35. Il terzo principio della termodinamica

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Arrivata davanti al condominio, si ritrovò davanti una scena a dir poco assurda: il Signor Gigi chiamava disperato Margherita dal marciapiede.

Freya pensò subito al peggio. Lasciò cadere a terra la bicicletta e gli corse incontro, con una mano aveva già iniziato a frugare in borsa per ricercare la chiave.

«Gigi! Cosa succede?!»

Il signor Gigi si voltò di colpo.

«Oh! Freya! Menomale sei arrivata!» esclamò esagitato. «Margherita si rifiuta di aprirmi!»

Panico, paura.

Doveva essere successo qualcosa. Magari stava male, magari aveva avuto un mancamento e adesso si trovava riversa a terra senza sensi. In tal caso c'era da portarla subito al Pronto Soccorso, poteva aver sbattuto la testa o poteva essersi ferita.

Rovistò con più urgenza sul fondo della tracolla e, finalmente, ecco spuntare il mazzo. Il signor Gigi le si avvicinò ma, un attimo prima di infilarla nella serratura, Freya si bloccò.

«Aspetta un attimo...», iniziò corrugando la fronte, «definisci: Margherita si rifiuta di aprirmi

Il signor Gigi si sfregò le mani tra loro, gli angoli delle labbra si piegarono verso il basso.

«Abbiamo discusso e non vuole più farmi entrare in casa vostra.»

D'accordo, fino a qui c'era arrivata anche lei. Dopotutto Margherita non era nuova a quel genere di dispetti infantili, lei stessa si era ritrovata a urlare in strada per convincerla a farla risalire per il medesimo scherzo. Ricordava quell'aneddoto come se fosse avvenuto appena il giorno precedente, dal momento che si trattava della sera in cui Riccardo si era preso quella brutta storta alla caviglia — di fatto dando il via a quella serie di eventi che li avevano condotti a dove si trovavano ora.

Sebbene non avesse mai smesso di considerarla mezza svitata, non poteva non riconoscere che Margherita seguisse il terzo principio della termodinamica: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Tradotto in termini generici: aveva sempre le sua ragioni per fare quello che faceva.

«Non vuole farti entrare perché...?»

Il signor Gigi fece un passo avanti per non dover alzare la voce.

«Margherita è incinta.» sussurrò scandalizzato.

Freya lo guardò con gli occhi strabuzzati. Per un momento si domandò come avesse fatto a entrare in possesso di quell'informazione, dopodiché si ricordò della disperazione di Diego. Era evidente che questo si fosse sfogato con il suo capo e involontariamente avesse confidato il segreto di Margherita. Erano trascorsi ormai tre giorni dal rifiuto, perciò la spiegazione era più che plausibile.

Si chiese anche se non gli avesse riferito della sua relazione con Riccardo, ma si sforzò di rimanere concentrata sul qui ed ora. Decise di stare al gioco: spalancò la bocca e si portò le mani al viso.

«No!»

«Sì! Il bambino è dell'ex.»

«Pazzesco! Ma non mi è chiara una cosa: che c'entri tu, in tutto questo? Com'è che Margherita è in dolce attesa e non ti fa entrare in casa?»

Il signor Gigi la guardò come se fosse dura di comprendonio.

«Si è arrabbiata perché le ho detto che deve tenerlo.»

Freya sbatté le palpebre un paio di volte.

«Deve

«Una volta concepito il bambino, si deve tenere. E poi ha trent'anni, se aspetta ancora un po' per fare figli, non ne sarà più in grado. Il tempo è crudele!»

La regola della psicologia inversa (#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora