno di credere in qualcosa... quindi l'altra sera, quando eravamo sotto di dieci punti con la Christian Academy, ho guardato i miei compagni e ho detto: "Pensate a Jack, pensate a Melissa, pensate a Heather, pensate a Billy-» in quel momento gli occhi di Max si sollevarono, mostrando un vero di tristezza, solo per poi abbassarsi di nuovo.
«- PENSATE ALL'EROICO CAPO DELLA POLIZIA JIM HOPPER!-»
Fu in quel momento che si misi di ascoltare il suo stupido discorso, sapevo che prima o poi lo avrebbe menzionato.
Mike si voltò verso di me.
«Tutto ok?» chiese.
Io annuì e basta, mi asciugai una lacrima che aveva iniziato a rifarmi la guancia e presi la mano di Mike.

«Per cosa sono morti? AFFINCHÉ PERDESSIMO CONTRO UNA STUPIDA SCUOLA? NO! AFFINCHÉ TORNASSIMO A CASA A TESTA BASSA, SCONFITTI? NO! VINCIAMO QUESTA PARTITA, VINCIAMO QUESTA PARTITA PER I NOSTRI AMICI" ED È ESATTAMENTE CIÓ CHE ABBIAMO FATTO!»
Come gli veniva in mente di poter menzionare delle persone morte per salvare tutti quanti in un discorso del genere? Di sicuro non erano morti perchè loro vincessero questa partita... erano morti per qualcosa di più grande, e nessuno poteva riconoscerli per questo...

«STASERA PORTEREMO A CASA IL TROFEO DEL CAMPIONATO!» finí finalmente il discorso.

«Stasera?» chiese Mike preoccupato.
«Ma com'è possibile?» chiese Dustin, con la stessa espressione di Mike.
«Si chiama campionato, se vinci continui a giocare, finché non rimane soltanto una squadra» spiegò Max.

Poi realizzai.
Questa sera c'era l'Hellfire...

013, mike wheelerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora